PERCORSO Aq
Variante percorso A4
(Le Calcinare - Madonna dell'Ulivo)

ASPETTA FABBRI'


Lunghezza: ~5.4 Km
Altitudine max: ~910 m s.l.m.
(disl. tot. discese ~760m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~40'
Difficoltà: Difficile (indice 8)


gps

DATA: Agosto 2006 

La via più diretta (tra quelle ancora umanamente possibili in bici, comunque non per tutti) per scendere dalla zona a ridosso della sommità del monte Torricella, a Terni. Già dando un'occhiata alla grafica altimetrica si intuisce che si tratta di un percorso decisamente scosceso, dove un'ottima padronanza del mezzo e una discreta dose di coraggio sono elementi indispensabili per affrontare un simile percorso in sella; oppure è sufficiente un po' di intraprendenza e disponibilità a scendere a compromessi... facendo a piedi i tratti che si ritengono più ostici e pericolosi.
Si andrà ad attraversare la caratteristica zona delle Calcinare, destinata in passato alla produzione della calce a partire dalla roccia calcarea e legna circostanti, si può immaginare con quale fatica a giudicare dal posto. Lo sterrato terminerà giunti in prossimità della Chiesa della Madonna dell'Ulivo a ridosso delle pendici del caratteristico sperone di Penna della Rocca, che avremo aggirato scendendo.


Seguendo la sterrata che dopo aver superato località Le Piane prende a scendere, ai 900 metri di altitudine si va a compiere un brusco gomito destrorso, tagliando in pratica il percorso del torrente che scende dal versante del Torricella riprendendo a salire; subito di seguito il tracciato si divide, con la via minore che rappresenta però la via trekking ufficiale per raggiungere La Croce, mentre la sterrata principale prende a salire ripidissima sulla sinistra; sulla destra seminascosto dalla vegetazione si origina una terza via, un sentiero che scende scosceso tra gli alberi, segna l'inizio dell'attuale itinerario [rif. Percorso A4 - Km. 20.5]
I primi metri rappresentano già un'avvisaglia di ciò che ci aspetta per buona parte del percorso, così da poter già decidere se fa per voi o meno. Superate le prime decine di metri, con un brevissimo seguente tratto semipianeggiante riattraverseremo il letto del torrente, per poi riprendere a scendere dapprima facile e poi più scosceso, con andamento serpeggiante tra gli alberi, dove necessita una discreta guida del mezzo; il fondo è tutto sommato buono, ma la difficoltà è data dalla pendenza e dall'andamento sinuoso. Appena superati i 400 metri ignoriamo una minore che segue dritta, per seguire l'andamento principale del sentiero che piegando netto a sinistra ci costringe ad un nuovo tratto tecnico per l'elevata pendenza. Qualche difficoltà in più lo dà nei metri a seguire qualche pietra al suolo e la traccia che si fa incassata nel terreno, nonchè l'immancabile notevole pendenza che sarà per alcuni tratti ancora più marcata; se non altro la vegetazione non rappresenta invece mai un ostacolo. Al compimento del primo chilometro giungeremo ad attraversare una zona più sgombra di vegetazione su roccia grigiastra friabile, dove ci lasceremo sulla destra, seminascosta dalla vegetazione, una costruzione in cemento per la captazione delle acque, proseguendo a scendere sulla traccia principale che prosegue lungo l'impluvio (dist. ~1.0 Km - alt. ~640 m.).  Ancora un centinaio di metri, decisamente poco agevoli e attraversiamo il fosso che ci accompagna in questa porzione di discesa, portandoci alla sinistra di questo, ma solo per pochi metri, visto che lo taglieremo di nuovo prendendo a percorrere i primi metri in salita del percorso. Si sale fino ad attraversare una radura disseminata di cespugli di ginestre dove seguiremo senza eccessivi problemi la debole traccia al suolo che ci porta a rientrare in discesa nella macchia fitta. Attraversando questa zona potremo scorgere a pochi metri dal tracciato le notevoli buche, testimonianza delle antiche calcinare; il fosso che ci ha accompagnato fino a poc'anzi prende il nome appunto da queste.
Al km 1.8 troviamo il secondo e ultimo tratto di ascesa, molto leggera, lungo il quale la traccia si sdoppia; manteniamo il ramo alto di destra, per poi proseguire con un leggero saliscendi fino a scorgere di fronte il caratteristico picco di Penna della Rocca. Attraversiamo la radura a ridosso di questa, mantenendo la direzione (dist. ~2.3 Km - alt. ~625 m.) per poi, seguendo la traccia maestra, tornare nella boscaglia. Manteniamo la quota fino ad incontrare una biforcazione: da destra proviene il sentiero che scende da Val di Noce, che noi proseguiremo quindi verso sinistra, riprendendo a scendere notevolmente, per di più su tratto sconnesso, con un successivo brusco gomito sinistrorso, proseguendo su un complicato tratto tecnico. Dopo circa 350 metri ignoriamo, proseguendo dritti, un'altra via da matti che si dirama verso sinistra, ancora più pendente, che gli enduristi hanno battezzato "la trialera", per poi compiere un altro gomito sinistro e vedere riallacciarsi di seguito "la trialera". Un paio di centinaia di metri successivi più facili non devono illuderci sulla fine delle difficoltà odierne, visto che seguirà una nuova porzione di fondo sassoso e scosceso, fino ad uscire dalla boscaglia, dove si addolcirà almeno la pendenza. Giunti all'altezza di un uliveto seguiamo la via principale che gira attorno ad un grosso sasso e scende sulla sinistra con la traccia che poi si sdoppia; optiamo per quella di sinistra che scende tra gli ulivi. Dopo poco questa ci porta ad inserirci sulla via che conduce alla chiesa della Madonna dell'Ulivo (dist. ~3.8 Km - alt. ~330 m.), che si può raggiungere in breve verso sinistra su tratto cementato, prendiamo questa a destra in piana, superando l'eventuale sbarra chiusa, con fondo che diviene cementato e piegando verso sinistra prende a scendere ripida. Il cemento lascia presto il posto all'asfalto, per l'ultima porzione che scende fino ad inserirsi, concludendo il percorso, sull'asfaltata pressoché pianeggiante che corre parallela, poco più a monte, di via del Rivo [rif. Percorso A4 - Km. 0.6].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

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