Varianti possibili: Percorso
Ca - Percorso Cb
- Percorso Ck
Percorso classico per la mountain bike,
quantomeno nel tratto che da Ancaiano porta alla Somma. Meno
conosciuto invece in sentiero che, dalla Flaminia, sale nel bosco fino
alla strada per San Mamiliano. Nel complesso, se si tolgono i tratti
iniziali e finali sulla trafficata Flaminia è un ottimo percorso sia
sotto il punto di vista dell'impegno, pur non toccando quote
particolarmente elevate, che paesaggistico, immergendosi a stretto
contatto con la natura nel fitto bosco iniziale e proseguendo lambendo
la bella Valnerina quasi sempre su strade tranquille e rilassanti.
Si prende a riferimento per la partenza il
parcheggio del campo sportivo di San Carlo, frazione dell'estrema
periferia nord-ovest di Terni, di strada uscendo dalla città in
direzione Spoleto. Da qui, dopo poche centinaia di metri si avrà
purtroppo la compagnia del traffico della Flaminia, per circa 3 Km,
ovvero fino al Km 107.2 di questa, dove, proprio in corrispondenza di
una casa, sulla destra, si lascerà la statale per la stradina bianca
che passa davanti alla casa, scendendo per pochi metri, si attraverserà
un fosso e si prenderà quindi a salire. Dopo poche centinaia di metri
di salita più dura, si incontrerà un bivio (dist.~4.0 Km –
alt.~325 m.) , dove non sarà più possibile proseguire sulla strada
principale che prosegue dritta, perchè privata, mentre dovremo
svoltare a destra su una sorta di mulattiera che presto si immetterà
nel bosco.Ci sarà un primo breve tratto di fondo abbastanza
irregolare, seguito però dal restante, nel bosco, quasi sempre
agevole, con, intervallati di tanto in tanto, tratti più sconnessi.
La salita sarà quasi sempre costante e abbastanza agevole e pur
attraversando un bosco fitto, la vegetazione non costituirà mai
intralcio. Per quanto riguarda l'orientamento dopo un primo bivio, con
una stradina che scende sulla sinistra da ignorare, ce ne saranno un
altro paio, dove invece noi dovremo mantenere la sinistra. Segnalo
inoltre che, tra i due suddetti bivi, al Km 5.8 il percorso si
"sdoppia" dal momento che prendendo sulla sinistra su un
brevissimo tratto più ripido si taglia la stradina che
invece prosegue dritta per invertirsi pochi metri dopo con un tornante
e ricongiungersi. Verso la fine del tratto boschivo, la
vegetazione si farà più bassa e non ci farà più da volta naturale;
con gli ultimissimi metri più ripidi il sentiero sfocerà sulla SP68
(dist.~6.2 Km – alt.~460 m.), in corrispondenza del bivio per
località Collepaese (che scorgeremo guardando verso destra),
provinciale che prenderemo verso sinistra. Sempre percorrendo la SP68
attraverseremo la frazione di Varcone (dist.~6.6 Km – alt.~485 m.), appena
superata la quale (fare riferimento al cartello di segnalazione di
inizio del centro abitato, rivolto verso chi proviene in senso
opposto) segnalo la presenza di un interessante variante che collega
sempre questa provinciale alla Flaminia (all'altezza di Molinaccio)
che si stacca sulla sinistra con un breve tratto cementato in salita,
anche se, avverto, attraversa un terreno segnato come proprietà
privata. Proseguendo ancora sulla provinciale, prevalentemente
in leggera discesa, incroceremo poco più avanti la SP Arronese, che
andrà attraversata (percorrendone una ventina di metri verso destra)
per proseguire sempre su SP68 per San Mamiliano, provinciale che però
abbandoneremo subito per imboccare sulla destra un'altra stradina, in
salita, contraddistinta dal cartello Loc. Casa Cantoniera; se
si volesse raggiungere San Mamiliano per la via più facile, basta
invece mantenere la SP68, che in leggera salita ci porterebbe alla
località in poco più di 3 chilometri. Seguendo la nuova
strada, supereremo un gruppo di case a schiera per poi reimmetterci di
nuovo, dopo poco, sulla SP68, da percorrere per poche decine di metri,
visto che prenderemo la cementata che si dirama da questa verso
destra, abbastanza ripida. Dopo essere entrato in una zona con
boscaglia, questa di sdoppierà: noi manterremo il ramo di destra,
mentre il sinistro scende. Appena di seguito, in corrispondenza di
un'edicola, si biforcherà nuovamente: questa volta opteremo per il
ramo di sinistra, ancora in salita, strada di M. Moro. Supereremo una
casa con una siepe formata da oleandri, dove la strada spianerà, per
poi riprendere leggermente a salire e sdoppiarsi nuovamente; scartando
la sterrata di sinistra, opteremo per il ramo ancora in cemento, che
tanto per cambiare sale, anche con una certa intensità. Dopo un
centinaio di metri, altro bivio, dove manterremo la direzione,
scartando il ramo che va verso destra, per poi dividersi ancora dopo
ulteriori 100 metri; qui si potrebbe optare per una o l'altra. Quella
di destra poco dopo diviene sterrata e seguita nel suo sviluppo
principale, taglia il versante sud-est di Monte Moro, con divertenti
saliscendi, raramente troppo impegnativi, prevalentemente nel bosco,
che ci porterebbe ad uscire a San Mamiliano, sull'asfaltata sotto alla
frazione, ricongiungendosi in quel punto con l'altra di seguito
descritta.
