PERCORSO Bg
Collegamento percorsi B1 - A1 per monte Cecalocco
(Battiferro - Cecalocco - La Lavorata - Fontanelle - Rocca San Zenone)

STRAPPABRAGHE


Lunghezza: ~9.7 Km
Altitudine max: ~730 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~230m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~50'
Difficoltà: Difficile (indice 8)


gps

DATA: Agosto 2008 

[Aggiornamento giungo 2021]: Il sentiero che si origina al km 7.1 è attualmente pressochè impraticabile e imboccarlo significa voler andare incontro ad una complicatissima discesa, tra porzioni invase da rovi, alberi abbattuti e fondo in alcuni tratti ancora più dissestato del passato. Non lo elimino dal sito solo nella speranza che in un futuro possa venire "recuperato"...

Per collegarsi dal paese di Battiferro alla Valserra, il modo più semplice e diretto è tramite il percorso Bb; il modo più "complicato" e difficile, sia per un'asperità abbastanza severa (anche se non lunga), ma soprattutto per un finale con discesa su sentiero decisamente tecnico, sfruttando il tracciato trekking della locale rete di sentieri. Nell'ultimo periodo però, forse la difficoltà principale è data dallo stato un po' di abbandono di questo sentiero; mentre infatti ad inizio primavera (si fa riferimento all'anno 2008) questo costituiva un divertente single-track da fare senza troppe preoccupazioni (purchè dotati di buona tecnica in discesa), complice anche una recente pulizia operata dal Cai, che nel 2007 ha investito tutta la rete della sentieristica trekking locale, con il passare dei mesi la vegetazione (in primis i pericolosi e poco visibili "strappabraghe") ha preso a reimpossessarsi della sede della traccia creando non poche difficoltà, soprattutto nel fondo valle. Si spera in una nuova opera di bonifica...

