PERCORSO P-N1

PINEROLO-PORTE-PRA MARTINO-MERCATERIA-COLLE CRO'-M.te FAIE'-DAIRIN-COLLE CIARDONET-C.le INFERNETTO-COSTAGRANDE-PINEROLO

CERTI CARTONI


Lunghezza: ~42.3 Km
Altitudine max: ~1340 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~1170m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~3h 50'
Difficoltà: Medio-Difficile (indice 6)

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DATA: Marzo 2014 

Un tour che rappresenta un classico nel pinerolese, con base a Pinerolo, che percorre su asfalto una prima porzione di riscaldamento della Val Chisone, per poi giunti a Porte, inerpicarsi per i monti dell'orografica sinistra. Superata la fonte degli Alpini ha inizio il lungo tratto sterrato, percorrendo un labirinto di sterrate che dapprima ci porteranno a Pra Martino e poi, sempre verso nord verso il Colle del Crò. Qui i più intraprendenti potranno aggiungere una piccola appendice, costituita da un anello che gira attorno al monte Faiè, portanto la quota massima a 1340 metri (senza l'anello si accorcia il percorso di 5 km abbondanti e quasi 200 metri di dislivello), oppure si può optare per scendere subito verso la graziosa borgata Dairin. Ora ci si può divertire di più, perchè la seconda parte dell'itinerario è infarcita da tratti in single-track, sostanzialmente non eccessivamente tecnici, l'ultimo dei quali appena sopra Pinerolo, per un degno finale.
 