Quella di sinistra invece prosegue su cementata in falso piano, per
poi ridividersi ancora dopo un centinaio di metri; qui prenderemo il
ramo di destra (quello di sinistra scende fino alla SP68) che
prenderà a salire anche con una certa intensità. Ignoriamo salendo
un'altra cementata che si dirama sulla destra, finchè terminerà
finalmente il fondo in cemento, per un più naturale sterrato, che
dopo quasi 100 metri vede staccarsi verso sinistra un ramo da
ignorare. Rientrando nel bosco e piegando verso sinistra si
riallaccia alla nostra un ramo proveniente da destra e dopo un ultimo
tratto di discreta salita giungeremo al culmine dell'ascesa attuale (dist.~10.4 Km –
alt.~645 m.). Appena preso il tratto discendente, in realtà la
principale riprende a salire ripida piegando verso sinistra; noi, in
questo punto la abbandoneremo, per proseguire dritti in discesa la
mulattiera che si dirama da questa. In
ogni caso, nessuno vieta di fare una breve puntata alla cima del Monte
Moro (alt. ~695 m.), oramai prossima, considerando che ciò è
possibile aggiungendo un chilometro esatto, tra andata e ritorno, con
un primo tratto più ripido e uno successivo senz'altro più
abbordabile.
Scendendo lungo la mulattiera begli scorci si aprono sulla vallata
alla nostra destra, sui paesi di Ferentillo e Precetto. Ci lasceremo
una pozza d'acqua sulla destra e mantenendo la direzione entriamo nel
bosco, iniziando una discesa, leggermente tecnica in un primo tratto,
a causa di sassi al suolo e uno strato di fogliame che non permette di
avere la presa ottimale a terra, finchè piegando a destra spianerà.
Si supererà un punto con rocce affioranti da terra, per poi
percorrere un tratto privo di vegetazione sulla sinistra, cosa che ci
permetterà di scorgere le prime case di San Mamiliano; un ultimo
tratto sconnesso in discesa tra piante di castagno ci farà uscire su
una strada sterrata (l'alternativa precedentemente descritta) che
presa verso sinistra ci farà giungere in poche decine di metri su
asfalto, di fronte al bivio per salire a San Mamiliano (dist.~11.4
Km – alt.~550m.), paese che sta poco sopra e si
raggiunge proseguendo per la strada di sinistra. Qui prenderemo
verso destra, in discesa, in qualche tratto anche ripida, ma che si può
affrontare senza problemi, essendo tutta su asfalto; scendendo tra
l'altro si può cogliere un bel colpo d'occhio sul tratto di Valnerina
sottostante (FOTO
1), in particolar modo sul sottostante paese
di Ferentillo, che raggiungeremo al termine della discesa, dopo aver
attraversato il piccolo borgo di Ampugnano e lasciato sulla destra la
strada che porta all'altra frazione, Le Mura.
Segnalo che volendo, si
può abbreviare il percorso di oltre 4 km, optando per una variante consistente in
una strada sterrata che si stacca circa 1.5 km dopo San Mamiliano
(quindi prima di giungere ad Ampugnano) sulla sinistra; questa sale
per un primo breve tratto abbastanza ripida, per poi farsi più
abbordabile. Va mantenuta la sinistra al primo bivio che si incontra
dopo circa 300 metri, mentre si opterà per il ramo di destra dopo
altri 500 metri circa e di nuovo a sinistra quando ci immetteremo su
una sterrata più ampia dopo ulteriori 1100 metri, riallacciandoci al
percorso attorno al km 19.2.
La strada in discesa
terminerà sulla strada SP76 a Ferentillo (dist.~14.5 Km – alt.~265 m.), nella periferia nord del paese, dove prenderemo in leggera
salita verso sinistra. A destra invece si
attraverserebbe il paese uscendo sulla strada SS209 Valnerina; tra
l'altro questo bivio rappresenta il termine del percorso Cb,
ma anche la porta di accesso verso i tanti percorsi che la Valnerina
offre, a partire dal percorso T1... .
