PERCORSO Fd
Variante al percorso F2
(Capitone-Foce-Fornole-Montoro)

GRAZIE AGLI EX


Lunghezza: ~11.4 Km
Altitudine max: ~440 m s.l.m.
(disl. tot. salite ~290m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~50'
Difficoltà: Medio-Facile (indice 3)


gps

DATA: Marzo 2010 

Una via alternativa al percorso base F2 che ne amplia leggermente il chilometraggio, semplificandolo comunque rispetto alla porzione che viene da questo bypassata, dal momento che si vanno a percorrere zone tutto sommato più tranquille, con l’attraversamento di Fornole nel tratto centrale e con un andamento altimetrico più abbordabile (con la prima metà del percorso che oscilla costantemente a ridosso dei 400 metri), anche se, personalmente, trovo più avvincente la porzione originaria. Tra l’altro meglio non prendere in considerazione tale alternativa subito dopo periodi particolarmente piovosi, dal momento che i primi chilometri su sterrato, a ridosso del monte Protto, si troveranno particolarmente acquitrinosi e viscidi.


L'origine del percorso è fissato nel punto di confluenza delle due distinte vie che si staccano dalla provinciale 29 e appunto si uniscono appena all’interno del paese [rif. Percorso F2 - Km. 22.1].
Seguiamo la via che punta più a nord (delle due) che confluisce sulla provinciale già dopo poche decine di metri, seguendo poi questa in direzione ovest, per un km, ovvero al termine della porzione leggermente ascendente della provinciale, dove sulla sinistra individueremo un tratturo, a margine di un terreno coltivato, all’inizio del quale si forma, nel periodo piovoso, una pozza d'acqua che va aggirata sulla sinistra. Passata questa si prosegue su una piccola carrareccia molto più definita, che si inoltra nella boscaglia, anche se estremamente fangosa e viscida in caso di piogge pesanti, cosa però circoscritta a poche decine di metri; il fondo si fa infatti poi un po' più consistente per tutta la porzione successiva di questa, che prosegue per circa 400 metri, confluendo poi nel pieno di un gomito di un'ampia sterrata, imbrecciata e ben battuta, da proseguire nel ramo ascendente di sinistra. Proseguiamo quindi su via univoca e facile, superando dopo quasi un chilometro un casale a cui la via gira attorno, per poi, dopo circa altri 300 metri, al termine della salita (punto più alto del percorso), avremo un primo bivio, dove opteremo per la destra e dopo altri 50 metri, un secondo, dove la via principale prosegue piegando a sinistra, mentre noi la lasceremo a favore di una minore che si stacca sulla destra, scendendo col fondo un po' accidentato (dist ~2.7 km – alt. ~440 m.).
Al termine del breve tratto sconnesso la via riprende poi a salire un po' ripida, passando vicino ad alcune case, della periferia di Foce, per inserirsi poi su una buona sterrata, ampia, da seguire verso sinistra, in discesa. Fatti 150 metri questa si biforca e qui scarteremo la sinistra, proseguendo sul ramo che alcune centinaia di metri più avanti passerà accanto ad una sede della comunità incontro, appena superata la quale, avremo un nuovo bivio, con una via da scartare che prosegue dritta, dividendosi ancora poco dopo, mente noi opteremo per la via che sale sulla destra. Per la verità anche la via che prosegue dritta può portare alla medesima destinazione di Le Fontanelle a cui siamo diretti, però in caso di periodi di piogge consistenti, questa è decisamente impraticabile con pozzanghere che sono dei veri e propri profondi guadi; comunque, in periodi favorevoli, basta proseguire dritti, stessa cosa al vicino bivio successivo e seguire poi la via principale, con l'unica accortezza di tenere la destra, quando si andrà a costeggiare un grosso appezzamento di terreno coltivato, tornando quindi del bosco. Salendo ignoriamo la via di sinistra che si stacca dopo poche decine di metri, fino a scollinare poco sopra (dist ~3.9 km – alt. ~420 m.), piegando a sinistra, dove ignoriamo al contempo una minore che si stacca a destra. Tratto veloce, dove potremo scorgere poco lontano il casale di località Le Fontanelle, dove passeremo di lì a poco; intanto fiancheggiamo la recinzione di un'altro casale dopo il quale la via, da seguire, s'impenna sulla sinistra. Al termine della salita, da sinistra s'inserisce un'altra via; manteniamo la nostra che ora scende andando a terminare poco dopo su un uliveto, dove ci teniamo sulla sinistra, a margine tra questo e il limitare del bosco, scorgendo dopo pochi metri un tratturo che scende attraversando l'uliveto. Qui c'è da fare una scelta: proseguire aggirando da lontano il casale di Le Fontanelle, come da percorso originario, con una imminente porzione un po' ostica, oppure passare per il casale, scendendo lungo il tratturo, fino all'impluvio e risalendo poi sulla destra, aggirando l'altura, fino a portarsi a livello del casale, passandogli sulla facciata anteriore dove percorrendo il viale di accesso a ritroso, ce lo lasceremo alle spalle passando la sbarra che sta all'imbocco del viale e ritrovando qui il percorso originario; non ci sono cartelli di divieto, però si passa palesemente a ridosso dell'abitazione...
