PERCORSO Ae
(Collegamento tra A2 e A1 per Le Prata)

CREPI IL LUPO!


Lunghezza: ~ 7.6 Km
Altitudine max: ~1015 m s.l.m.
Tempo percorrenza indicativo: 55'
Difficoltà: Difficilissimo (indice 9)


gps

DATA: Settembre 2002
Aggiornamento: Settembre 2010 

Monte Torre Maggiore è la cima più elevata nel territorio appartenente al comune di Terni e quindi meta obbligata anche per gli appassionati di mountain bike che sfruttando la comoda (e mai eccessivamente ripida) strada che proseguendo oltre Sant'Erasmo, porta fino alla pineta nella zona del monumento a Cimarelli, tratto peraltro descritto nel percorso A2. Da qui c'è la possibilità di proseguire scendendo prima all'antica località le Prata, sfruttando proprio il versante est di Monte Torre Maggiore, molto difficile nell'ultimo tratto, poi ancora verso nord nella sottostante Val di Serra, tramite una sterrata ampia e tutto sommato abbastanza agevole. Primo tratto del percorso in comune con il tracciato Aj, che poi prosegue per il versante sud.

Giunti sulle pendici del monte Torre Maggiore, al termine della sterrata che muore davanti al monumento a Cimarelli [rif. Percorso A2 - Km. 16.1], sulla destra, nella pineta, inizia un sentiero che quasi pianeggiante vi si addentra e che rappresenta anche l'inizio del percorso Aj, che scende verso valle Le Prata e poi Colle Zannuto e Cesi sfruttando quindi il versante sud; tratto nel bosco non troppo difficile, ma precauzionalmente indicato come sconnesso a causa di pietre, rami e conformazione del terreno (anche abbastanza viscido nel periodo umido).
Prenderemo questo che nel primo tratto sarà in pratica pianeggiante, con un po' di contropendenza verso sinistra, per poi, dopo aver lasciato sulla destra un piccolo riparo in pietra (o quel che ne resta), scendere un po' e successivamente salire per poche decine di metri appena; è possibile anche trovare qualche traccia bianco-rossa al suolo.
Dopo nemmeno un chilometro ci troveremo ad un bivio, con un ramo che prende verso sinistra in pianura e uno che invece scende sulla destra, che prenderemo.
Il sentiero di sinistra può essere comunque un'altra alternativa per evitare il tratto più difficile di discesa verso Le Prata, nonchè la successiva dura salita; non che questo sia però invece facile. Infatti tecnicamente può essere considerato forse appena lievemente meno difficoltoso (gli assegnerei un indice di difficoltà 8), ma c'è da tener presente anche qualche difficoltà aggiuntiva per la vegetazione che crea qualche ostacolo in più, soprattutto piante di rovi che obbligano a fermarsi per schivarle. La distanza ne risulterà abbreviata di oltre un chilometro e ci si riimmetterà sul percorso originario proprio al termine della salita, al Km 3.1.
Prendere quindi, come detto, il ramo di destra in discesa e mantenere a questo punto la traccia principale che in discesa, più o meno ripida e con qualche difficoltà a causa delle molte pietre (in qualche tratto) o della contropendenza più accentuata in qualche altro, ci porterà ad attraversare una piccola radura nella pineta, finchè dopo un po' questa si andrà diradando sempre più permettendoci, in un tratto che punta verso sud, in pianura, di scorgere davanti a noi, al di là dell'incrocio dei due versanti dei monti, parte della conca Ternana, alla nostra sinistra al di là della valle sottostante Monte Cerigiolo e ancora più a sinistra la Val di Serra, con in basso il paese di Poggio Lavarino  (FOTO 1). Proseguendo a scendere, tagliando sempre il versante est del monte Torre Maggiore, supereremo al km 1.35 la diramazione verso sinistra di un altro sentiero appena meno marcato di quello che stiamo percorrendo, da ignorare, che rappresenta la prosecuzione per il percorso Aj, ma anche una valida alternativa per raggiungere ugualmente i resti di località Le Prata, finchè giungeremo ad incrociare un ampia traccia sassosa che scende ripida da destra dalla sommità del Torre Maggiore  (dist. ~1.5 Km - alt. ~910 m) puntando direttamente a fondo valle, in direzione della lontana pozza d'acqua in mezzo a questa.
