PERCORSO Dt
Variante percorso D1

LA FINLANDIA


Lunghezza: ~6.7 Km
Altitudine max: ~730 m s.l.m.
(disl. tot. discese ~320m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~45'
Difficoltà: Medio-alta (indice 6)


gps

DATA: Ottobre 2013 

 

Ci troviamo in zona Acqua del Carpino e vogliamo scendere verso Marmore? Se siamo amanti dell'hard allora opteremo per il percorso Dq, mentre se si prediligono i percorsi soft allora ce ne scenderemo tranquilli verso Miranda (come da percorso principale D1)e poi Vocabolo Rancio. Ma esiste una via intermedia, sia in senso geografico (tra le due) che di difficoltà ed è questa attuale, che passando per loc. Campo la Figora, è caratterizzata da una rampa iniziale durissima, quanto breve, un tratto intermedio abbastanza variegato e un finale su lungo single-track di media difficoltà, inframmezzato da brevi passaggi rocciosi abbastanza ostici (pochi metri ciascuno), sulle pendici dei monti che digradano verso la piana reatina, per poi scendere fino all'asfaltata di Voc. Rancio.

Lungo la via maestra che collega Miranda a loc. Cimitelle, si passa per loc. Acqua del Carpino; nel punto altimetricamente più basso di questa carrareccia, si stacca a destra (prendendo in considerazione la direzione da Cimitelle verso Miranda) un sentiero che corre parallelo per alcune decine di metri alla via principale, che prendiamo a riferimento come origine del percorso [rif. Percorso D1 - Km. 12.5].
Dopo circa 200 metri fatti su questo sentiero in direzione nord, intercettiamo una carrareccia che seguiamo nel ramo destrorso, che pare puntare verso un valloncello, che appena dopo 200 metri si divide; qui opteremo (purtroppo!) per la via di sinistra che sale decisamente ripida e sconnessa, difficile da fare in sella soprattutto se le condizioni sono estreme (friabile se arido e viscida e deformata se bagnata). Per fortuna tali condizioni severe sono limitate ad un paio di centinaia di metri, divenendo più abbordabile dopo un gomito sinistrorso, appena dopo il quale si intercetta una mulattiera che seguiremo nel ramo di sinistra, che prosegue pressochè pianeggiante. con fondo buono, salvo che la si trovi segnata da un profondo solco in caso di recenti piogge intense. La via sale un po' scollinando poi, lasciandoci una casupola diroccata sulla destra, scendendo sconnessa. Dopo 150 metri c'è un bivio dove opteremo per il ramo di destra che ci porta poco oltre ad inserirci su altro sentiero dove proseguiremo nel senso di imbocco. Dopo poche centinaia di metri si confluisce su una piccola sterrata  da seguire verso sinistra, che subito si inserisce in un altra da proseguire ora nel ramo di destra, a scendere, via che abbandoniamo dopo 200 metri a favore di un sentiero che si stacca a sinistra e va subito ad attraversare una carrareccia, riprendendo subito il sentiero (qualche metro sulla destra) che ora si fa estremamente pendente e segnato da un profondo solco. Seguiamo la traccia che poi si farà un po' più semplice, trasformandosi dopo poche centinaia di metri in carrareccia, che seguita nel ramo di destra, sempre a scendere, con tratto di tutto relax che ci accompagna fino ad intercettare l'ampia carrareccia che collega Miranda a Moggio, nei pressi di un fontanile (dist. ~2.1 Km - alt. ~640 m.).
Seguiamo la via verso destra a salire, mantenendone il ramo principale, scartando perciò la secondaria che si stacca salendo sulla destra, andando presto scollinare e scendendo agevole, fino al bivio per moggio, dove anzichè seguire la via di destra per questa località, proseguiamo mantenendo la direzione, tornando poi a salire. Seguiamo la via per oltre un chilometro, di salita più o meno intensa, contraddistinta soprattutto per un ultimo tratto più duro, quando in corrispondenza di un brusco gomito destrorso, lasceremo la via principale a favore di una coppia di carrarecce minori che si staccano a sinistra, parallele, nei pressi di loc. Campo la Figora; si può prendere indifferentemente l'uno  o l'altra, dato che si andranno poi a ricongiungere dopo poche centinaia di metri. Si inizia quindi a scendere, con subito un bivio, dove optiamo per la sinistra, con la via che dopo aver preso un profilo variabile, si assottiglia prima a mulattiera poi a sentiero, facendosi più tecnica e divertente, salvo qualche tratto un po' ostica a causa del "solito" profondo solco realizzato dalle piogge più intense. Un ultima porzione più sconnessa ci porta ad attraversare il letto di un fosso, per poi proseguire sul lato opposto, salendo per qualche centinaio di metri, per un tratto tranquillo e facile, con il sentiero che ora è univoco, senza più possibilità di errori; la traccia sarà intervallata da 3 o 4 passaggi tra le rocce, circoscritti ogni volta a pochi metri, mentre nel finale ci sarà una discesa scorrevole, appena un po' accidentata in qualche breve porzione, che terminerà su una via più ampia, questa si decisamente sconnessa per sassi, che presa nel tratto discensivo ci porta in pochi metri a terminare la discesa sulla via di voc. Rancio. A destra si scende verso Marmore, mentre a sinistra ci si riallaccia dopo 350 metri di salita alla strada che sale a Miranda [rif. Percorso D1 - Km. 6.5].
 



 

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