Varianti possibili: Percorso
Ba - Percorso
Bc -
Percorso
Be -
Percorso
Bf
Percorso che analizzando la grafica
potrebbe non sembrare granchè, visti i pochi tratti sterrati...; in
effetti c'è sicuramente di meglio da questo punto di vista. A favore
di questo percorso però c'è che è sicuramente fruibile in qualsiasi
condizione meteo, anche le più avverse (leggasi piogge consistenti e
recenti) visto che il fondo, dopo i lavori a cui è stato sottoposto
recentemente (2009) nel tratto San Renzano Catinelli, permette di
essere percorso senza quasi mai incontrare fango. Quindi da tenere
presente quando il meteo dice no, ma la voglia costringe ad uscire...
Nel complesso, resta un buon percorso tranquillo, fatta eccezione per
il primi 9 km sulla trafficata Flaminia e la facilità che lo
caratterizza è quindi il suo punto di forza, che lo rendono
accessibile un po' a tutti; oltretutto, chi vuole, lo può arricchire,
con ulteriori belle porzioni di sterrato nel mezzo di magnifici
boschi, attingendo alle varie varianti, in primis la
Ba, per Valle San Martino.
La partenza è stata stabilita, come punto di riferimento, alla
periferia est di Terni, lungo via Tre Venezie (quartiere Borgo Bovio),
all'altezza della confluenza su questa della strada della Val di
Serra, che rappresenterà poi il tratto terminale del percorso.
Si risale in direzione nord Via Tre Venezie e prima che questa termini
sul raccordo autostradale Terni.Orte, si lascia verso destra per
strada di San Carlo, si attraverserà la frazione omonima e ci si
reimmetterà sulla, purtroppo, trafficata Flaminia (~2.150 Km - ~210 m.).
Si manterrà questa per circa 7 Km, fino all'altezza del bivio per
Strettura, dove lasceremo finalmente la statale prendendo verso
destra, superando il borgo e proseguendo verso la Somma per l'antica
Flaminia (~9.250 Km - ~370 m.).
Come si evince dalla grafica
l'ascesa per il successivo valico è abbastanza aspra,
quindi chi volesse può optare per un'ascesa più
regolare mantenendo la Flaminia nuova fino al valico
della Somma (~650 m.) dove, subito prima della galleria,
occorrerà prendere a destra e poco dopo ripiegare verso sinistra in
salita per riprendere sul percorso originario.
Dopo qualche chilometro
avrà inizio la salita abbastanza impegnativa; da
segnalare che dopo pochi metri dall'inizio di questa
salita, in corrispondenza di un secco tornante verso sinistra c'è una fontana dove poter fare rifornimento di
acqua, anche se può capitare nei periodi più siccitosi che l'acqua
non venga. La strada non presenta possibilità di errore,
basta seguire ad un paio di successivi bivi, le indicazioni per
Montebibico: al primo
in corrispondenza del valico della Somma, che a sinistra porterebbe sulla nuova
Flaminia, in corrispondenza della galleria (proseguire quindi
dritti) e il secondo
pochi metri dopo, dove proseguendo dritti in discesa, riporterebbe anch'esso sulla Nuova Flaminia,
sull'altro versante del monte scavalcando la galleria; a questo
quindi si piegherà sulla sinistra in salita. Da qui la strada
continuerà a salire abbastanza, per ulteriori due
chilometri, quando si giungerà al valico (~15.550 Km - ~810 m.), dopodiché continuando la stessa strada prima
in discesa poi con un successivo tratto di leggera salita
si giunge nei pressi di Montebibico. Appena prima di giungere alle prime
case della periferia del borgo, si incontrerà sul lato destro della
strada una piccola edicola in corrispondenza della quale c'è il
bivio, sempre a destra, da prendere, che ci porterà con poche
centinaia di metri, proprio sotto al paese (~18.450 Km - ~780 m.). Si
incontrerà una strada che scende da sinistra dal paese, strada che,
cementata per pochi metri, prenderemo in discesa verso destra e che
diverrà subito sterrata. Volendo si può salire
a sinistra con un ripido tratto all'interno del paese, dove si
potrebbe fare rifornimento di acqua ad una fontanella; uso il
condizionale, perché purtroppo, sempre più spesso, questa è
sigillata a causa di problemi di approvvigionamento idrico.
