PERCORSO C1

TERNI - VARCONE - SAN MAMILIANO - AMPUGNANO - FERENTILLO - BELVEDERE - LA SOMMA - STRETTURA - TERNI


Lunghezza: ~43.4 Km
Altitudine max: ~800m s.l.m.
Tempo percorrenza indicativo: 3h
Difficoltà: Media (indice 4)
DATA: Settembre 2002 
Aggiornamento: Dicembre 2004 

Varianti possibili: Percorso Ca - Percorso Cb - Percorso Ck

Percorso classico per la mountain bike, quantomeno nel tratto che da Ancaiano porta alla Somma. Meno conosciuto invece in sentiero che, dalla Flaminia, sale nel bosco fino alla strada per San Mamiliano. Nel complesso, se si tolgono i tratti iniziali e finali sulla trafficata Flaminia è un ottimo percorso sia sotto il punto di vista dell'impegno, pur non toccando quote particolarmente elevate, che paesaggistico, immergendosi a stretto contatto con la natura nel fitto bosco iniziale e proseguendo lambendo la bella Valnerina quasi sempre su strade tranquille e rilassanti.

Si prende a riferimento per la partenza il parcheggio del campo sportivo di San Carlo, frazione dell'estrema periferia nord-ovest di Terni, di strada uscendo dalla città in direzione Spoleto. Da qui, dopo poche centinaia di metri si avrà purtroppo la compagnia del traffico della Flaminia, per circa 3 Km, ovvero fino al Km 107.2 di questa, dove, proprio in corrispondenza di una casa, sulla destra, si lascerà la statale per la stradina bianca che passa davanti alla casa, scendendo per pochi metri, si attraverserà un fosso e si prenderà quindi a salire. Dopo poche centinaia di metri di salita più dura, si incontrerà un bivio (dist.~4.0 Km – alt.~325 m.) , dove non sarà più possibile proseguire sulla strada principale che prosegue dritta, perchè privata, mentre dovremo svoltare a destra su una sorta di mulattiera che presto si immetterà nel bosco.Ci sarà un primo breve tratto di fondo abbastanza irregolare, seguito però dal restante, nel bosco, quasi sempre agevole, con, intervallati di tanto in tanto, tratti più sconnessi. La salita sarà quasi sempre costante e abbastanza agevole e pur attraversando un bosco fitto, la vegetazione non costituirà mai intralcio. Per quanto riguarda l'orientamento dopo un primo bivio, con una stradina che scende sulla sinistra da ignorare, ce ne saranno un altro paio, dove invece noi dovremo mantenere la sinistra. Segnalo inoltre che, tra i due suddetti bivi, al Km 5.8 il percorso si "sdoppia" dal momento che prendendo sulla sinistra su un brevissimo tratto più ripido si taglia la stradina che invece prosegue dritta per invertirsi pochi metri dopo con un tornante e ricongiungersi. Verso la fine del tratto boschivo, la vegetazione si farà più bassa e non ci farà più da volta naturale; con gli ultimissimi metri più ripidi il sentiero sfocerà sulla SP68 (dist.~6.2 Km – alt.~460 m.), in corrispondenza del bivio per località Collepaese (che scorgeremo guardando verso destra), provinciale che prenderemo verso sinistra. Sempre percorrendo la SP68 attraverseremo la frazione di Varcone (dist.~6.6 Km – alt.~485 m.), appena superata la quale (fare riferimento al cartello di segnalazione di inizio del centro abitato, rivolto verso chi proviene in senso opposto) segnalo la presenza di un interessante variante che collega sempre questa provinciale alla Flaminia (all'altezza di Molinaccio) che si stacca sulla sinistra con un breve tratto cementato in salita, anche se, avverto, attraversa un terreno segnato come proprietà privata. Proseguendo ancora sulla provinciale, prevalentemente in leggera discesa, incroceremo poco più avanti la SP Arronese, che andrà attraversata (percorrendone una ventina di metri verso destra) per proseguire sempre su SP68 per San Mamiliano, provinciale che però abbandoneremo subito per imboccare sulla destra un'altra stradina, in salita, contraddistinta dal cartello Loc. Casa Cantoniera; se si volesse raggiungere San Mamiliano per la via più facile, basta invece mantenere la SP68, che in leggera salita ci porterebbe alla località in poco più di 3 chilometri. Seguendo la nuova strada, supereremo un gruppo di case a schiera per poi reimmetterci di nuovo, dopo poco, sulla SP68, da percorrere per poche decine di metri, visto che prenderemo la cementata che si dirama da questa verso destra, abbastanza ripida. Dopo essere entrato in una zona con boscaglia, questa di sdoppierà: noi manterremo il ramo di destra, mentre il sinistro scende. Appena di seguito, in corrispondenza di un'edicola, si biforcherà nuovamente: questa volta opteremo per il ramo di sinistra, ancora