La strada salirà maggiormente man mano che la si percorrerà;
mantenendo la principale che punta verso Ancaiano e ignorando quindi
un bivio verso destra per Nicciano, continueremo a salire, finchè,
subito dopo aver superato un cartello che segnala il Km 11 della
strada che si sta percorrendo, lasceremo la strada che porterebbe ad
Ancaiano (situato poco sopra), prendendo la strada sterrata che in
leggera discesa si stacca sulla sinistra (dist.~18.1 Km – alt.~495
m.). Qui si manterrà la strada principale, costeggiando di tanto in
tanto delle case, prendendo a salire dopo nemmeno un chilometro, con
tratti anche un po' ripidi; l'unico bivio evidente lo incontreremo
appena superato il Km 20, dove però la corretta direzione, per
Spoleto, è segnalata da un cartello (dritti si
andrebbe nella parte inferiore della frazione di Belvedere).
Successivamente, dopo essere un po' saliti, supereremo la parte
superiore della piccola frazione di Belvedere e con un ultimo tratto
ripido usciremo sulla SP 468 (dist.~21.2 Km – alt.~640 m.), la
strada che collega La Somma ad Ancaiano, asfaltata proprio da questo
bivio nel tratto che scende verso Ancaiano, mentre noi dovremo
prenderla verso sinistra in salita, sempre su strada sterrata. La strada
proseguirà per alcuni chilometri ancora in salita, con un percorso
molto piacevole, su strada ampia e agevole, in alcuni tratti con
scorci suggestivi sulle vallate e i monti circostanti, in particolare
verso il monte Solenne
(FOTO
2). Qui si toccherà anche la quota massima
del percorso (dist.~24.9 Km – alt.~800 m.), per ridiscendere poi il
versante nord sempre su strada ampia e agevole e quindi facile. Il
tratto di strada bianca avrà fine dopo un ultimo tratto di salita, in
corrispondenza di un doppio bivio, dove dovremo mantenere sempre la
destra su strada asfaltata (da sinistra proviene il percorso
N4), mentre nel tratto terminale,
proseguiremo a scendere, sempre su asfalto, ignorando l'asfaltata di
destra che sale verso Acquaiura (come da percorsi
N3 e N4). Questa ci condurrà in breve sempre in
discesa sulla Flaminia, nel versante Spoletino della Somma (dist.~28.7
Km – alt.~610 m.). A questo punto c'è da risalire il tratto
terminale del valico della Somma e il percorso
più breve sarebbe prendendo la Flaminia verso sinistra in leggera
salita, per poi, superata la breve galleria sulla sommità, prendere a
sinistra per immettersi sulla vecchia Flaminia che ci permetterebbe di
evitare almeno tutti i chilometri nel traffico fin all'altezza del
bivio per Strettura. Invece, personalmente, non prediligo questa via,
in quanto trovo meno pericoloso, anche se certo più faticoso
(ma siamo qui per questo, no?) evitare per ben due volte
l'attraversamento della sede stradale di questa pericolosa via (in questo bivio e
subito dopo la galleria), nonché ancor più, evitare la seppur breve
galleria, del tutto priva di illuminazione e con poco margine oltre
la delimitazione della sede stradale. Ci si immette quindi sulla Flaminia verso destra in
discesa, in direzione Spoleto, per poi, dopo circa un chilometro,
lasciarla prendendo un bivio sulla sinistra (attenzione anche qui nell'attraversamento) con l'indicazione Montebibico, che in pratica è
il vecchio tracciato della Flaminia. Ma
c'è un'altra possibilità da prendere in considerazione, per arrivare
su questa strada, senza mettere nemmeno una ruota sulla trafficata
Flaminia: pochi metri prima di giungere su quest'ultima, sulla
sinistra vedremo una sterrata che si stacca, inverte la direzione,
passando poco dopo sotto la Flaminia, continuando a scendere, parallela questa, fino ad
inserirsi sull'asfaltata per Montebibico, da seguire quindi a
sinistra, nel tratto ancora semipianeggiante. Qui dopo un primo breve tratto
pianeggiante, ci aspetta uno strappo in salita inizialmente abbastanza
duro, dove scartiamo la deviazione per Valdarena (è l'ultimo della giornata) che ci porterà fino al valico (dist.~31
Km – alt.~670 m.), in corrispondenza di un ulteriore bivio per
Montebibico (sulla destra in salita: da ignorare), prendendo ora in
ripida discesa, discesa che poi meno ripida, ci porterà ad
attraversare la frazione di Strettura per terminare poi sulla Flaminia
nuova. Da qui non resta che percorrerne i 6 Km circa che ci
riporteranno verso l'origine del percorso, in località San Carlo.
Nota: In blu sono segnalati i tratti
alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e
altimetria).
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