Questo tracciato (in comune per 2/3
con il percorso Dg) sfrutta gran parte
dell'antica
via di comunicazione nota come sentiero francescano che sale da
Stroncone ai Prati, anche se obbligatoriamente in bici sarà
percorribile solo a scendere, per collegare la zona delle Cimitelle alla frazione di Coppe
di Stroncone.
Le difficoltà sono tutte concentrate nei tratti iniziale e finale,
con una parte centrale invece molto facile; l'alto indice di
difficoltà è dovuto comunque a non più di 200 metri attorno al km
3.2, fino a poco tempo fa impossibile da fare in sella per chiunque o
quasi, mentre dal 2005 è sicuramente più abbordabile;
per il resto, come al solito, valgono le capacita tecniche personali
(ma anche la prudenza).
Tratto finale scosceso ed impervio a causa principalmente della
vegetazione che tende, con qualche fronda, ad invadere un po' il
sentiero.
Da località Cimitelle, piccola frazione montana del comune di
Stroncone, ha inizio questo percorso, esattamente lungo
l'asfaltata che scende dalla zona più alta, nel punto dove sulla
sinistra si stacca una cementata che va a risalire Valle Lunga [rif. Percorso
D1 - Km. 15].
Si prosegue lungo l'asfaltata che, ora pianeggiante, attraversando il
castagneto, porta ad uscire dalla località, con un breve strappo
abbastanza ripido (l'unico del percorso) che, dopo circa 650 metri, ci
porterà a toccare la quota max del percorso, per poi, con una curva
verso sinistra, appena dopo la quale si stacca sulla destra la
sterrata dove prosegue il percorso Dc ,
scendere con un tratto finale che ci porterà sulla provinciale che
collega Stroncone a I Prati, sulla quale ci immetteremo compiendo una
curva a 180°, prendendola quindi verso destra, ovvero verso Stroncone.
Questa andrà mantenuta per meno di un chilometro,
dove, in corrispondenza di una curva sinistrorsa, si lascerà, per
prendere sulla destra il sentiero francescano, molto ampio in questa
prima parte, segnalato tra l'altro da un cartello in legno (dist. ~2.3 Km
- alt. ~815 m.). Il primo tratto ci darà già avvisaglia di quello che per quasi
due chilometri si aspetterà (mediamente): un fondo costituito da uno
strato abbastanza consistente di ciottoli e sassi, che non rendono
certo facile l'avanzata, seppur in discesa; come al solito adeguare la
velocità o addirittura decidere si percorrerlo in sella o a piedi, in base
alle proprie capacità.
Dopo le prime centinaia di metri il percorso tende a restringersi, pur
rimanendo sempre a livello di carrareccia, per poi biforcarsi; le due
strade si ricongiungono appena più avanti, ma è consigliabile
mantenere il ramo di destra, relativamente più facile. Questo proseguendo
a scendere, compierà uno stretto gomito verso sinistra continuando su
tratto particolarmente accidentato, anche se il tratto peggiore, seguirà proprio in corrispondenza del
ricongiungimento da sinistra del ramo prima scartato, all'altezza di un nuovo
tornantino verso destra. In ogni caso questo, caratteristico anche per
la vegetazione che di fa da volta naturale, sarà superato
velocemente, data la sua brevità e si potrà così proseguire più
agevolmente, su tratto dove la strada torna ad essere più ampia e,
pur sempre dissestata, si riesce a sfruttare quasi sempre una traccia
pulita da sassi e quindi abbastanza scorrevole. Si alterneranno tratti
agevoli ad altri dove il fondo sarà molto irregolare, sempre per
grossi sassi, fino all'ultimo di questi, per questa prima parte che
sfrutta il sentiero francescano, tra l'altro anche in discreta
discesa, che terminerà piegando verso destra, con l'attraversamento
del letto di un fosso in secca. Seguirà un tratto filante, in
leggerissima salita, facilissimo, su strada ampia con fondo ben
battuto, costeggiando una pineta, dove recentemente sono stati montati
alcuni tavoli per pic-nic e installata una fontanella, proprio sulla
diramazione con un'altra strada che scende da sinistra provenendo da
località Crocemicciola, il tutto appena prima della cappelletta dedicata alla Madonna del Tresto (FOTO)
che potremo scorgere sulla sinistra (dist. ~4.8 Km - alt.
~640 m.).
[Curiosità: a luglio 2005, visto che a distanza di oltre un anno,
dalla fontanella in questione non sgorga ancora acqua (pare mancare
solo il rubinetto e tre metri di collegamento alla vicina tubazione),
un buontempone ha lasciato affisso un cartello al vicino tavolo per
pic-nic che recitava: APRI
MMAGINE .
