PERCORSO A3

TERNI - SANGEMINI - ACQUASPARTA - CASTELDELMONTE - PORTARIA - CESI - TERNI


Lunghezza: ~47.5 Km
Altitudine max: ~740 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~920m)
Tempo percorrenza indicativo: 2h 45'
Difficoltà: Media (indice 5)


gps

DATA: Ottobre 2001 

Varianti possibili: Percorso Gd - Percorso Am - Percorso Ao - Percorso Gd

Percorso di quasi 50 Km, che a parte i primi tre, è abbastanza fuori dal traffico e quindi tranquillo, anche per pendenze mai troppo impegnative, dedicato essenzialmente ai bikers alle prima armi, che vogliono una tranquilla passeggiata senza pensieri, su asfalto poco trafficato, infarcito da comode sterrate prive di insidie. La parte più piacevole è naturalmente la seconda metà, quando giunti ad Acquasparta si farà ritorno verso Terni attraverso i monti a nord di questa, con alcuni chilometri di sterrata abbastanza facili.Un paio di "divagazioni" rispetto al monotono e classico ritorno su asfalto movimenteranno e renderanno un po' più interessante il percorso, anche se sono da evitare, soprattutto il sentiero che scende a Portaria, abbastanza roccioso, dagli amanti delle passeggiate tranquille, che possono proseguire mantenendo la facile discesa asfaltata. In questo modo l'indice di difficoltà può ritenersi contenuto al max ad un 3.