Punto di riferimento per la partenza, il lato ovest del lungo piazzale, dove si origina via Mazzini. Seguiamo via Fenestrelle verso ovest, superando Abbadia Alpina e sempre in direzione ovest, su asfaltata, ma poco trafficata, raggiungiamo Porte. Proseguiamo sulla stessa strada all'interno dell'abitato, fino a giungere all'altezza di piazza della Libertà, sulla destra, (dist. ~5.00Km - alt. ~430 m.) al cui imbocco troviamo una fontana dove rifornirci di acqua (la successiva fonte degli Alpini non è fruibile); qui svoltiamo risalendo la piazza (direzione nord) e ha inizio la salita, ancora su asfalto. Ci inerpichiamo lungo la ripida costa del monte, superando varie frazioni (Serre, Beus Giae), sempre seguendo le indicazioni per la fonte degli Alpini, con un susseguirsi di stretti gomiti che ci porteranno alla suddetta Fonte degli alpini, di fronte alla quale la via si sdoppia, con una sterrata che scorre verso sinistra, mentre noi seguiremo la via di destra per qualche metro ancora su asfalto, ma poi anch'essa sterrata. Fatti 200 metri scartiamo una secondaria a destra, mentre 600 metri oltre ignoreremo la secondaria di sinistra, con qualche rampa più severa in questo frangente, fino a giungere ad un quadrivio (dist. ~10.4 Km - alt. ~990 m.) dove seguiremo la via di destra che scende verso Pra Martino, dove giungeremo in meno di un chilometro, con alcuni metri su asfalto, tornando presto su sterrata, a destra, a salire, seguendo le indicazioni per Col del Crò. Arrivati ad un quadrivio proseguiremo dritti seguendo i cartelli che indicano la via per il Gran Dubbione. Superiamo l'area pic-nic di San Giuliardo, girando in parte attorno all'area recintata che ci troveremo sulla sinistra, seguendo sempre il percorso per il Gran Dubbione, Alla successiva vicina biforcazione, seguiamo la via di destra per Braida e Crò, ancora a salire, ignorando dopo poche centinaia di metri la via che scende, proseguendo a salire ancora per un tratto, anche dopo essersi inserita in un'altra via che ci porta poco oltre i 15km a una porzione semipianeggiante che ci permetterà di riprendere fiato. Superiamo una radura, andando dritti ancora per il Gran Dubbione, seguendo poi la via principale che ci porta a scendere fino ad un quadrivio (dist. ~17.0 Km - alt. ~1120 m.), dove proseguiamo sulla via di fronte, per una breve porzione asfaltata, sempre per Gran Dubbione, tornando su sterrata, che momentaneamente scenderà, per poi giungere a frazione Mercateria, su asfalto. Dopo essere scesi un po', fatta una S si riprende a salire per il Gran Dubbione e Freidur, giungendo al piazzale del Crò, dove aggiriamo il ristorante, portandoci sul retro, dove, dopo aver ammirato la bella vista verso le creste di fronte (FOTO1), andremo a risalire l'irta costa, per fortuna breve, che ci porta al successivo bivio: a destra si scende direttamente verso la borgata Dairin, mentre a sinistra si prosegue verso il Colletto, per l'anello che ci permetterà di girare attorno al monte Faiè (senza il quale si accorcia l'itinerario di oltre 5 km e 200 metri di dislivello).
La via è univoca e ci presenterà qualche rampa più impegnativa, in un contesto comunque agevole, che ci porterà a raggiungere la massima quota per questo percorso a Colle Colletto (dist. ~20.5 Km - alt. ~1340 m.); qui la via si biforca, con un ramo che scende a destra più ripido, mentre noi opteremo per quello di sinistra con indicazioni Tre Denti e Freidour. Tenendoci sempre sul ramo maestro di questa buona sterrata, solo occasionalmente un po' accidentata, scenderemo di quota aggirando il monte Faiè, per riportarci appena sotto al piazzale del colle del Crò, dove troveremo un bivio in cui scegliere se salire con un giro più ampio e graduale, per l'asfaltata di destra, oppure più diretti e ripidi per la sterrata di sinistra. Tornati sul piazzale si rifarà la ripida rampa sterrata che ci porta al sovrastante bivio, dove stavolta (a meno che non si voglia fare un altro giro!) prendiamo per qualche metro verso destra, per infilare subito il sentiero che si stacca ripido sulla sinistra, un po' scosceso e accidentato in qualche frangente. Il single-track si conclude su una selletta (Colle Ciardonet) dove si ha la confluenza tra più vie; prendendo in esame le principali, scarteremo quella che scende a sinistra per il rifugio Melano (casa Canada), mentre è consigliata una breve appendice per una veloce visita alla graziosa frazione Dairin (FOTO2) (FOTO3), tramite il sentiero di destra, pedalabile in entrambe i sensi. Tornati alla confluenza tra le vie e scartata la via che scende più a destra per la frazione di Brun, proseguiamo a salire, portandoci sulla sommità del Colle Ciardonet, superando un'area attrezzata, oltre la quale si scende per un breve tratto scosceso e leggermente sconnesso, attraversando una carrareccia e proseguendo dritti su un viottolo che piegherà a destra salendo leggermente e trasformandosi poi in sentiero. Questo diverrà un po' accidentato per una moltitudine di radici affioranti per un breve tratto, fino ad intercettare un'altra traccia che seguiremo verso sinistra (dist. ~27.0 Km - alt. ~1070 m.), con una prima porzione agevole e un finale sconnesso appena dopo la carbonaia, che si conclude su un'ampia sterrata a colle Romita, che seguiremo verso sinistra, tra due muri a secco. Seguiamo la sterrata a scendere, nel suo sviluppo principale, che inaspettatamente, dopo 1.4km si trasforma in un bel sentierino di quasi un chilometro, sostanzialmente agevole, salvo brevi tratti leggermente accidentati. Al termine di questo, avremo una biforcazione tra due vie principali, di cui seguiremo quella di sinistra con indicazione Pinerolo Val Lemina, che a sua volta si sdoppia dopo poche centinaia di metri, optando questa volta per il ramo di destra a salire per un breve tratto, tornando poi a scendere con fondo un po' disagevole perchè scavato dalle piogge. Tornato il fondo agevole, avremo un altro bivio, dove di nuovo troveremo le indicazioni a destra per Pinerolo Val Lemina, ma noi questa volta opteremo per la via di sinistra, che andrà presto restringendosi e che lasceremo dopo 200 metri, tagliando per una traccia a sinistra che ci farà passare accanto ad una casa (dist. ~31.7 Km - alt. ~820 m.), infilando un sentiero che per qualche metro sarà incassato tra la vegetazione, ma che poi tornerà sgombro piegando a destra e salendo verso un rudere, per poi riprendere a scendere. Proseguiamo per una stretta strada forestale, tra i castagni, inserendoci poi su una sterrata più ampia da seguire nel ramo discensivo di destra, che prende a scendere con decisione e che va mantenuta per poco più di 200 metri, quando al successivo bivio opteremo per il ramo di destra, che scende sconnessa per rocce e pietre mobili (volendo si può evitare questa porzione, proseguendo oltre e ripiegano a destra, riallacciandosi al percorso descritto). Poche decine di metri e ci si riallaccia ad una via più facile, che sempre a scendere, come faremo ai due successivi bivi in rapida successione, per concludere su asfalto, nei pressi di loc. Costagrande, dove seguiremo ancora il ramo discensivo. Dopo quasi 300 metri, c'è la possibilità di bypassare un po' di asfalto prendendo la sterrata che si dirama a sinistra e che vede staccarsi dopo pochi metri un viottolo a destra, che corre parallelo all'asfaltata, a cui si allaccerà all'altezza di una chiesa. Restiamo ora su asfaltata, che punta in direzione sud-est, tralasciano le vie che si staccano a destra per S. Pietro Val Lemina e a sinistra per Roletto, fino ad incontrare una via sterrata che si disunisce a sinistra (dist. ~35.2 Km - alt. ~590 m.). Seguiamo questa mantenendo la direzione sud-est, incontrando un bivio appena dopo essere risalita un po'; qui seguiamo il ramo di sinistra (il destro riporta sull'asfaltata appena lasciata) e manteniamo la sterrata per 6/700 metri, con altimetria pressochè costante, dato l'andamento ondulato contenuto, quando la lasceremo a favore di un sentiero che si stacca a sinistra (dist. ~36.4 Km - alt. ~570 m.). Dopo pochi metri questo piega a sinistra, presentandoci un tratto abbastanza scosceso, per poi addolcirsi un po' e finire dopo poche centinaia di metri su carrareccia che lasceremo presto per seguire un nuovo sentiero sulla sinistra, che in circa un centinaio di metri ci farà tornare su carrareccia, da mantenere per circa 200 metri, lasciandola nel suo ramo principale a salire, a favore di un nuovo sentiero a sinistra a scendere. Anche questo sfocerà su una nuova sterrata ampia, che va mantenuta per pochi metri nel senso d'imbocco, lasciandola per l'ennesimo sentiero a sinistra, con un tratto più lungo e divertente, seppur inframmezzato da una breve porzione sconnessa, che nel finale risalirà un po' concludendosi sul retro di una chiesa e riportandoci su asfalto. Qui proseguiamo sul ramo di destra, pianeggiante, inserendoci dopo alcune centinaia di metri su altra asfaltata da seguire nel ramo discensivo di sinistra. Terminata la discesa siamo penetrati nel centro cittadino di Pinerolo; non resta che seguire le indicazioni per il centro (direzione O-S-O) per tornare al punto di origine del percorso.

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

 
Il profilo altimetrico scaturisce da un rilevamento con GPS, pertanto si discosta leggermente dalla reale progressione chilometrica 

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