PERCORSO D2

TERNI - MIRANDA - ACQUA DEL CARPINO - COLLE DI STRONCONE - PERTICARA ALTA - TERNI


Lunghezza: ~24 Km
Altitudine max: ~800 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~840m)
Tempo percorrenza indicativo: 1h 55'
Difficoltà: Medio-Difficile (indice 6)


gps

DATA: Luglio 2002 

Varianti possibili: Percorso Dc Percorso Dd - Percorso Dh - Percorso Dn

Percorso non lungo, ma ugualmente abbastanza impegnativo, a cavallo tra i comuni di Terni e Stroncone, con un livello di difficoltà, che in alcuni periodi e circostanze (esempio piogge o passaggio di moto), può essere ancora più severo del 7 da me indicato, quando il ciottolame che costituisce il fondo della ripida, ma breve, salita verso Perticara e ammassato in modo più irregolare. Questo tratto che quindi rappresenta e contraddistingue la difficoltà massima del percorso, può essere bypassato prendendo da Colle la strada asfaltata che riporta verso Terni.

Riferimento per partenza/arrivo del tracciato è stabilito nella zona sud di Terni (quartiere Cesure), nel punto dove via Murri ha inizio da via Ippocrate, proprio di fronte ad un supermercato. Si percorre interamente via Murri, che diverrà successivamente via Pasteur e si immetterà su via Campomicciolo, la strada che presa verso destra in salita, porta verso Rieti. Seguirà il tratto più brutto del percorso, essendo questa una strada molto trafficata e relativamente stretta (per i camion) che fortunatamente ci accompagnerà per meno di 3 km.
In alternativa si può raggiungere Larviano e riprendere il percorso originario (appunto dove si parla del bivio per Larviano) risalendo via Ippocrate, passando l’abitato di Valenza e mantenendo la strada principale che si impennerà notevolmente nella seconda parte.
Al Km. 4.4, all’altezza di un tornante verso sinistra troveremo sulla destra il bivio per Miranda e potremo finalmente lasciare la Terni-Rieti; qui la strada salirà in modo deciso, abbastanza costantemente fino al successivo bivio, dove seguendo le indicazioni stradali, dovremo prendere a sinistra in direzione contraria a quella di provenienza, per Miranda.
Dritti, per Larviano, si tornerebbe invece dopo pochi chilometri al punto di partenza.
Mantenendo la strada principale ora si raggiungerà Miranda senza problemi, almeno di orientamento; alcuni strappi in forte pendenza invece ci faranno dar fondo alle nostre forze, soprattutto nei metri che precedono il bivio per una strada secondaria che a sinistra porterebbe verso Marmore, intorno al Km 6.5.
L’ultimo chilometro che ci porterà direttamente nella piazza del paese di Miranda, (dist.~8.500 Km – alt.~580 m.) sarà invece pianeggiante e ci permetterà di recuperare le energie, prima della successiva ripida pendenza per lasciare il paese; prima è d’obbligo approfittare della fontanella sul lato opposto della piazza, non proprio facile ne da individuare, (pare una scultura post-moderna).
Il percorso si riprenderà dalla piazzetta, risalendo la ripida strada, sempre asfaltata, contraddistinta da cartelli escursionistici in legno, che riportano tra gli altri anche la nostra prossima tappa, Acqua del Carpino, lasciandoci Miranda alle spalle (FOTO). Alla fine del tratto più duro la strada diverrà sterrata; qui si incrocerà una stradina secondaria, ma noi continueremo a salire per la nostra direzione. Dopo un ulteriore breve tratto di salita, seguirà una discesa, al termine della quale troveremo un bivio che andrà preso nel ramo di destra (quello di sinistra in pianura rappresenta il percorso di ritorno di D1), con un breve, ripido strappo in salita. Percorsi altri 500 metri il fondo si farà più agevole per poi divenire anche pianeggiante, dove la strada si dividerà ancora, su una zona, denominata Prato Prete. I due rami di percorso, che includono in mezzo una zona recintata, con una piccola costruzione in mezzo, si ricongiungono più avanti: quello di destra è più breve, ma più sconnesso e sale con decisione negli ultimi metri,  mentre quello di sinistra (costeggiare sempre la recinzione girandogli intorno) è qualche centinaio di metri più lungo, ma anche più facile. Al ricongiungimento delle suddette strade, ci si troverà in verità ad un quadrivio: