Nella porzione di territorio tra
Miranda, Moggio e I Prati di Stroncone c'è la possibilità di
divertirsi su una fitta rete di sentieri, mulattiere e carrarecce,
che aspettano solo di essere scoperte e percorse, formando di volta in
volta, a seconda di come li andremo a combinare, percorsi sempre
nuovi e diversi.
In questa occasione tratteremo proprio una variegata sequenza di
questi, che sviluppandosi per alcuni chilometri da sud verso nord, ci
porta dai 900 metri della comoda sterrata che congiunge Cimitelle a I
Prati, a collegarci a quella che a più bassa quota, collega Moggio a
Miranda.
Percorrendo la sterrata che ci fa lasciare alle spalle località
Cimitelle per avvicinarci a I Prati, giungeremo ad un gomito a 90°
verso sinistra di detta via, con una bretellina minore che invece,
salendo per due/tre metri ci fa attraversare un prato, bypassando
alcune centinaia di metri della sterrata; da questa biforcazione si
origina l'attuale itinerario [rif.
Percorso D1 - Km. 16.2].
Compiamo il gomito sinistrorso, risalendo in parte l'altura di
fronte (Colle Rosso), seguendo la sterrata più ampia e scartando
perciò una minore che si dirama a sinistra di questa. Ai 200 metri
avremo una biforcazione, con la destra che prende ora a scendere per
riportarsi a livello del prato che va ad aggirare (come da percorso D1), mentre noi seguiamo
la sinistra che ancora salirà per alcuni metri. Seguiamo la sterrata
fino ad arrivare ai 500 metri, dove la lasceremo per seguire una carrareccia
minore che lì si origina sul lato destro e si inoltra nella bassa
vegetazione. Seguendola nello sviluppo principale ci porterà a
superare una piccola radura, che attraversata nel senso di provenienza
vedrà la via ricomparire più evidente, ora in discesa, lungo un
piccolo valloncello. Man mano che scendiamo la via andrà a restringersi
fino a divenire un sentiero, che andrà lasciato (appena superato il
chilometro di percorso), dove questo piegherà verso sinistra
pianeggiante, a favore di un altro che scendendo la ripida ma
brevissima costa sulla destra prosegue appena sotto, costeggiando una
rete metallica seminascosta dalla vegetazione.
Questo risalirà leggermente, tagliando trasversalmente la costa
dell'altura che ci troveremo di fronte appena sulla destra, su fondo
scorrevole, intervallato da qualche sporadico sasso o radice affiorante
dal terreno e percorrendo poi a mezza costa il basso versante di un
successivo valloncello. Seguendone lo sviluppo principale ci porterà
ad uscire all'imbocco di una lunga e bella striscia prativa, che in
mancanza di una traccia evidente sull'erba, andremo a percorrere
longitudinalmente, per tutta la sua lunghezza, in leggera discesa.
Lungo questo tratto attraverseremo anche un piccolo fossetto che la
taglia trasversalmente (dist. ~1.7 Km - alt. ~850 m.) finchè,
superata poco più avanti una strettoia naturale creata dalla
vegetazione che separa un'ultima porzione di prato, superiamo,
ignorandola, una ripida e ostica carrareccia sassosa che si origina
sulla destra e risale Colle Mancino, per imboccare la sterrata che al
termine dei prati rappresenta la naturale prosecuzione, riportandoci
nella macchia. Alla successiva radura, dove si diramano più
alternative, manteniamo il sentiero più marcato di destra che 250
metri più avanti ci porta ad attraversare il letto in secca di un
torrente, che poi, seguendo ancora la traccia di sentiero, affianchiamo
sul lato sinistro. Qualche passaggio tra le rocce ci obbligherà a
qualche metro a piedi, nel tratto più complicato (relativamente) del
percorso, la cui fine sarà segnalata da un grosso lastrone di roccia
che declina da sinistra fin sul sentiero. Tornati a percorrere una
più comoda carrareccia, la seguiamo per alcune centinaia di metri,
quando ad una successiva biforcazione (dist. ~3.6 Km - alt. ~795 m.),
manterremo la destra, dando origine così al tratto più pendente, con
la sterrata che scende decisa e serpeggiante, nonchè abbastanza deformata
nel terreno.
Confluiremo al termine della discesa su un'altra sterrata, da seguire
verso sinistra; non resta che mantenerla nel suo sviluppo principale,
costantemente in discesa (fatti i primi cento metri di piana),
lasciandoci alle spalle La Caprareccia, terminando il tracciato nel
punto in cui ci inseriremo, in piena discesa, sulla via che collega
Moggio (verso destra) a Miranda (verso sinistra), appena prima di un
fontanile 50 metri più sotto [rif.
Percorso D1 - Km. 28.2].
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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