Una via alternativa al percorso
base F2 che ne amplia leggermente il chilometraggio, semplificandolo
comunque rispetto alla porzione che viene da questo bypassata, dal
momento che si vanno a percorrere zone tutto sommato più tranquille,
con l’attraversamento di Fornole nel tratto centrale e con un
andamento altimetrico più abbordabile (con la prima metà del percorso
che oscilla costantemente a ridosso dei 400 metri), anche se, personalmente, trovo
più avvincente la porzione originaria. Tra l’altro meglio non prendere
in considerazione tale alternativa subito dopo periodi particolarmente
piovosi, dal momento che i primi chilometri su sterrato, a ridosso del
monte Protto, si troveranno particolarmente acquitrinosi e viscidi.
L'origine del percorso è fissato nel punto di confluenza
delle due distinte vie che si staccano dalla provinciale 29 e appunto
si uniscono appena all’interno del paese [rif. Percorso
F2 - Km. 22.1].
Seguiamo la via che punta più a nord (delle due) che confluisce sulla provinciale
già dopo poche decine di metri, seguendo poi questa in direzione ovest,
per un km, ovvero al termine della porzione leggermente ascendente della
provinciale, dove sulla sinistra individueremo un tratturo, a margine
di un terreno coltivato,
all’inizio del quale si forma, nel periodo piovoso, una pozza d'acqua
che va aggirata sulla sinistra. Passata questa si prosegue su una
piccola carrareccia molto più definita, che si inoltra nella
boscaglia, anche se estremamente fangosa e viscida in caso di piogge
pesanti, cosa però circoscritta a poche decine di metri; il fondo si
fa infatti poi un po' più consistente per tutta la porzione successiva
di questa, che prosegue per circa 400 metri, confluendo poi nel pieno
di un gomito di un'ampia sterrata, imbrecciata e ben battuta, da
proseguire nel ramo ascendente di sinistra. Proseguiamo quindi su via
univoca e facile, superando dopo quasi un chilometro un casale a cui
la via gira attorno, per poi, dopo circa altri 300 metri, al termine
della salita (punto più alto del percorso), avremo un primo bivio,
dove opteremo per la destra e dopo altri 50 metri, un secondo, dove la
via principale prosegue piegando a sinistra, mentre noi la lasceremo a
favore di una minore che si stacca sulla destra, scendendo col fondo
un po' accidentato (dist ~2.7 km – alt. ~440 m.).
Al termine del breve tratto sconnesso la via riprende poi a salire un
po' ripida, passando vicino ad alcune case, della periferia di Foce,
per inserirsi poi su una buona sterrata, ampia, da seguire verso
sinistra, in discesa. Fatti 150 metri questa si biforca e qui
scarteremo la sinistra, proseguendo sul ramo che alcune centinaia di
metri più avanti passerà accanto ad una sede della comunità incontro,
appena superata la quale, avremo un nuovo bivio, con una via da
scartare che prosegue dritta, dividendosi ancora poco dopo, mente noi
opteremo per la via che sale sulla destra.
Per la verità anche la via che prosegue dritta
può portare alla medesima destinazione di Le Fontanelle a cui siamo
diretti, però in caso di periodi di piogge consistenti, questa è
decisamente impraticabile con pozzanghere che sono dei veri e propri
profondi guadi; comunque, in periodi favorevoli, basta proseguire dritti, stessa
cosa al vicino bivio successivo e seguire poi la via principale, con
l'unica accortezza di tenere la destra, quando si andrà a costeggiare
un grosso appezzamento di terreno coltivato, tornando quindi del
bosco. Salendo ignoriamo la via di sinistra che si
stacca dopo poche decine di metri, fino a scollinare poco sopra (dist
~3.9 km – alt. ~420 m.), piegando a sinistra, dove ignoriamo al
contempo una minore che si stacca a destra. Tratto veloce, dove
potremo scorgere poco lontano il casale di località Le Fontanelle,
dove passeremo di lì a poco; intanto fiancheggiamo la recinzione di
un'altro casale dopo il quale la via, da seguire, s'impenna sulla
sinistra. Al termine della salita, da sinistra s'inserisce un'altra
via; manteniamo la nostra che ora scende andando a terminare poco dopo
su un uliveto, dove ci teniamo sulla sinistra, a margine tra questo e il limitare del bosco, scorgendo dopo pochi metri un tratturo che
scende attraversando l'uliveto. Qui c'è da fare una scelta: proseguire
aggirando da lontano il casale di Le Fontanelle, come da percorso
originario, con una imminente porzione un po' ostica, oppure passare
per il casale,
scendendo lungo il tratturo, fino all'impluvio e risalendo poi sulla
destra, aggirando l'altura, fino a portarsi a livello del casale,
passandogli sulla facciata anteriore dove percorrendo il viale di
accesso a ritroso, ce lo lasceremo alle spalle passando la sbarra che
sta all'imbocco del viale e ritrovando qui il percorso originario; non
ci sono cartelli di divieto, però si passa palesemente a ridosso
dell'abitazione...