in salita, strada di M. Moro. Supereremo una casa con una siepe formata da oleandri, dove la strada spianerà, per poi riprendere leggermente a salire e sdoppiarsi nuovamente; scartando la sterrata di sinistra, opteremo per il ramo ancora in cemento, che tanto per cambiare sale, anche con una certa intensità. Dopo un centinaio di metri, altro bivio, dove manterremo la direzione, scartando il ramo che va verso destra, per poi dividersi ancora dopo ulteriori 100 metri; qui si potrebbe optare per una o l'altra. Quella di destra poco dopo diviene sterrata e seguita nel suo sviluppo principale, taglia il versante sud-est di Monte Moro, con divertenti saliscendi, raramente troppo impegnativi, prevalentemente nel bosco, che ci porterebbe ad uscire a San Mamiliano, sull'asfaltata sotto alla frazione, ricongiungendosi in quel punto con l'altra di seguito descritta.
Quella di sinistra invece prosegue su cementata in falso piano, per poi ridividersi ancora dopo un centinaio di metri; qui prenderemo il ramo di destra (quello di sinistra scende fino alla SP68) che prenderà a salire anche con una certa intensità. Ignoriamo salendo un'altra cementata che si dirama sulla destra, finchè terminerà finalmente il fondo in cemento, per un più naturale sterrato, che dopo quasi 100 metri vede staccarsi verso sinistra un ramo da ignorare. Rientrando nel bosco  e piegando verso sinistra si riallaccia alla nostra un ramo proveniente da destra e dopo un ultimo tratto di discreta salita giungeremo al culmine dell'ascesa attuale (dist.~10.4 Km – alt.~645 m.). Appena preso il tratto discendente, in realtà la principale riprende a salire ripida piegando verso sinistra; noi, in questo punto la abbandoneremo, per proseguire dritti in discesa la mulattiera che si dirama da questa. In ogni caso, nessuno vieta di fare una breve puntata alla cima del Monte Moro (alt. ~695 m.), oramai prossima, considerando che ciò è possibile aggiungendo un chilometro esatto, tra andata e ritorno, con un primo tratto più ripido e uno successivo senz'altro più abbordabile.
Scendendo lungo la mulattiera begli scorci si aprono sulla vallata alla nostra destra, sui paesi di Ferentillo e Precetto. Ci lasceremo una pozza d'acqua sulla destra e mantenendo la direzione entriamo nel bosco, iniziando una discesa, leggermente tecnica in un primo tratto, a causa di sassi al suolo e uno strato di fogliame che non permette di avere la presa ottimale a terra, finchè piegando a destra spianerà. Si supererà un punto con rocce affioranti da terra, per poi percorrere un tratto privo di vegetazione sulla sinistra, cosa che ci permetterà di scorgere le prime case di San Mamiliano; un ultimo tratto sconnesso in discesa tra piante di castagno ci farà uscire su una strada sterrata (l'alternativa precedentemente descritta) che presa verso sinistra ci farà giungere in poche decine di metri su asfalto, di fronte al bivio per salire a San Mamiliano (dist.~11.4 Km – alt.~550m.), paese che sta poco sopra e si raggiunge proseguendo per la strada di sinistra. Qui prenderemo verso destra, in discesa, in qualche tratto anche ripida, ma che si può affrontare senza problemi, essendo tutta su asfalto; scendendo tra l'altro si può cogliere un bel colpo d'occhio sul tratto di Valnerina sottostante (FOTO 1), in particolar modo sul sottostante paese di Ferentillo, che raggiungeremo al termine della discesa, dopo aver attraversato il piccolo borgo di Ampugnano e lasciato sulla destra la strada che porta all'altra frazione, Le Mura.
Segnalo che volendo, si può abbreviare il percorso di oltre 4 km, optando per una variante consistente in una strada sterrata che si stacca circa 1.5 km dopo San Mamiliano (quindi prima di giungere ad Ampugnano) sulla sinistra; questa sale per un primo breve tratto abbastanza ripida, per poi farsi più abbordabile. Va mantenuta la sinistra al primo bivio che si incontra dopo circa 300 metri, mentre si opterà per il ramo di destra dopo altri 500 metri circa e di nuovo a sinistra quando ci immetteremo su una sterrata più ampia dopo ulteriori 1100 metri, riallacciandoci al percorso attorno al km 19.2.
La strada in discesa terminerà sulla strada SP76 a Ferentillo  (dist.~14.5 Km – alt.~265 m.), nella periferia nord del paese, dove prenderemo in leggera salita verso sinistra. A destra invece si attraverserebbe il paese uscendo sulla strada SS209 Valnerina; tra l'altro questo bivio rappresenta il termine del percorso Cb, ma anche la porta di accesso verso i tanti percorsi che la Valnerina offre, a partire dal percorso T1... .