Proseguendo a margine della boscaglia scorgeremo invece l'evidente traccia di carrareccia che scarta a sinistra penetrando di nuovo nel bosco, fino ad incontrare alcune decine di metri dopo, la traccia che aggirava il monte Protto sul versante nord-est (l'alternativa acquitrinosa precedentemente segnalata), da seguire verso destra, con fondo sconnesso. Questa al termine del breve tratto di discesa, ci presenterà una breve porzione di pochi metri un po' impervia, per la vegetazione campestre che la invade in parte (sperando che col tempo la situazione non peggiori; semmai ricordarsi dell'alternativa per il casale...); da qui seguiamo un lungo tratturo che attraversa completamente il campo che ci troviamo di fronte, in leggera salita, in direzione sud-ovest, (sperando sia fruibile in qualsiasi periodo dell'anno), che si conclude con gli ultimi metri più pendenti, anch'essi viscidi in caso di piogge, lasciando il posto ad una carrareccia che dopo pochi metri passa accanto alla sbarra del viale di accesso al casale Le Fontanelle, segnalata precedentemente nella via alternativa. Seguiamo ora l'ampia sterrata che prosegue agevole, piegando poi a sinistra, da dove si staccano sulla destra una coppia di vie minore da scartare, fino a inserirsi su un asfaltata da seguire verso destra, che quasi subito prenderà a scendere. Fatti 250 metri su questa (bella vista verso destra su Amelia (FOTO)), la lasceremo nel punto in cui piega leggermente a sinistra, a favore di una sterrata che sulla destra, per un tratto breve, ma piacevole, che temporaneamente ci riporta ad attraversare, salendo, una lingua di bosco; la via diviene asfaltata nel punto in cui scollina, puntando diretta verso il nucleo alto dell'abitato di Fornole, con l'asfaltata che seguita nel suo andamento principale, ci propone un brusco gomito sinistrorso e appena di seguito un altro di senso opposto, ma che noi non completeremo, dato che lasceremo l'asfaltata per un breve fuori programma su single track di un centinaio di metri, che fiancheggiando alcune costruzioni sfocia, con l'ultimo lembo cementato tra le case, sulla sottostante asfaltata, da seguire a scendere, verso destra, che subito si sdoppia; obbligati a tenere la sinistra, a causa del divieto di accesso sul ramo di destra, la rapida discesa ci porta a confluire sulla provinciale proveniente da Narni (dist ~6.7 km – alt. ~340 m.), da seguire verso destra, in leggera ascesa, da mantenere per soli 200 metri, perchè giunti all'altezza del bivio per Montecampano, sulla sinistra, seguiremo questa nuova via, sempre asfaltata, semipianeggiante. Fatti 600 metri di questa, l'abbandoniamo a favore di un'altra asfaltata minore che si stacca sulla sinistra e che scendendo, dopo un po' vede il fondo tornare sterrato, via che ben battuta e in buona pendenza, invita sicuramente a correre. Quasi un chilometro e mezzo velocissimo, poi la via principale risale verso un'altura con un paio di case, via che non seguiremo, perchè, imboccheremo invece la minore che si stacca sulla sinistra, come a mantenere la direzione che avevamo, proseguendo quindi a scendere, con un po' di circospezione in più, in caso di periodo di piogge recenti, dato che la si può trovare con fondo viscido; questa, con andamento appena sinuoso, ci porta ad attraversare un sottile lembo di boscaglia, fino a completare il tratto discensivo all'impluvio della valle, con un possibile guado (dipende sempre dai fenomeni meteo recenti) del piccolo torrente che lo solca (dist ~9.8 km – alt. ~175 m.) e cominciare quindi la risalita del versante opposto della valle, su via sempre ampia e facile (salvo il solito fondo viscido). La via ci porterà a livello del raccordo autostradale Terni-Orte, all'incirca nella zona degli svincoli di Nera Montoro; proseguiremo sull'ampia sterrata che scavalcato il raccordo (nel tratto in galleria) terminerà sull'asfaltata per Montoro (a destra) da prendere verso sinistra, in salita. Fatti 400 metri su questa, la lasceremo, a favore della sterrata di destra (strada di Montoro Vecchia) che in 500 metri, con un finale pianeggiante ci porta a concludere il percorso all'altezza del primo bivio che incontreremo, che rappresenta la provenienza (da sinistra) e la prosecuzione (a destra) del percorso F2 [rif. Percorso F2 - Km. 31.6].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



  

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