Ci troviamo in zona Acqua del
Carpino e vogliamo scendere verso Marmore? Se siamo amanti dell'hard
allora opteremo per il percorso Dq,
mentre se si prediligono i percorsi soft allora ce ne scenderemo
tranquilli verso Miranda (come da percorso principale D1)e poi Vocabolo Rancio. Ma esiste una via
intermedia, sia in senso geografico (tra le due) che di difficoltà
ed è questa attuale, che passando per loc. Campo la Figora,
è caratterizzata da una rampa iniziale durissima, quanto breve, un
tratto intermedio abbastanza variegato e un finale su lungo single-track di media difficoltà, inframmezzato da brevi passaggi
rocciosi abbastanza ostici (pochi metri ciascuno), sulle pendici dei
monti che digradano verso
la piana reatina, per poi scendere fino all'asfaltata di Voc.
Rancio.
Lungo la via maestra che collega Miranda a loc. Cimitelle, si passa
per loc. Acqua del Carpino; nel punto altimetricamente più basso di
questa carrareccia, si stacca a destra (prendendo in considerazione
la direzione da Cimitelle verso Miranda) un sentiero che corre
parallelo per alcune decine di metri alla via principale, che
prendiamo a riferimento come origine del percorso [rif. Percorso D1 - Km.
12.5].
Dopo circa 200 metri fatti su questo sentiero in direzione nord,
intercettiamo una carrareccia che seguiamo nel ramo destrorso, che
pare puntare verso un valloncello, che appena dopo 200 metri si
divide; qui opteremo (purtroppo!) per la via di sinistra che sale
decisamente ripida e sconnessa, difficile da fare in sella
soprattutto se le condizioni sono estreme (friabile se arido e
viscida e deformata se bagnata). Per fortuna tali condizioni severe
sono limitate ad un paio di centinaia di metri, divenendo più
abbordabile dopo un gomito sinistrorso, appena dopo il quale si
intercetta una mulattiera che seguiremo nel ramo di sinistra, che
prosegue pressochè pianeggiante. con fondo buono, salvo che la si
trovi segnata da un profondo solco in caso di recenti piogge
intense. La via sale un po' scollinando poi, lasciandoci una
casupola diroccata sulla destra, scendendo sconnessa. Dopo 150 metri
c'è un bivio dove opteremo per il ramo di destra che ci porta poco
oltre ad inserirci su altro sentiero dove proseguiremo nel senso di
imbocco. Dopo poche centinaia di metri si confluisce su una piccola
sterrata da seguire verso sinistra, che subito si inserisce in
un altra da proseguire ora nel ramo di destra, a scendere, via che
abbandoniamo dopo 200 metri a favore di un sentiero che si stacca a
sinistra e va subito ad attraversare una carrareccia, riprendendo
subito il sentiero (qualche metro sulla destra) che ora si fa
estremamente pendente e segnato da un profondo solco. Seguiamo la
traccia che poi si farà un po' più semplice, trasformandosi dopo
poche centinaia di metri in carrareccia, che seguita nel ramo di
destra, sempre a scendere, con tratto di tutto relax che ci
accompagna fino ad intercettare l'ampia carrareccia che collega
Miranda a Moggio, nei pressi di un fontanile (dist. ~2.1 Km - alt. ~640
m.).
Seguiamo la via verso destra a salire, mantenendone il ramo
principale, scartando perciò la secondaria che si stacca salendo
sulla destra, andando presto scollinare e scendendo agevole, fino
al bivio per moggio, dove anzichè seguire la via di destra per
questa località, proseguiamo mantenendo la direzione, tornando poi a
salire. Seguiamo la via per oltre un chilometro, di salita più o
meno intensa, contraddistinta soprattutto per un ultimo tratto più duro, quando in
corrispondenza di un brusco gomito destrorso, lasceremo la via
principale a favore di una coppia di carrarecce minori che si
staccano a sinistra, parallele, nei pressi di loc. Campo la Figora;
si può prendere indifferentemente
l'uno o l'altra, dato che si andranno poi a ricongiungere dopo
poche centinaia di metri. Si inizia quindi a scendere, con subito un
bivio, dove optiamo per la sinistra, con la via che dopo aver preso
un profilo variabile, si assottiglia prima a mulattiera poi a
sentiero, facendosi più tecnica e divertente, salvo qualche tratto
un po' ostica a causa del "solito" profondo solco realizzato dalle
piogge più intense. Un ultima porzione più sconnessa ci porta ad
attraversare il letto di un fosso, per poi proseguire sul lato
opposto, salendo per qualche centinaio di metri, per un tratto
tranquillo e facile, con il sentiero che ora è univoco, senza più
possibilità di errori; la traccia sarà intervallata da 3 o 4 passaggi tra le rocce, circoscritti ogni volta
a pochi metri, mentre nel finale ci sarà una discesa scorrevole,
appena un po' accidentata in qualche breve porzione, che terminerà
su una via più ampia, questa si decisamente sconnessa per sassi, che
presa nel tratto discensivo ci porta in pochi metri a terminare la
discesa sulla via di voc. Rancio. A destra si scende verso Marmore,
mentre a sinistra ci si riallaccia dopo 350 metri di salita alla strada che
sale a Miranda [rif.
Percorso D1 - Km. 6.5].
|