dovremo proseguire optando per quella di sinistra, pianeggiante, ma interessante è anche quella centrale che dopo appena più di 400 metri ci farebbe uscire su una radura con la possibilità di un dedalo di mulattiere, carrareccie e sentieri tutti da scoprire. Mi limito a segnalarne uno, bello ma riservato agli amanti delle discese tecniche. Alla radura anzichè seguire il ramo principale della sterrata che piegando sulla destra sale, proseguire dritti in discesa, attraversare una successiva radura e alla biforcazione subito dopo questa optare per il ramo di sinistra che scende e mantenerlo fino alla fine (oltre un chilometro), in compagnia, sulla destra, di un profondo fosso: usciremo circa a metà del percorso Dd.
Seguiremo quindi la comoda sterrata, che per un certo tratto costeggerà sulla destra delle zone di coltivazioni sperimentali, che con uno sviluppo di poco più di 500 metri ci porterà fino ad un nuovo incrocio, questa volta tra 5 strade; analizzandole a partire da destra (rispetto a quella di provenienza): la prima scende e porterebbe verso Colle-Molenano passando per il convento abbandonato di San Benedetto in Fundis, permettendo di ricongiungersi al nostro percorso in località Collorello (rappresenta tra l'altro l'inizio del percorso Dh); la seconda si ricongiungerebbe volendo anch’essa al nostro percorso, praticando un percorso più boscoso e impervio che sconsiglio; la quarta, sulla sinistra, scende con la possibilità di varie diramazioni a ricongiungersi sul percorso D1; la terza, lasciata per ultimo, è quella da prendere che con meno di un chilometro ci farà scendere verso Acqua del Carpino, con percorso abbastanza sconnesso. Qui (dist.~12.300 Km – alt.~680 m.) la vegetazione si apre per lasciare il posto a dei piccoli prati per il pascolo con piante di noci, una piccola costruzione in pietra sulla sinistra, riparo per i pastori e un abbeveratoio per il bestiame. Subito al termine del tratto in discesa si consiglia di inserire rapporti agili, dato che la strada (che sale in mezzo ad altre due, quella di destra palesemente secondaria) sale bruscamente, anche se per pochi metri. Si prosegue su strada unica che sale quasi sempre in maniera abbastanza agevole, per ritrovarsi dopo circa 1.5 Km alla confluenza con un’altra strada che sale da destra. Noi manterremo in pratica la direzione, salendo quindi nella sua direzione di sinistra, che in pratica è la strada che porta alle Cimitelle.
Volendo, per raggiungere zona Lubrelle, si può anche scendere qui a destra per una decina di metri, per ripiegare bruscamente verso sinistra, su una stradina un po’ chiusa dalla vegetazione: tale strada che era in passato la principale è ridotta attualmente ad una sorta di mulattiera, con fondo abbastanza irregolare, in controtendenza sul lato sinistro e scavato da solchi sul destro, ma in ogni caso più facile e breve, di quello descritto in grafica al quale si può fare riferimento in caso di impraticabilità futura a causa della vegetazione che potrebbe occludere completamente il passaggio.
Dopo essere saliti con una certa decisione per circa 300 metri, fino al punto di massima altitudine per questo percorso (dist.~14.200 Km – alt.~800 m.) si scende per circa 150 metri, lasciando quindi la strada che riprenderebbe a salire per Cimitelle (su percorso Dc), per piegare bruscamente verso destra, scendendo su strada un po' più difficoltosa, a causa del fondo sassoso irregolare, (tenere quindi sempre presente l’alternativa) che in breve si ricongiungerà con l’altro sopra descritto in località Lubrelle, dove troveremo una piccolissima radura, da dove si diramano oltre alle due che scendono, altre due strade: una sulla destra, abbastanza impraticabile in mountain bike, che attraversando la zona Lubrelle scende in circa tre km fin nei pressi del convento di San Simeone e quindi località Cisterna e poi Colle-Molenano; l’altra sulla sinistra che prenderemo e che attraversando una zona denominata Schioppo Morto scenderà fino a Colle di Stroncone. Questa intermante in discesa e da percorrere con la consueta prudenza, sarà contraddistinta da due tratti cementati in corrispondenza di due zone molto ripide; segnalo che, appena