PERCORSO Am
Variante percorso A3
(bivio Scoppio)

VIA DEL CAMPO


Lunghezza: ~8.7 Km
Altitudine max: ~650 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~150m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~30'
Difficoltà: Media (indice 5)


gps

DATA: Novembre 2005 

Praticamente al culmine della SR418 che collega Spoleto ad Acquasparta (molto battuta dagli stradisti), c'è la possibilità di ridiscendere verso quest'ultima tramite una serie di carrareccie tutto sommato abbastanza agevoli, di cui la prima metà esclusivamente in discesa e una seconda appena ondulata, ma decisamente fangosa nella stagione bagnata, perchè va ad attraversare una serie di campi; sconsigliato quindi in certi periodi.
Inizio e fine percorso su asfalto, ma con scarso traffico, tra l'altro in comune con percorso Ao.

Lungo la SR418 che da Acquasparta sale verso Spoleto si incontra una prima diramazione dopo circa 5.5 km che ci porterebbe al paese di Casteldelmonte; questo è il punto d'origine del percorso attuale [rif. Percorso A3 - Km. 23.4].
Anzichè seguire l'asfaltata per Casteldelmonte, come da percorso A3, proseguiamo ancora per un paio di chilometri la SR418, che sale costante; vedremo scendere e confluire da destra un percorso dei martani trekking (via che se non fosse successivamente interrotta da una recinzione andrebbe a riallacciarsi all'itinerario Al), mentre 150 metri dopo sulla sinistra vedremo staccarsi un'ampia sterrata con indicazione Scoppio (dist. ~2.0 Km - alt. ~640 m.); prendiamo quindi a sinistra, senza seguire la sterrata più ampia, su cui prosegue il percorso Ao, ma una minore che sempre nello stesso punto si dirama più a sinistra, pianeggiante. Fatto un breve tratto, con sulla sinistra il piccolo laghetto di Firenzuola, avremo un primo sbarramento da superare costituito da un cancello in legno e fil di ferro, iniziano appena dopo a scendere; da destra vedremo scendere una sterrata proveniente dalla sterrata per Scoppio che si innesta a quella da noi percorsa, che entra nel bosco. Dopo alcune centinaia di metri avremo una biforcazione, dove seguiremo il ramo di destra, subito sbarrato da un secondo ed ultimo cancello da superare. Il tratto successivo sarà meno agevole, per il fondo un po' scalinato dalle rocce affioranti, ma tutto sommato ancora facilmente abbordabile; solo qualche metro sconnesso al km 4.0, in corrispondenza di un gomito verso destra, richiede un minimo in più di attenzione. Subito di seguito altro bivio, dove ignoriamo il ramo di sinistra che compie un gomito verso sinistra per poi proseguire pianeggiante, mentre noi manterremo la direzione dell'alternativa destra. Si prosegue costantemente in discesa con fondo che si può definire tutto sommato agevole, anche se non proprio semplicissimo. Usciremo dalla macchia per attraversare un uliveto, oramai in vista delle prime abitazioni isolate, giungendo di fronte ad un vecchio casolare in ristrutturazione (la Romita) e inserendoci qui su un altra sterrata ampia e ben battuta da seguire verso sinistra (dist. ~4.6 Km - alt. ~400 m.); a destra con un successivo susseguirsi di sentieri e mulattiere nel bosco c'è un divertente tracciato verso il paese di Mezzanelli. L'ampia via invita sicuramente a correre, anche se il fondo sdrucciolevole e qualche curva accentuata suggeriscono un minimo di cautela; la fine della discesa più ripida, in corrispondenza del superamento di un fosso, ci avvisa dell'approssimarsi della diramazione da prendere alcune decine di metri dopo, quando lasceremo la sterrata principale per prenderne appunto un'altra sulla sinistra e va ad attraversare un piccolo bosco (la principale invece va a collegarsi anch'essa alla Tiberina, più brevemente e direttamente). Il tratto nel bosco sarà pianeggiante, ma fangoso nei periodi con piogge recenti; per contro se si è fortunati si può scorgere anche qualche scoiattolo tra gli alberi. Segue un tratto con lievi saliscendi dove avremo anche un'altra sterrata che si inserisce da destra, quando proseguiremo dritti, andando ad attraversare dei campi tramite un ampio tratturo; questo, essendo un fondo in sola terra, può essere un tratto veramente complicato (e sconsigliato) in caso di piogge recenti, che trasformeranno la via in un faticoso pantano. Il tratto a rischio fango ha termine in corrispondenza del passaggio di fianco ad un paio di casolari (dist. ~6.2 Km - alt. ~325 m.), superati i quali si prende leggermente a salire costeggiando un boschetto. Segue ora solo discesa, dove seguendo la principale e ignorando quindi tutti i passi secondari che si staccano a servizio delle proprietà circostanti, puntiamo verso Acquasparta, che possiamo vedere distintamente sul suo colle di fronte a noi. Andremo a superare la E45 (passandoci cotto), appena dopo aver confluito su un'altra sterrata proveniente da destra e superiamo appena dopo una cabina di distribuzione dell'Enel. La strada diverrà quindi asfaltata e superata la linea ferroviaria Centrale Umbra, sale qualche metro per inserirsi sulla provinciale tiberina, che seguiremo verso sinistra, per portare a termine il percorso attuale, oppure verso destra se si volesse invece seguire lo sviluppo del percorso Gc (qui ci troveremmo al km 0.7 di quest'ultimo). Seguendo la provinciale per 700 metri, attraverseremo parte della zona periferica di Acquasparta, mantenendo la direzione anche quando, con la stazione ferroviaria sulla sinistra, ignoreremo la via principale che sale a destra verso il nucleo del paese; ancora pochi metri e fine del percorso dove si stacca sulla sinistra la via che, attraversando la ferrovia, sale verso Spoleto [rif. Percorso A3 - Km. 17.8].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

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