La strada salirà maggiormente man mano che la si percorrerà; mantenendo la principale che punta verso Ancaiano e ignorando quindi un bivio verso destra per Nicciano, continueremo a salire, finchè, subito dopo aver superato un cartello che segnala il Km 11 della strada che si sta percorrendo, lasceremo la strada che porterebbe ad Ancaiano (situato poco sopra), prendendo la strada sterrata che in leggera discesa si stacca sulla sinistra (dist.~18.1 Km – alt.~495 m.). Qui si manterrà la strada principale, costeggiando di tanto in tanto delle case, prendendo a salire dopo nemmeno un chilometro, con tratti anche un po' ripidi; l'unico bivio evidente lo incontreremo appena superato il Km 20, dove però la corretta direzione, per Spoleto, è segnalata da un cartello (dritti si andrebbe nella parte inferiore della frazione di Belvedere). Successivamente, dopo essere un po' saliti, supereremo la parte superiore della piccola frazione di Belvedere e con un ultimo tratto ripido usciremo sulla SP 468 (dist.~21.2 Km – alt.~640 m.), la strada che collega La Somma ad Ancaiano, asfaltata proprio da questo bivio nel tratto che scende verso Ancaiano, mentre noi dovremo prenderla verso sinistra in salita, sempre su strada sterrata. La strada proseguirà per alcuni chilometri ancora in salita, con un percorso molto piacevole, su strada ampia e agevole, in alcuni tratti con scorci suggestivi sulle vallate e i monti circostanti, in particolare verso il monte Solenne (FOTO 2). Qui si toccherà anche la quota massima del percorso (dist.~24.9 Km – alt.~800 m.), per ridiscendere poi il versante nord sempre su strada ampia e agevole e quindi facile. Il tratto di strada bianca avrà fine dopo un ultimo tratto di salita, in corrispondenza di un doppio bivio, dove dovremo mantenere sempre la destra su strada asfaltata (da sinistra proviene il percorso N4), mentre nel tratto terminale, proseguiremo a scendere, sempre su asfalto, ignorando l'asfaltata di destra che sale verso Acquaiura (come da percorsi N3 e N4). Questa ci condurrà in breve sempre in discesa sulla Flaminia, nel versante Spoletino della Somma (dist.~28.7 Km – alt.~610 m.). A questo punto c'è da risalire il tratto terminale del valico della Somma e il percorso più breve sarebbe prendendo la Flaminia verso sinistra in leggera salita, per poi, superata la breve galleria sulla sommità, prendere a sinistra per immettersi sulla vecchia Flaminia che ci permetterebbe di evitare almeno tutti i chilometri nel traffico fin all'altezza del bivio per Strettura. Invece, personalmente, non prediligo questa via, in quanto trovo meno pericoloso, anche se certo più faticoso (ma siamo qui per questo, no?) evitare per ben due volte l'attraversamento della sede stradale di questa pericolosa via (in questo bivio e subito dopo la galleria), nonché ancor più, evitare la seppur breve galleria, del tutto priva di illuminazione e con poco margine oltre la delimitazione della sede stradale. Ci si immette quindi sulla Flaminia verso destra in discesa, in direzione Spoleto, per poi, dopo circa un chilometro, lasciarla prendendo un bivio sulla sinistra (attenzione anche qui nell'attraversamento) con l'indicazione Montebibico, che in pratica è il vecchio tracciato della Flaminia. Ma c'è un'altra possibilità da prendere in considerazione, per arrivare su questa strada, senza mettere nemmeno una ruota sulla trafficata Flaminia: pochi metri prima di giungere su quest'ultima, sulla sinistra vedremo una sterrata che si stacca, inverte la direzione, passando poco dopo sotto la Flaminia, continuando a scendere, parallela questa, fino ad inserirsi sull'asfaltata per Montebibico, da seguire quindi a sinistra, nel tratto ancora semipianeggiante. Qui dopo un primo breve tratto pianeggiante, ci aspetta uno strappo in salita inizialmente abbastanza duro, dove scartiamo la deviazione per Valdarena (è l'ultimo della giornata) che ci porterà fino al valico (dist.~31 Km – alt.~670 m.), in corrispondenza di un ulteriore bivio per Montebibico (sulla destra in salita: da ignorare), prendendo ora in ripida discesa, discesa che poi meno ripida, ci porterà ad attraversare la frazione di Strettura per terminare poi sulla Flaminia nuova. Da qui non resta che percorrerne i 6 Km circa che ci riporteranno verso l'origine del percorso, in località San Carlo.

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).

 


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