La via più diretta per scendere è naturalmente proprio questo sentiero, dove continuano a trovarsi le tracce bianco-rosse di segnalazione, anche se la sua pendenza e il fondo difficilissimo, pieno di pietre, lo rendono quasi impossibile (almeno per quanto mi riguarda), fatta eccezione forse per qualche asso del down-hill. Meglio quindi, o in pratica inevitabile, ma per certi versi anche più divertente, trovare un percorso alternativo inventandolo, sfruttando delle tracce di sentiero che di tanto in tanto si troveranno, zigzagando tra i cespugli di rovi e le poche piante presenti su questa costa, per alleviarne la forte pendenza, il tutto alla destra del sentiero "ufficiale". Segnalo però che quanto riportato in grafica fa riferimento al percorso diretto, data la moltitudine di varianti possibili. Percorsi circa 300 metri di questa costa, il sentiero si farà un po' più stretto e inizierà a piegare verso sinistra; in pratica sembra puntare al grande traliccio con la parte superiore bianca e rossa ad inizio valle. Questo può essere tra l'altro preso a riferimento da chiunque in definitiva avesse preso qualsiasi altra strada per raggiungere il fondo valle nella zona della pozza o zone circostanti caratterizzate dalla presenza di muri a secco, dovendo risalire la valle, dal momento che la prossima tappa saranno i resti delle case di località Le Prata, proprio ad un centinaio di metri dal traliccio in direzione ovest rispetto a questo.
Prendendo invece a destra, ovvero scendendo la valle c'è la possibilità di imboccare un sentiero che scenderà direttamente verso Terni (zona Campitelli in circa 7 km) dapprima alla sinistra del torrente che la solca, poi sulla destra di questo; vari tratti in cui si è costretti a scendere, quindi forse più adatto al trekking che alla bike.
Giunti al punto sopra descritto si prenderà un'ampia strada, che ci accompagnerà fino alla fine, sempre sterrata, ma ora con fondo agevole, che ha inizio verso sinistra e scende proprio tra due ruderi di loc. Le Prata (dist. ~2.1 Km - alt. ~805 m). Si supererà sulla destra un pozzo entrando nel bosco, per poi, dopo un breve tratto di discesa, prendere una ripida salita che ci farà dar fondo alle nostre energie essendo lunga circa 600 metri, che tra l'altro negli ultimi anni ha visto il fondo farsi un po' disagevole in alcune porzioni. Si scollinerà quindi su una radura per poi reimmettersi nel bosco appena ripresa la discesa. La strada sarà unica e quindi a prova di errore con qualche tornante e non eccessivamente pericolosa pur essendo un po' ripida in qualche breve tratto e appena segnata da qualche solco di tanto in tanto, prodotto dalle piogge più forti; basta regolare la velocità in discesa in base alle proprie capacità. Tra l'altro ben presto, con la vegetazione che sarà meno alta e fitta, scendendo potremo scorgere verso valle, i vari paesi della parte alta della Val di Serra, tra cui Pracchia, il più prossimo a noi, nei pressi del quale avrà termine la strada, strada che ci riserverà però prima un ultimo tratto di leggera salita fino ai pressi di una pozza d'acqua sulla sinistra (dist. ~6.3 Km - alt. ~710 m) per poi concludersi con l'ultimo tratto, che appena prima di terminare sulla strada asfaltata che collega Macerino a Pracchia, in corrispondenza di un cancello, diverrà con fondo più sconnesso. Appena pochi metri e appunto ci si immetterà sulla strada asfaltata [rif. Percorso A1 - Km. 24.7]: a sinistra si salirebbe verso Macerino, mentre proseguendo verso destra si incontrano ben presto le prime case di Pracchia e poi il nucleo del paese.

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



  

 

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