PERCORSO Ga (Variante a G1)

VARIANTE DI PONTE CALDARO


Lunghezza: ~ 6.5 Km
Altitudine max: ~210 m s.l.m.
Tempo percorrenza indicativo: 25'
Difficoltà: Medio-facile (indice 3)*


gps

DATA: Giugno 2002 

Questo breve tratto, prevalentemente di campagna per i tre quarti, permette di ottenere più che una variante del percorso G1, un piccolo circuito subito fuori della città, appena collinare, alla portata di tutti o quasi (chi non si spaventa a passare per campi…) e certamente in assenza di traffico; l’indice di difficoltà 3 (* mediamente) è più per il tipo fondo, che, più che sconnesso definirei irregolare nel tratto iniziale e più ancora centrale “campestre”, che non per la leggera salita finale. Questo è definito "mediamente" (quindi variabile) perché varia a seconda del periodo dell’anno e delle eventuali condizioni meteo del periodo in cui si va a percorrerlo; si può andare infatti da un indice anche 2 nel caso di tempo secco e quindi fondo duro ed erba bassa o assente, a un indice leggermente più severo nella seconda metà della primavera, specie giugno, quando l’erba cresciuta e molto alta potrebbe creare qualche apprensione a chi non è abituato o in caso di passaggi recenti di mezzi agricoli che potrebbero deformarne un po' la sede. Questa eventuale parte più critica comunque è limitata a soli 250 metri (dal Km 2.800). Sconsiglio infine la percorrenza in caso di piogge recenti perché il percorso potrebbe essere molto fangoso, quindi difficilmente praticabile.

Si lascia il percorso G1 [rif. Percorso G1 - Km. 5.0] all'altezza delle industrie laterizi Tacconi, appena dopo essere saliti sul cavalcavia che scavalca sia la ferrovia che il raccordo autostradale Terni-Orte, (rif. ) prendendo, proprio in cima a questo, la strada a destra (se si percorre il percorso G1 nel senso in cui è descritto); in pratica ci si ritroverà a percorrere una strada inizialmente asfaltata, poi subito sterrata, appunto tra ferrovia, a sinistra, e raccordo a destra, proprio a ridosso di questa. Si lascerà una casa sulla destra e dopo questa si supererà, ignorandola, anche una strada che sulla destra in salita andrà a scavalcare il raccordo.
Questa a destra può essere una valida alternativa al tratto successivo descritto, che, anche se allunga leggermente il percorso e lo movimenta un po’ salendo leggermente, può essere considerata più salubre dato che si discosta leggermente di più dal raccordo e quindi dal suo traffico, spesso molto sostenuto. Più avanti prendendo a sinistra una strada che scende dalla costa che si va percorrendo e dopo aver di nuovo scavalcato il raccordo, ci si reimmetterà sul percorso originario. Se invece si prendesse a destra ci si reimmeterebbe sempre sul tratto finale del percorso G1 in loc. Valleantica.

A questo punto inizia il tratto leggermente sconnesso per via del fondo irregolare; si costeggiano dei campi coltivati sulla sinistra, mentre dalla destra si sentiranno provenire i rumori del traffico del raccordo, che dopo pochi metri invece si costeggerà da vicino. Si andrà a percorrere per quasi un chilometro i margini dei campi coltivati a ridosso del raccordo su una sorta di lungo tratturo dritto, tranne nel finale dove avremo ripetute pieghe a 90°, prima per aggirare una stazione di servizi e poi ancora a sinistra e poi subito dopo a destra per via del nuovo cavalcavia che ci troveremo di fronte.
Questo, che ci troveremo a scendere da destra, rappresenta il percorso alternativo dove termineremo se si scegliesse l'alternativa precedentemente descritta.
Noi proseguiremo dritti, in pianura, ora lontani dal raccordo, immettendoci su una strada sempre sterrata, ma più ampia e comoda dove manterremo la direzione di provenienza (dist. ~2.3 Km - alt. ~110 m) per poi immetterci ancora su un'altra sterrata che prenderemo verso destra.
Questa nuova strada verso sinistra riporterebbe invece sulla Marattese, dopo aver costeggiato il muro di cinta di una fabbrica e successivamente un agriturismo.
Si passerà sotto il raccordo autostradale subito dopo il quale
la strada curva a destra salendo leggermente, mentre noi proseguiremo dritti su un nuovo tratturo di 350 metri, pianeggiante a margine di un campo, tratto usato esclusivamente da mezzi agricoli e che potrebbe essere difficile individuare nel caso di erba alta che la nasconde e che potrebbe celarne la presenza per chi non ne conoscesse l'esistenza; eventualmente anzichè praticare l'ostica via invasa dalla vegetazione si può sfruttare il margine del campo, poco più sulla destra della via originaria.
Questo brevissimo tratto più "campestre" potrebbe anche essere completamente bypassato facendo la suddetta curva verso destra e salendo verso una casa, alla quale si dovrebbe girare intorno verso sinistra, attraversandone l'aia e ridiscendendo, andando a ricongiungersi più avanti con il percorso originario. Segnalo però che, a parte un segnale di proprietà privata appena prima della casa, l'aspetto più "pericoloso" potrebbe essere rappresentato dai cani che, a detta dei proprietari stessi, in loro assenza a volte sono sciolti.
Percorso quindi questo breve tratto più "selvaggio" (eventualmente), con gli ultimi metri solitamente più livellati, ci si immetterà in una comoda strada sterrata agevole, da prendere verso sinistra (il ramo di destra è quello proveniente dalla casa appena prima descritta). Oramai il peggio è passato, in tutti i sensi: la strada è unica, ampia e comoda pur sempre sterrata, nonché piacevole con il bel paesaggio delle campagne circostanti. Questa terminerà nei pressi di loc. Ponte Caldaro (dist. ~4.4 Km - alt. ~120 m) sfociando al km. 13+600 della strada Statale 3 TER che andrà presa nel senso di provenienza, salendo quindi in direzione San Gemini. Ci aspetta quindi l'ultimo tratto su strada asfaltata, non troppo trafficata, con una salita abbordabile che ci porterà in loc. Quadrelletto, dove termina questo percorso, sulla parte finale del percorso G1
[rif. Percorso G1 - Km.38.8].


Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).

 



    

 

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