Partenza da Terni nord, lungo la SS79 Ternana, dalla rotatoria che separa Campitelli da Gabelletta, in corrispondenza del bivio per Cesi.
Si prende la SS79 in direzione nord, verso San Gemini, per circa 3 Km, quando subito dopo il cartello che indica l'uscita da Terni, per evitare il traffico abbastanza sostenuto di questo tratto, si lascia la strada principale che compie una curva sulla sinistra, per proseguire dritti per la vecchia strada che porta a San Gemini, attraversando Acquavogliera, zona dell'estrema periferia nord di Terni. Si mantiene questa strada che dopo aver preso a salire e aver attraversato, scavalcandola con una curva verso sinistra la E45, si reinnesterà dopo un po' sulla strada iniziale SS79 (dist. ~5.3 km), che proseguendola nella stessa direzione di provenienza ci condurrà verso San Gemini. Al bivio, ai margini del paese, si prenderà verso destra, continuando a salire, e mantenendo la strada principale si supererà questo, girandogli intorno (dist. ~7.8 Km - alt. ~320 m.), si scenderà sull'altro versante del colle su cui sorge per salire di nuovo verso il successivo, giungendo in breve alla stazione termale della Fonte di San Gemini (dist. ~10.5 Km - alt. ~360 m.). Fine della salita per questo tratto iniziale e proseguimento sempre in direzione nord su lungo tratto di oltre 7 Km in falso piano o anche più correttamente leggera discesa, dove si può dar fondo alle proprie doti di passista, su una strada si asfaltata, ma in fondo anche abbastanza piacevole, perché poco trafficata, visto che quasi tutto il traffico è sopportato dalla parallela E45. Dopo aver superato i vari bivi per Montecastrilli sulla sinistra e Portaria sulla destra ci ritroveremo al limitare del paese di Acquasparta (dist. ~17.8 Km - alt. ~285 m.); qui lasceremo la Tiberina e si prenderà a destra, in direzione Spoleto, (dritto ha origine invece il percorso Gc) attraversando subito la ferrovia Centrale Umbra, e, dopo aver superato la E45 passandoci sotto, iniziando la salita lungo il fianco del monte che ci troveremo davanti, in direzione Spoleto. La strada salirà con una certa costanza ed essendo priva di diramazioni sarà impossibile sbagliare. Il primo bivio che si incontrerà sulla destra sarà proprio quello che noi dovremo prendere, per Casteldelmonte, mentre dritti di prosegue su itinerari Am e Ao. In breve con un tratto di salita un po' più ripido di quello appena fatto si giungerà al suddetto paese (dist. ~24.7 Km - alt. ~620 m.). Seguendo le indicazioni per Canepine si proseguirà sulla sinistra sempre in salita, dove uscendo dal paese la strada diventerà sterrata e per poche centinaia di metri si farà più dura, rappresentando il tratto (breve) più ripido di tutto il percorso. Ci aspetta poi ancora della salita, mai eccessivamente dura, fino a toccare la massima quota di questo percorso: ~730 m. a ~26.2 Km.
Lungo il tratto di discesa ci lasceremo sulla sinistra località Podere Canepine (circa 500 metri prima di Canepine); da segnalare che da qui, appena di seguito ad una radura che si intravede sulla destra, si stacca su una curva verso sinistra, un sentiero non troppo evidente tra la vegetazione, ma che poi non da dubbi di orientamento, che imboccato permette di raggiungere Acquasparta con un panoramico tracciato, panorama deturpato in parte dalla cava che sta squartando la costa del monte che ci troveremo sulla sinistra, via che appartiene al percorso Nh:tracciato che almeno una volta vale la pena di provare!
Proseguendo ci lasceremo sulla sinistra, all'incirca al km 27.4, la piccola frazione di Canepine da dove si dirama il percorso Ad, per poi giungere dopo una breve e non impegnativa ascesa seguita da un tratto in leggera discesa immersa nel bosco, a Cima Forca, dove terminerà la strada sterrata e si intersecherà la strada che congiunge Portaria a Macerino (dist. ~30.0 Km - alt. ~685 m.), sterrata verso sinistra per Macerino e asfaltata per scendere verso destra a Portaria. Si prenderà quindi questa verso destra, in discesa, in direzione Portaria. [la traccia GPS include qui un anello, opzionale, che porta a risalire quasi in cima il monte Comune, ridiscendendo poi fino a tornare 1.8 km indietro sulla sterrata già percorsa; un po' di pepe al percorso, riservato a chi ha buone gambe, vista la pendenza ragguardevole e il tipo di fondo non proprio agevole].
Da questo valico è comunque possibile scendere a Portaria senza in pratica percorrere alcun tratto di asfalto: i primi due tratti sono come opzionali (per mantenere l'intero percorso su un livello di difficoltà più contenuto), mentre il terzo, il più abbordabile tecnicamente, fa parte del percorso attuale. La prima: senza prendere quindi l'asfaltata che scende, si sale leggermente alla destra di questa, in un primo tratto tra i cespugli, seguendo la traccia non molto evidente sul prato; mantenendo la sinistra ad un paio di successive biforcazioni, scendendo si supererà anche una pozza d'acqua, che aggireremo per terminare sull'asfalto della via "ufficiale" che scende a Portaria, in corrispondenza di un secco tornante verso sinistra (questa ci permette di scavalcare i primi ~700 metri di asfalto).
La seconda: percorsa appena una porzione del tornante, vedremo il sentiero diramarsi di nuovo sulla destra; preso questo, facendo attenzione per l'accentuata contro-pendenza verso sinistra, confluiremo su una sterrata molto ripida, che presa verso sinistra e seguita nel suo intero sviluppo ci porterà ad uscire ancora sull'asfaltata, in corrispondenza di una curva verso sinistra (questo secondo tratto ci farà "saltare" il successivo chilometro di asfalto).
La terza successiva alternativa all'asfalto (proseguendo a scendere su asfalto si da origine invece al percorso As), facente parte del percorso in questione, riparte subito attraversando l'asfaltata, (oppure, per chi avesse fatto fin'ora quest'ultima via più comoda, la trova che si dirama sulla sinistra di questa, sulla curva a sinistra dopo 1.7 km dall'inizio della discesa da Cima Forca). Questa è ampia e abbastanza comoda nei primi 350 metri, segue un centinaio di metri in dual track, per poi proseguire su single track per i restanti 600 metri, erboso nei primissimi metri e successivamente sterrato, con qualche piccolo gradino formato da qualche roccia sporgente. Il tutto in ogni caso non presenta difficoltà eccessive, basta adeguare la velocità alle proprie capacità; in ogni caso è il tratto più tecnico e quindi più difficoltoso del percorso (personalmente mi da più soddisfazioni fatto a salire, cercando di non mettere mai piede a terra...). Al termine di questo tratto ci si ritroverà direttamente nel paese di Portaria; scendere sulla strada principale piegando a destra e riprendere questa verso sinistra, costeggiando tutto intorno il centro abitato (dist. ~33.0 Km - alt. ~450 m.). Proseguendo per questa strada dopo un paio di chilometri in discesa si sfocerà sulla strada Carsulana
Da qui si può optare per l'attraversamento del sito archeologico di Carsule, (finchè ciò non avverrà a pagamento) senz'altro suggestivo, anche se a volte si possono trovare chiusi i cancelli di accesso, soprattutto il primo, l'accesso nord (ma per questo basta aggirare le recinzioni passando per i prati adiacenti). Per far questo occorre prendere la Carsulana verso sinistra per poi svoltare su sterrata verso destra dopo poche centinaia di metri, in corrispondenza delle indicazioni. Ci si reimmetterà sul percorso base al Km. 37.5).
La strada Carsulana andrà in pratica solo attraversata dato che di fronte, appena spostata sulla destra, si scorgerà la nuova strada da prendere. Questa, dopo un primo brevissimo tratto in salita asfaltato, diverrà sterrata, mentre dopo poco oltre i 300 metri dal suo inizio si dovrà prendere a sinistra, sempre su sterrata, mentre a destra ha origine il percorso Gd. Questa avrà un profilo abbastanza uniforme con saliscendi molto lievi. Al Km. 36.550 si supererà un ramo che scende verso destra a che porterebbe sulla San Gemini- Acquasparta; noi invece manterremo la direzione, seguendo sempre la via principale che al Km. 37.150 terminerà sulla strada asfaltata che sale verso Carsule  e da prendere pertanto verso sinistra (a destra si andrebbe invece verso la fonte di S. Gemini). Questa, più ripida nell'ultimo tratto, terminerà proprio sull'ingresso sud  del sito archeologico di Carsule.
Questi valgono naturalmente una breve deviazione verso l'interno, essendo così a portata di mano, almeno finchè avranno l'ingresso libero.
Si prenderà verso destra per immettersi, dopo circa un chilometro di strada prevalentemente in leggera salita, ancora sulla strada Carsulana, da prendere nella medesima direzione di immissione. Questa, ignorando il bivio verso destra dopo poche centinaia di  metri che ci porterebbe alla Fonte di S. Gemini, ci condurrà in pochi chilometri a Cesi (dist. ~41.750 Km - alt. ~420 m.).
Dal questo paese si dovrà proseguire  in discesa per la normale ampia strada che ci riporterà in pochi chilometri verso Terni, attraversando la ferrovia Centrale Umbra in corrispondenza dello scalo ferroviario (Cesi scalo), o in alternativa prendendo la più ripida e breve discesa che si stacca a destra subito prima del bar del paese, prima di arrivare a scollinare; si ricongiungerà con l'altra strada quasi al termine del tratto di discesa, in corrispondenza del sopra citato scalo.
Terminata la discesa si prosegue su falso piano per un chilometro circa per concludere con gli ultimissimi metri in discesa alla rotatoria che è stata il nostro punto di partenza.

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



www.mbike.it