Posso ora segnalare che tornato sul posto due mesi dopo il rubinetto
c'è e ne esce acqua.]
Proseguiremo quindi a scendere per altri 400-450 metri, giungendo in
un ampio slargo, dove lasceremo ora il sentiero francescano, che
prosegue su tracciato Dg, staccandosi sulla destra della via che stiamo percorrendo,
proseguendo a scendere come mulattiera leggermente sconnessa fino alla
sua origine di Stroncone, intersecando più volte la provinciale per i
Prati, mantenendo quindi la strada che costeggia l'ampio
piazzale sterrato adibito a parcheggio, per divenire ancora più ampia e salire leggermente con
tratto recentemente asfaltato (con il cosiddetto asfalto ecologico, che
sopra riporta un sottile strato di fine ghiaia), fino ad uscire sulla
provinciale per i Prati, in corrispondenza di una curva a gomito, al
cui interno c'è una casa, da prendere in discesa, verso destra,
mantenendo in pratica la direzione. Questa va lasciata comunque dopo
appena 200 metri, per imboccare sulla sinistra una nuova sterrata che
scende nella pineta (non quella che immediatamente la precede e porta
palesemente ad una recinzione in legno), che prevede subito un brusco
gomito verso destra su brevissimo tratto leggermente sconnesso, per
poi proseguire con fondo tutto sommato discreto, a parte qualche breve
tratto di ciottolame mobile. Al km 6.12, all'altezza di un pino più
grande degli altri che troveremo sulla sinistra, lasceremo la stradina (dist.
~6.1 Km - alt. ~545 m.), che
proseguendo dritta dopo alcune decine di metri, terminerebbe su
asfalto in corrispondenza di voc. Cesale, agglomerato periferico di
Stroncone, superato il quale si scenderebbe verso il nucleo principale
del paese e volendo, scendendo ancora, si potrebbe riprendere il
percorso E1 al bivio per Coppe, di fronte al convento di S. Francesco,
via senz'altro più facile di quella che invece ci aspetta nel bosco,
tecnicamente impegnativa. Presa quindi la stradina sulla
sinistra, la seguiremo per 150 metri, ovvero fino al suo termine su
una piccola radura, all'imbocco della quale si piegherà sulla destra
per imboccare un sentiero che scende, incassato tra due grandi
cespugli, nel bosco. Si segue quindi il tratto di single track in
discesa, affiancando successivamente un fosso, per poi superare un
piccolo avvallamento del sentiero che segna l'inizio di un tratto in
leggera salita e sconnesso, per la presenza di sassi, sia incassati
nel terreno che liberi su di questo; si supererà, lasciandola sulla
destra, una piccola costruzione in cemento appartenente all'acquedotto
pubblico, per poi tornare su sentiero più stretto, tanto che qualche
fronda potrà arrivare a sfiorarci, fino a giungere al km 6.850, dove
la traccia principale pare piegare leggermente verso sinistra, mentre
una, da seguire, leggermente meno evidente se ne stacca sulla
destra, scendendo. Qui ha inizio un tratto abbastanza complicato, per
la sua accentuata pendenza, abbinata ad un fondo sassoso, abbastanza
friabile e poco compattato, soprattutto nei periodi siccitosi. Va
quindi seguita la traccia, tenendosi sulla sinistra, dove pare
dividersi, appena dopo pochi metri, e successivamente, dove pare un
po' sparire tra la vegetazione di qualche basso cespuglio, per poi
però vederla ricomparire appena dietro di questi; successivamente non
sarà difficile mantenere la traccia, anche se nel periodo di massima
vegetazione, tende un po' ad essere nascosto dall'erba un po' più
alta del consueto. Il sentiero si andrà presto ad allargare,
trasformandosi in un'ampia mulattiera, nel tratto più scosceso e
difficile, che prevedrà anche una curva verso destra e
successivamente, dopo poche decine di metri, un'altra verso sinistra,
subito dopo la quale ci andremo ad immettere in un'altra strada, molto
rovinata, che scende da sinistra, (scende,
con la giusta combinazione di sentieri, da località Crocemicciola,
con 2 km circa di divertente, quanto complicato, sentiero nel bosco),
da prendere verso destra, con pendenza sempre consistente, ma minore.
Questa strada va mantenuta fino al suo termine che avverrà, dopo aver
superato una prima casa periferica esterna al nucleo di Coppe, su una
strada, sempre in discesa, ma ora con fondo agevole, che va a servire
la sopra citata casa, la quale, a sua volta terminerà su un'altra,
pianeggiante, proprio di fronte al piccolo borgo, che presa verso
destra, diverrà subito asfaltata e dopo qualche metro terminerà
sull'ampia strada che collega la frazione di Coppe a Stroncone [rif. Percorso
E1 - Km. 47.8].
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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