La partenza è data sul tornante appena sotto al paese di Battiferro, dove si congiunge la sterrata proveniente da Montebibico, punto di origine in comune con il percorso Bb [rif. Percorso B1 - Km. 22.7].
Mentre il percorso Bb prosegue seguendo l'asfaltata in salita, verso il paese di Battiferro, per il percorso ora descritto si segue in discesa, verso Cecalocco; manteniamo l'asfaltata per 1.2km, dove in corrispondenza di un gomito destrorso, proseguiamo dritti su sterrata che prosegue in leggera discesa. Ignoriamo la diramazione sinistra dopo 150 metri e proseguiamo puntando verso il borgo di Cecalocco, ben visibile poco distante; ai 2 km si lascia lo sterrato che piega a sinistra (interessante possibilità per scendere poi su sentiero anche un po' sassoso a Valle San Martino), seguendo invece l'asfaltata che sale sulla destra per entrare in paese, sfruttando il ramo ancora di destra, dopo 70 metri, che penetra tra le case della frazione. Mantenendo la destra all'interno di questa si esce tramite la via principale, pressochè pianeggiante, andandoci a ricollegare alla provinciale asfaltata prima lasciata, proveniente da Battiferro (destra) e che scende verso Terni (a sinistra), direzione da seguire. Restiamo su questa per meno di 100 metri, optando per un piccolo viottolo ancora asfaltato, solo nei primi metri, che si inerpica sulla destra, trasformandosi per 200 metri in sterrata, tornando poi asfaltata per altri 200 metri, finchè, sdoppiandosi in due rami paralleli, si opterà per quello di sinistra, ancora sterrato, con fondo leggermente irregolare, nonchè abbastanza ripido (dist.~3.0 Km – alt.~660 m.). Dopo 300 metri più duri la pendenza si addolcisce un po'; seguiamo la principale che poi piegherà a sinistra, scartando quindi la mulattiera di destra, superiamo una fontanella, che non ho mai visto erogare acqua, per poi scollinare poco dopo. Prendendo a scendere seguiamo sempre la via principale, che andrà assottigliandosi, prima per la vegetazione che sporge ai lati, che non costituisce problema, poi perchè si trasformerà in una mulattiera, presto sconnessa, per il fondo costituito essenzialmente da pietre, anche se di tanto in tanto si alterneranno tratti più scorrevoli. Appena 200 metri dopo aver superato un breve tratto dove la via risale, ignoriamo un sentiero che si stacca a sinistra, mentre, alla successiva biforcazione, seguiamo la via di sinistra, che, agevole, ci porta su un'ampia radura, usata come pista di allenamento dagli enduristi (la Lavorata) (dist.~4.2 Km – alt.~650 m.). Teniamo il margine destro della radura, scendendo quindi fino ad inserirci sulla sterrata che si origina nel margine inferiore della radura, mentre da destra proviene la traccia prima lasciata; manteniamo l'ampia e facile carrareccia, che risale per una breve porzione, prendendo poi a scendere, dapprima facile, ma poi tecnicamente sempre più complicata, per via del fondo ciottoloso intasabile. Manteniamo questa tormentata ampia via, che scenderebbe fino a loc. San Bartolomeo, fino ad incontrare, al km 5.7, un'altra carrareccia agevole che si stacca sulla destra che scende per alcune centinaia di metri per poi risalire (trattasi del percorso Bb, proveniente in senso contrario a quello che ora seguiremo, che scende da Battiferro e che prosegue verso San Bartolomeo), con tratti che più avanti saranno anche abbastanza ripidi, conditi anche da qualche metro dissestato. Manteniamo questa via fino a loc. Fontanelle (dist.~7.1 Km – alt.~540 m.), che potremo riconoscere per i resti di un paio di antichi fontanili sul margine destro della strada, seminascosti dalla vegetazione; qui sulla sinistra ha origine il ripido sentiero marcato dai segni bianco-rossi trekking, che subito scende deciso e tecnico, con una rapida successione di stretti gomiti nel bosco. Non resta che mantenere questo per tutto il suo univoco sviluppo, sempre molto pendente, (necessaria quindi una buona conduzione del mezzo), dove un'ulteriore complicazione è data dagli "strappabraghe" penzolanti dall'alto e non troppo visibile nella semioscurità del bosco, nonchè, più recentemente, da una certa ricrescita vegetativa che tende ad occludere il passaggio, a cui si è aggiunta la presenza di qualche tronco semiabbattuto, che costringe ad appiattirsi sulla bici per passarci sotto. Il fondo è costituito da un'alternanza di tratti più scorrevoli, sempre pendenti e altri più sassosi e complicati. Un'ultima segnalazione merita un punto in cui il sentiero praticamente manca per qualche metro, a causa di una frana (al km 8.0) e va bypassato, con una certa fatica, risalendo con la bici e aggirandolo sulla sinistra. Quasi 500 metri più sotto avremo poi l'unico punto in cui il sentiero risale repentinamente per qualche metro, rischiando di appiedarci, mentre subito di seguito da sinistra scende e si ricollega un altro sentiero molto frequentato dagli enduristi. Altri 500 metri e siamo in pratica giunti a fondo valle (dist.~8.9 Km – alt.~210 m.), usciti dal bosco; ma qui l'impervietà data dalla vegetazione non cessa, anzi, per alcuni metri, prima dell'attraversamento del torrente Serra, piante di ortica e cespugli di rovi, vanno a espandersi verso la sede da percorrere, lasciando un'esile traccia libera, con qualche problema dalla vita in giù, se non opportunamente protetta con abbigliamento consono (almeno finchè, come più volta detto, non ci sarà qualche opportuna opera di bonifica). Il sentiero piegherà a destra, portandoci a guadare il torrente, senza problemi nella stagione arida, mentre nei periodi più bagnati non è detto che si riesca a fare il guado in sella, visto il fondo ciottoloso del corso d'acqua. Proseguiamo sempre seguendo il sentiero, ora sulla destra orografica del torrente, con ancora qualche metro problematico dovuto solo alla solita vegetazione invasiva, poi questo confluisce su una sterrata da seguire nella medesima direzione di immissione, che ci porterà con gli ultimi 400 metri ad immetterci sulla provinciale della dal Serra, nei pressi dell'abitato di Rocca San Zenone, nel punto in cui ci sarà disponibile una fontana di acqua fresca sulla sinistra [rif. Percorso A1 - Km. 37.0].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

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