PERCORSO Da

MOGGIO - MARMORE - VOC. RANCIO


Lunghezza: ~9.7 Km
Altitudine max: ~755 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~140m)
Tempo percorrenza indicativo: 35'
Difficoltà: Medio-Facile (indice 3)


gps

DATA: Ottobre 2003 

Percorso che dal piccolo borgo di Moggio (provincia di Rieti) permette di tornare verso Marmore e quindi Miranda e/o Terni, evitando sia l'impegnativo tratto che segue su percorso D1, che il trafficato e poco piacevole tracciato interamente su asfalto che scende sulla sottostante provinciale Terni-Rieti, che poi andrebbe presa in direzione Terni.
Tra l'altro la direzione con cui è stato descritto è stata scelta come la più consona ad integrarsi nel contesto degli altri percorsi pubblicati per questa zona, anche se personalmente lo preferisco in senso contrario: i circa 3.5 chilometri nel bosco che portano verso Marmore, volano troppo di fretta in discesa, mentre costituiscono una piacevolissima compagnia di quasi mezz'ora in salita, con interessanti scorci sul lago di Piediluco e i monti che gli fanno da contorno.


L'esatto punto di riferimento che ha come origine questo tracciato, è fissato lungo il breve tratto, sempre asfaltato, tra il nucleo abitato di Moggio e la fontana che si incontra appena sopra, nella parte superiore dove ci sono le ultime case, nel punto dove si stacca, sulla destra salendo, o sulla sinistra scendendo, un ripido e difficile sentiero sassoso che punta verso l'antica torre che domina il piccolo borgo, sentiero che rappresenterebbe la prosecuzione del percorso D1 [rif. Percorso D1 - Km. 22.1].
Primi chilometri su asfalto, scendendo e superando subito la piccola frazione e proseguendo a scendere per oltre 2 km, fino a giungere in corrispondenza del primo curvone a 180° (dist.~2.3 Km – alt.~585 m.), in pratica un tornante verso destra, proprio al centro del quale, quasi a proseguire per la direzione di provenienza, ha origine un sentiero che entra nel bosco e che nei primissimi metri sarà abbastanza scosceso. Proseguendo per la strada asfaltata, invece, si uscirebbe dopo qualche chilometro sulla Terni-Rieti, che presa verso sinistra porta anch'essa verso Marmore e quindi Terni (la rincontreremo al km 5.7), ma con percorso più lungo, nonché trafficato da auto e mezzi pesanti.
Dopo i primissimi metri più scoscesi, seguirà qualche decina di metri più pianeggianti e leggermente più agevoli, per poi incontrare un bivio, in corrispondenza del quale, ignorando il sentiero che prosegue dritto, che molto ripido e un po' impervio (più trekking che bike) ci riporterebbe in quota a riallacciarsi al sovrastante percorso D1, piegheremo in discesa su tratto molto sconnesso e tecnico a disegnare una S, curvando prima a destra e subito dopo a sinistra ed iniziando una più comoda e ampia mulattiera. Si proseguirà quindi abbastanza agevolmente su tratto con bosco abbastanza fitto, con la vegetazione che ci farà da volta naturale e dove il fondo sarà abbastanza facile. Ci si immetterà dopo qualche centinaia di metri su una strada più ampia, sempre sterrata, anche se per qualche metro sarà cementata, nel ramo che sale a sinistra verso una proprietà privata, mentre proseguendo a scendere tornerà ad essere subito in terra. In pratica ora non resta che mantenere questa strada nel suo sviluppo principale, ignorando un paio di altre stradine che si dirameranno da questa, come al km 3.450 con una che si stacca verso destra, o al km 4.2 con una che invece verso sinistra salirebbe anch'essa a riallacciarsi al percorso D1. Come si evince dalla grafica questa parte sterrata è prevalentemente in discesa, dove più dove meno, con poche centinaia di metri da pedalare, con un fondo quasi sempre agevole e scorrevole facilmente, a parte brevissimi tratti appena dissestati; segnalo al km 4.35 una piccolissima radura sulla destra dove è possibile affacciarsi per avere un panorama inedito sul lago di Piediluco (dall'alto, ma non troppo distante) (FOTO). Da sinistra invece si riallaccia il percorso Dq, al termine della terribile discesa che lo caratterizza e che si sovrapporrà ora al presente percorso, fino all'abitato di Marmore, dopo il quale si disunisce portando al parco Campacci e poi a scendere a Collestatte piano.
La vegetazione che si fa più rada e il rumore possibile delle auto, nonché qualche metro di leggera ascesa, ci segnaleranno l'approssimarsi della fine di questo primo tratto sterrato, con conseguente confluenza sulla provinciale Terni-Rieti, da prendere verso sinistra (in pratica mantenendo la direzione di provenienza) per Terni (dist.~5.7 Km – alt.~380 m.).
Si prosegue quindi su asfalto e in compagnia di un po' di possibile traffico, con profilo sostanzialmente pianeggiante, fino a raggiungere il vicino abitato di Marmore, famoso per l'omonima cascata, all'interno del quale la strada che siamo percorrendo confluirà nella S.S.79 da prendere verso sinistra in direzione Terni, mentre a destra porterebbe verso il lago di Piediluco. Questa andrà comunque lasciata appena dopo 300 metri, per prendere sulla sinistra una stradina, sempre asfaltata, che sale tra le case.
Proseguendo invece dritti, per scendere direttamente verso Terni, in poco più di due chilometri si tornerebbe anche in questo caso sul percorso D1, all'altezza del chilometro 4.4 di questo, ma nel tratto peggiore della provinciale, dove questa è un susseguirsi di strette curve, che solitamente non costituiscono un gran problema, salvo... ci si imbatta nel Niki Lauda alla guida di un camion che ci affiancasse per superarci (meglio fermarsi!).
Appena iniziata la salita si dividerà, con il ramo principale da seguire verso sinistra; lo stesso avverrà poco dopo e ancora andrà mantenuta la sinistra. Seguirà una lieve discesa per poi divenire con fondo sterrato, proprio in corrispondenza di una nuova biforcazione (dist.~8.150 Km – alt.~385 m.), dove dovremo salire verso destra, con un primo tratto ad attraversare un tratto boscoso. La strada principale va mantenuta ignorando qualche altra stradina palesemente secondaria, continuando a salire sempre di più, soprattutto nei metri finali, dove, dopo essere ritornata asfaltata, ci si immetterà su un'altra strada da prendere verso sinistra per terminare dopo poche decine di metri sulla più ampia strada che salendo da Terni (da destra) porta alla frazione Miranda (verso sinistra) [rif. Percorso D1 o F1 - Km. 6.6]

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



   

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