PERCORSO Ar

ACQUAPALOMBO

ZIGO-ZAGO


Lunghezza: ~5.1 Km
Altitudine max: ~820 m s.l.m.
(disl. tot. discese ~470m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~25'
Difficoltà: Difficile (indice 7)
DATA: Ottobre 2006 

Percorso abbastanza ostico, sia per le difficoltà di orientamento che si possono avere nel primo chilometro, dove non è facile seguire la via corretta, nel bosco e in qualche tratto allo scoperto, da farsi un qualche passaggio più impervio anche scendendo di sella, sia per il tratto che scende ripido e tortuoso dal versante est del monte Torricella verso la frazione di Acquapalombo, dove il trascorrere degli anni e la manutenzione sporadica, rende sempre più complicata (sconnessa e con qualche ramo di rovi di troppo) la discesa del viottolo che altrimenti, con tutti i suoi stretti gomiti rappresenterebbe un divertente, pur nella sua difficoltà, single track.

Nella prima parte della discesa dalla Croce verso la Fontana della Mandola, appena sopra agli 800 metri di altitudine incontreremo degli abbeveratoi sulla sinistra e subito di seguito un sentiero (la tracciatura della sentieristica locale lo indica come 4L) che sale, sempre verso sinistra; questa è l'origine del percorso attuale [rif. Percorso A4 - Km. 22.8].
Già dopo un centinaio di metri termina la salita più dura, all'altezza di una pozza d'acqua, circondata da cespugli di rovi dove non sempre è agevole il transito (semmai vanno aggirati con un passaggio a più ampio raggio); al di là della pozza si diramano due sentieri quasi paralleli dove seguiremo quello di sinistra che ci porta a salire leggermente. Il tratto che segue sarà sostanzialmente a quota costante, anche se un po' ondulato; nel bosco la traccia non è proprio semplice da seguire (le tracce della sentieristica sono un po' rade), quindi va prestata una certa attenzione all'orientamento, tenendo presente che finchè non si tornerà sulla traccia evidente si oscilla attorno a quote pressochè costanti, comprese in un range di una ventina di metri. Ai 500 metri di percorrenza si esce dal bosco, andando ad attraversare un tratto con vegetazione rada (e quella poca è anche un po' di intralcio), con qualche metro da farsi a piedi e traccia di sentiero incerta, per rientrare nella parte boschiva circa 250 metri più avanti. Poco di seguito andremo ad attraversare una radura, mantenendo il senso di provenienza, con il fondo che diviene agevole; qui ci sono d'aiuto una serie di cartelli con indicazioni, tenendo presente che si dovrà seguire quello riportante il sentiero 4G per Acquapalombo. Da qui la traccia da seguire è evidente; subito di seguito si inizia a scendere. Il tratto di alcune centinaia di metri che segue, con porzioni sconnesse per sassi, che si alternano ad altre agevoli, ci porta fino ad uno sperone molto panoramico verso il versante opposto della vallata (val di Serra) (dist ~1.7 Km – alt. ~735 m.). Appagato lo sguardo si può iniziare il tratto più ostico del percorso, rappresentato da un sentiero che scende deciso, con continui cambi di direzione per mezzo di stretti gomiti che lo abbelliscono tecnicamente, assieme ai gradoni naturali e al fondo sassoso (a tratti un po' troppo); peccato che lo stato di semiabbandono ne complichino un po' la percorribilità: oltre che il fondo un po' malmesso in qualche frangente, la cosa più fastidiosa è qualche ramo di rovi sulla sede, che può far male se non scorto in tempo.
Il sentiero termina su una piazzola sterrata (dist ~2.4 Km – alt. ~585 m.) da dove si origina una sterrata sulla sinistra da seguire, che sale, anche con una discreta pendenza, per poi scollinare all'altezza del cimitero di Acquapalombo; fatti una settantina di metri a scendere abbandoniamo la sterrata (che compirebbe un giro un po' più ampio) a favore di un viottolo sulla destra contraddistinto anche da un cartello in legno che indica il paese. Costeggiamo un uliveto, superando anche una parte con bassi gradini, per poi, mantenendo una cementata verso sinistra, giungere alla piazzetta del paese (dist ~3.1 Km – alt. ~540 m.), dove oramai su asfalto, seguiamo la strada che da li si origina uscendo dal paese verso sinistra. Fatti 250 metri, nel pieno di un tornante destrorso, vedremo staccarsi sulla sinistra la sterrata per Appecano, come da percorso Ap; altro tornante contrario 200 metri dopo (con un secondo possibile ingresso ad Acquapalombo andando dritti) e poi proseguendo la veloce discesa giungeremo in pochi chilometri sulla provinciale della Val di Serra, esattamente al km 6.8 di questa [rif. Percorso A1 - Km. 32.1].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

 

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