Percorso abbastanza ostico, sia per
le difficoltà di orientamento che si possono avere nel primo
chilometro, dove non è facile seguire la via corretta, nel bosco e in
qualche tratto allo scoperto, da farsi un qualche passaggio più
impervio anche scendendo di sella, sia per il tratto che scende ripido
e tortuoso dal versante est del monte Torricella verso la frazione di
Acquapalombo, dove il trascorrere degli anni e la manutenzione
sporadica, rende sempre più complicata (sconnessa e con qualche
ramo di rovi di troppo) la discesa del viottolo che altrimenti, con
tutti i suoi stretti gomiti rappresenterebbe un divertente, pur nella
sua difficoltà, single track.
Nella prima parte della discesa dalla Croce verso la Fontana della
Mandola, appena sopra agli 800 metri di altitudine incontreremo degli
abbeveratoi sulla sinistra e subito di seguito un sentiero (la
tracciatura della sentieristica locale lo indica come 4L) che sale,
sempre verso sinistra; questa è l'origine del percorso attuale [rif.
Percorso A4 - Km. 22.8].
Già dopo un centinaio di metri termina la salita più dura,
all'altezza di una pozza d'acqua, circondata da cespugli di rovi dove
non sempre è agevole il transito (semmai vanno aggirati con un
passaggio a più ampio raggio); al di là della pozza si diramano due
sentieri quasi paralleli dove seguiremo quello di sinistra che ci
porta a salire leggermente. Il tratto che segue sarà sostanzialmente
a quota costante, anche se un po' ondulato; nel bosco la traccia non
è proprio semplice da seguire (le tracce della sentieristica sono un
po' rade), quindi va prestata una certa attenzione all'orientamento, tenendo
presente che finchè non si tornerà sulla traccia evidente si oscilla
attorno a quote pressochè costanti, comprese in un range di una
ventina di metri. Ai 500 metri di percorrenza si esce dal bosco,
andando ad attraversare un tratto con vegetazione rada (e quella poca
è anche un po' di intralcio), con qualche metro da farsi a piedi e
traccia di sentiero incerta, per
rientrare nella parte boschiva circa 250 metri più avanti. Poco di
seguito andremo ad attraversare una radura, mantenendo il senso di
provenienza, con il fondo che diviene agevole; qui ci sono d'aiuto una
serie di cartelli con indicazioni, tenendo presente che si dovrà
seguire quello riportante il sentiero 4G per Acquapalombo. Da qui la
traccia da seguire è evidente; subito di
seguito si inizia a scendere. Il tratto di alcune centinaia di metri
che segue, con porzioni sconnesse per sassi, che si alternano ad altre
agevoli, ci porta fino ad uno sperone molto panoramico verso il
versante opposto della vallata (val di Serra) (dist ~1.7 Km – alt. ~735
m.). Appagato lo sguardo si può iniziare il tratto più ostico del
percorso, rappresentato da un sentiero che scende deciso, con continui
cambi di direzione per mezzo di stretti gomiti che lo abbelliscono
tecnicamente, assieme ai gradoni naturali e al fondo sassoso (a tratti
un po' troppo); peccato
che lo stato di semiabbandono ne complichino un po' la
percorribilità: oltre che il fondo un po' malmesso in qualche
frangente, la cosa più fastidiosa è qualche ramo di rovi sulla sede,
che può far male se non scorto in tempo.
Il sentiero termina su una piazzola sterrata (dist ~2.4 Km – alt. ~585
m.) da dove si origina una sterrata sulla sinistra da seguire, che
sale, anche con una discreta pendenza, per poi scollinare all'altezza
del cimitero di Acquapalombo; fatti una settantina di metri a scendere
abbandoniamo la sterrata (che compirebbe un giro un po' più ampio) a
favore di un viottolo sulla destra contraddistinto anche da un
cartello in legno che indica il paese. Costeggiamo un uliveto,
superando anche una parte con bassi gradini, per poi, mantenendo una
cementata verso sinistra, giungere alla piazzetta del paese (dist ~3.1 Km – alt.
~540
m.), dove
oramai su asfalto, seguiamo la strada che da li si origina uscendo dal
paese verso sinistra. Fatti 250 metri, nel pieno di un tornante
destrorso, vedremo staccarsi sulla sinistra la sterrata per Appecano,
come da percorso Ap; altro tornante contrario 200 metri dopo (con un
secondo possibile ingresso ad Acquapalombo andando dritti) e poi
proseguendo la veloce discesa giungeremo in pochi chilometri sulla
provinciale della Val di Serra, esattamente al km 6.8 di questa [rif.
Percorso A1 - Km. 32.1].
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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