Proseguendo a margine della boscaglia scorgeremo invece l'evidente
traccia di carrareccia che scarta a sinistra penetrando di nuovo nel
bosco, fino ad incontrare alcune decine di metri dopo, la traccia che
aggirava il monte Protto sul versante nord-est (l'alternativa
acquitrinosa precedentemente segnalata), da seguire verso destra, con
fondo sconnesso. Questa al termine del breve tratto di discesa, ci
presenterà una breve porzione di pochi metri un po' impervia, per la
vegetazione campestre che la invade in parte (sperando che col tempo
la situazione non peggiori; semmai ricordarsi dell'alternativa per il
casale...); da qui seguiamo un lungo tratturo che attraversa
completamente il campo che ci troviamo di fronte, in leggera salita, in direzione
sud-ovest, (sperando sia fruibile in qualsiasi periodo dell'anno), che
si conclude con gli ultimi metri più pendenti, anch'essi viscidi in
caso di piogge, lasciando il posto ad una carrareccia che dopo pochi
metri passa accanto alla sbarra del viale di accesso al casale Le
Fontanelle, segnalata precedentemente nella via alternativa. Seguiamo
ora l'ampia sterrata che prosegue agevole, piegando poi a sinistra, da
dove si staccano sulla destra una coppia di vie minore da scartare,
fino a inserirsi su un asfaltata da seguire verso destra, che quasi
subito prenderà a scendere. Fatti 250 metri su questa (bella vista
verso destra su Amelia
(FOTO)), la lasceremo
nel punto in cui piega leggermente a sinistra, a favore di una
sterrata che sulla destra, per un tratto breve, ma piacevole, che
temporaneamente ci riporta ad attraversare, salendo, una lingua di
bosco; la via diviene asfaltata nel punto in cui scollina, puntando
diretta verso il nucleo alto dell'abitato di Fornole, con l'asfaltata
che seguita nel suo andamento principale, ci propone un brusco gomito
sinistrorso e appena di seguito un altro di senso opposto, ma che noi
non completeremo, dato che lasceremo l'asfaltata per un breve fuori
programma su single track di un centinaio di metri, che fiancheggiando
alcune costruzioni sfocia, con l'ultimo lembo cementato tra le case, sulla
sottostante asfaltata, da seguire a scendere, verso destra, che subito
si sdoppia; obbligati a tenere la sinistra, a causa del divieto di
accesso sul ramo di destra, la rapida discesa ci porta a confluire
sulla provinciale proveniente da Narni (dist ~6.7 km – alt. ~340 m.),
da seguire verso destra, in leggera ascesa, da mantenere per soli 200
metri, perchè giunti all'altezza del bivio per Montecampano, sulla
sinistra, seguiremo questa nuova via, sempre asfaltata,
semipianeggiante. Fatti 600 metri di questa, l'abbandoniamo a favore
di un'altra asfaltata minore che si stacca sulla sinistra e che
scendendo, dopo un po' vede il fondo tornare sterrato, via che ben
battuta e in buona pendenza, invita sicuramente a correre. Quasi un
chilometro e mezzo velocissimo, poi la via principale risale verso
un'altura con un paio di case, via che non seguiremo, perchè,
imboccheremo invece la minore che si stacca sulla sinistra, come a
mantenere la direzione che avevamo, proseguendo quindi a scendere, con
un po' di circospezione in più, in caso di periodo di piogge recenti,
dato che la si può trovare con fondo viscido; questa, con andamento
appena sinuoso, ci porta ad attraversare un sottile lembo di
boscaglia, fino a completare il tratto discensivo all'impluvio della
valle, con un possibile guado (dipende sempre dai fenomeni meteo
recenti) del piccolo torrente che lo solca (dist ~9.8 km – alt. ~175
m.) e cominciare quindi la risalita del versante opposto della valle,
su via sempre ampia e facile (salvo il solito fondo viscido). La via
ci porterà a livello del raccordo autostradale Terni-Orte, all'incirca
nella zona degli svincoli di Nera Montoro; proseguiremo sull'ampia
sterrata che scavalcato il raccordo (nel tratto in galleria) terminerà
sull'asfaltata per Montoro (a destra) da prendere verso sinistra, in
salita. Fatti 400 metri su questa, la lasceremo, a favore della
sterrata di destra (strada di Montoro Vecchia) che in 500 metri, con
un finale pianeggiante ci porta a concludere il percorso all'altezza
del primo bivio che incontreremo, che rappresenta la provenienza (da
sinistra) e la prosecuzione (a destra) del percorso F2 [rif.
Percorso F2 - Km. 31.6].
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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