prima della fine del secondo, all'incirca al km 16, si stacca sulla sinistra un evidente sentiero (anche se facendolo in velocità difficilmente si scorge), che preso e opportunamente seguito ci porterebbe a scendere tramite un divertente tracciato di ~2.3km, costituito da un primo tratto di sentiero, poi tratturo in un uliveto e infine ampia sterrata finale, al fossato di Stroncone, all'incirca al km 8.3 del percorso Dg. In un successivo tratto tecnicamente abbastanza difficile per via del fondo sassoso, (anche se saltuariamente viene riassettato rendendolo molto più agevole), dove si costeggerà un piccolo uliveto, si potrà anche godere verso sinistra di un bello scorcio sul lato meno conosciuto del paese di Stroncone  (FOTO). Dopo che la strada rientrerà nel bosco, si farà più facile ed agevole, pur sempre ripida, su fondo in terra, e superato un tornante verso sinistra, potremo scorgere sul versante della montagna alla nostra destra, il convento abbandonato di San Simeone (FOTO), che attualmente (estate 2002) un gruppo di volenterosi giovani sta ristrutturando.
La strada terminerà con pochi metri di fondo cementato su una zona aperta, dove in leggerissima salita mantenendo la sinistra troveremo le prime case di S. Eugenia. Qui riprenderà la strada asfaltata che seguiremo verso destra, scendendo fino alla piazza dell’adiacente frazione di Colle di Stroncone (dist.~18.250 Km – alt.~315 m.). All’imbocco della piazza si piegherà subito verso destra, in direzione Terni, per lasciare però tale strada principale dopo circa 500 metri, prendendo la stradina sempre asfaltata che in corrispondenza degli stessi cartelli escursionistici trovati a Miranda (indicanti tra l’altro proprio Miranda) sale leggermente sulla destra. Si seguirà questa nel suo sviluppo principale, piegando verso sinistra, costeggiando subito dopo un fontanile, sempre sulla sinistra, e subito dopo un’edicola votiva. Si continuerà a salire, dapprima leggermente, poi in modo più deciso, dove la strada si dividerà e noi continueremo sulla sinistra costeggiando sempre sulla sinistra le case di località Collorello. Proprio nel punto dove il fondo da asfaltato diverrà cementato, lasceremo quest’ultimo (che sale per il convento di San Benedetto alla confluenza tra le 5 strade precedentemente descritta) prendendo a sinistra in discesa su strada sterrata. Seguendo sempre questa, dopo il primo tratto di discesa ci troveremo a salire, dapprima in maniera abbastanza ripida ma su fondo tutto sommato agevole, poi, dopo un brevissimo tratto per riprendere fiato in piana, in maniera sempre ripida, ma reso molto più difficile dal fondo costituito da sassi e ciottoli ammassati irregolarmente e quindi non sempre facili da superare in sella alla bici: dipende anche dal periodo e quindi dalla fortuna. Al termine del tratto più difficile ci troveremo ad una confluenza tra sei strade, compresa quella di provenienza: noi prenderemo quella “centrale” lasciandone in pratica rispetto a quella di provenienza, due a sinistra e due a destra; tra 'altro da destra scende il percorso Dh, che prosegue poi verso sinistra e che quindi qui andremo ad attraversare (km 20.2). Proseguendo si salirà ancora un po’, fino al successivo bivio, dove prenderemo il ramo di sinistra che scende. Al termine della discesa la strada diverrà più agevole, mentre al successivo bivio prenderemo a destra salendo leggermente, ignorando la strada che scende verso sinistra. Nell’ultimo tratto di strada sterrata, ma sempre ampia, la vegetazione si farà più fitta, finchè usciremo su strada asfaltata in località Perticara alta (dist.~21.000 Km – alt.~340 m.). Qui scenderemo prendendo a sinistra, ma lasciandola ben presto dopo un centinaio di metri, svoltando a destra sulla strada che, con un tratto sempre asfaltato in ripida discesa, seguito da un tratto pianeggiante e uno ancora in discesa, ci porterà ad uscire sulla strada di Valenza; prendendo questa verso sinistra (a destra sale per Larviano e Miranda) in meno di due chilometri in discesa si tornerà su via Ippocrate, al punto di partenza.


Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).

 


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