La strada sarà ora sterrata, ma ampia e agevole e, prevalentemente in
salita, ignorando un paio di strade secondarie sulla sinistra, (una
delle quali costituisce l'alternativa Bf
per Castagnacupa)ci
porterà nei pressi del piccolo borgo semiabbandonato di San Renzano (~19.600
Km - ~810 m.).Qui ci sarà un bivio che a destra porterebbe a salire
verso il suddetto paesino, mentre noi prenderemo verso sinistra, su tratto che per un brevissimo tratto sarà pianeggiante,
superando e ignorando subito dopo una carrareccia sconnessa che si
stacca da destra contraddistinta da un segnale di divieto di transito
per i mezzi a motore (percorso Be), diventando
poi con fondo più sconnesso, che piegherà poi in salita
verso sinistra. Mantenendo il ramo principale, con tratti sconnessi e
prevalentemente in salita ci porteremo, con un ultimo e più ripido,
nonchè difficile, tratto su un promontorio, dove si costeggerà sulla
sinistra una zona di addestramento cani; in questa zona si toccherà
l'altitudine massima per questo percorso: ~860 m.
Ora ci aspetta un lungo tratto di discesa, in gran parte al limitare
del bosco e in qualche punto un po' difficoltosa a causa del fondo
abbastanza irregolare, con fondo prevalentemente in terra e qualche
tratto nell'ultimissima parte dove affiorano lastre di pietra.
In piena discesa, prestare attenzione, quando appena prima di giungere
al borgo disabitato (o quasi) di Catinelli, si dovrà abbandonare
questa stradina, perchè si staccheranno verso sinistra due strade: la
prima, quasi sempre chiusa da una catena, da ignorare, la seconda
leggermente più ampia, cento metri dopo, proprio nel punto in cui
davanti a noi, poco più in basso sulla destra, si scorgeranno le
prime case della sopraccitata piccola frazione (~21.650
Km - ~785 m.), che sarà quella da prendere e che ci condurrà verso
la prossima tappa, Castagnacupa. Ora la strada, pur sempre sterrata,
sarà molto facile, ampia e agevole, prevalentemente con tratti di
pianura e discese comode e non troppo ripide, dapprima nel bosco e poi
allo scoperto e quindi più panoramici. Seguirà un lungo tratto di falso piano,
che, dopo esserci lasciati sul margine sinistro del percorso una
chiesetta, punto in cui si torna su asfalto, con il paese che già si scorge sulla
collina di fronte a noi, ci condurrà fin nei pressi di Castagnacupa, dove con un
brevissimo strappo in salita, saliremo fino all'ingresso del borgo (~24.050
Km - ~745 m.).
Di fronte alla chiesetta
si stacca invece un'altra stradina, che rappresenta il tratto
terminale del percorso Ah. Questo, ristrutturato negli ultimi anni, ha la maggior
parte delle case abitate nella stagione calda, mentre
può capitare, anche in primavera, di trovarlo disabitato.
La strada che prenderemo, piegando a sinistra in discesa, senza entrare in paese,
ora sarà ancora più ampia e comoda, tantopiù che è stata asfaltata di
recente, nonchè molto bella,
perchè panoramica, soprattutto con giornate terse, su gran parte della sottostate Val di Serra (FOTO
1); ci
aspetta quindi una facile e agevole discesa, che invita alla
velocità, anche se un minimo di prudenza non guasta di certo. Unico
bivio a metà discesa, dove sarà sufficiente, seguendo anche le
indicazioni per Terni, proseguire dritti, con il fondo sterrato, ma
sempre ottimo, per alcuni chilometri.
Con una serie di tornanti finali, dopo l'ultimo dei quali si tornerà su asfaltata, si arriverà a fondo valle, dove la
discesa si farà più moderata e poco dopo si incontrerà un bivio in cui va mantenuta la sinistra (~29.700
Km - ~370 m.). Poco più avanti ci si troverà davanti la ferrovia e un passaggio a livello, con la strada che scende da Macerino e Pracchia,
da prendere verso
sinistra, passando per lo scalo ferroviario di Giuncano. Non resta
ora che percorrere la facile strada della Val di Serra, che in circa 9
Km ci riporterà nei pressi di Terni, a Rocca San Zenone, superato il
quale, con ulteriori 2 Km scarsi ci si ritroverà su via Tre Venezie,
nel punto di partenza.
In alternativa se si volesse finire con sola
discesa, escludendo i pochi metri dell'ascesa finale, si può
optare, appena dopo aver superato Rocca San Zenone, per l'attraversamento della frazione di Voc. Trevi, prendendo appena
dopo essere passati sotto l'antico viadotto ferroviario a destra; si
uscirà in pratica nello stesso punto del percorso originario.
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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