Variante che permette di ridurre
e semplificare notevolmente lo sviluppo dell'anello principale S1 (che si spinge più
a sud fino a Montasola), scendendo per il Piano Altuccio verso la
fazione di Piane e che passando poi per il paese di Cottanello
riporta a collegarsi al percorso base risalendo facilmente tramite il
percorso automobilistico, all'imbocco dei Prati di Cottanello, nei
pressi di località Le Casette, con una conformazione sul genere... freeride, dato che presenta una prima discesa,
in parte anche molto tecnica e una risalita, da Cottanello, molto
tranquilla, con pendenze contenute sempre sotto il 10%.
Lungo la carrareccia che, staccatasi dai Prati di Sopra di
Cottanello, risale Valle Frasso, per poi puntare verso sud per Piano
Spara, si andrà a superare una sella poco oltre quota 1000 metri,
all'altezza di monte Tasso; qui si stacca di fronte una carrareccia
minore che scende, mentre il percorso S1
che
prosegue sulla via principale fa una piega verso sinistra spianando,
diramazione che rappresenta il riferimento per l'origine del percorso
attuale [rif.
Percorso S1- Km. 7.3].
Imbocchiamo perciò la carrareccia che scende di fronte lungo un
valloncello, un po' sassosa soprattutto nel finale, ma agevole, che ci
porta ad uscire dopo circa 600 metri su un susseguirsi di piccoli
tratti prativi, dove seguiremo la traccia sull'erba che s'incunea di
tanto in tanto tra alti cespugli di rovi, mentre poco più avanti (km
0.8), piega a destra tornando nel bosco, facendosi
momentaneamente meno evidente, finchè poche decine di metri dopo
questa va a coincidere con quello che pare il letto di un fosso,
abbastanza sassoso, ma dove si riesce a ricavare una striscia pulita
più agevolmente percorribile. Ora la via da seguire, costituita da una
sorta di piccola carrareccia sempre più sassosa quindi sconnessa,
torna a farsi
evidente, via che si fa sempre più pendente e con fondo disagevole,
sempre più tecnica, tanto che potrebbe rendersi necessario scendere
a piedi nella porzione più difficile, contenuta comunque in meno di 100 metri;
poi prosegue sempre abbastanza sassosa e tecnica, ma la pendenza più
contenuta la rendono fattibile in sella se dotati di un minimo di
tecnica. Piuttosto un po' più sotto qualche preoccupazione può darlo
(dipende dal periodo) qualche cespuglio di rovi, che protende con
qualche ramo verso la sede del percorso, assimilabile qui a
mulattiera. Segue un secondo e ultimo tratto estremamente
difficoltoso, ancora più sassoso del primo, ma meno pendente, che
comunque si supera (volendo a piedi) con poche decine di metri, oltre
i quali il percorso è più accessibile, seppur ancora sconnesso. La via
sfocia su una carrareccia, da seguire verso sinistra, con fondo un po'
irregolare, che con alcune centinaia di metri ci porta ad un pianoro
prativo (Piano Altuccio) (dist. ~1.9 Km - alt. ~780 m.); seguiamo la
via principale che piega a destra riprendendo a scendere, divenendo
poi momentaneamente agevole e scorrevole, quando vedremo da sinistra
collegarsi una mulattiera, da ignorare, proveniente da località Le
Casette. Proseguendo a scendere, incontreremo un nuovo tratto,
l'ultimo, disagevole, per il fondo instabile, al termine del quale
troveremo un cancello in filo spinato da oltrepassare, oltre il quale
ignoriamo una via secondaria che si origina verso destra, mentre la
via principale che seguiremo ci presenta una breve rampa in salita.
Questa ci porta a confluire al termine dell'ascesa più ripida su una
buona carrareccia da seguire verso sinistra, in leggera salita,
per una sessantina di metri, quando imboccheremo a destra una via
minore contraddistinta anche dai segni bianco-rossi della
sentieristica trekking. Seguiamo la nuova via costantemente in
discesa, facile, leggermente sassosa solo in una breve porzione verso
la fine, che terminerà su un'asfaltata da seguire verso sinistra, che
dopo poche centinaia di metri si dividerà; qui opteremo per il ramo di
destra a scendere che ci porta verso la frazione Piane, dove , nel
punto in cui la strada si diramerà in più vie, seguiremo quella si
sinistra, che subito si sdoppia ancora e di queste seguiamo quella di
destra, che passata sotto una pianta di noci diviene sterrata.
Divertente viottolo che scende abbastanza ripido e leggermente
scalinata nel finale, ma comunque facile, che tra l'altro ci offre un
bello scorcio sul paese di Cottanello
(FOTO),
che con un paio di bruschi gomiti finali confluisce sulla provinciale
da seguire verso destra. Iignorando subito la diramazione di questa
verso sinistra., manteniamo l'asfaltata che scorre veloce nel lungo
tratto di discesa verso Cottanello, che raggiungeremo poco dopo aver
superato l'eremo di San Cataldo
(FOTO)
(dist. ~5.7 Km - alt. ~540 m.), anche se effettivamente lambiremo
appena il paese, dato che appena prima di giungere alla via che verso
sinistra porta all'interno di questo, ci inerpicheremo per la rampa
asfaltata di destra che sale verso la località montana di Le Casette.
Dopo aver lasciato indietro le poche case periferiche del paese incontreremo
sulla destra un fontanile di acqua sorgiva, dove potremo rifornirci;
proseguiamo a salire mantenendo l'asfaltata che dopo circa un
chilometro compiendo una piega destrorsa diviene sterrata, mentre
subito di seguito scartiamo una prima carrareccia che si stacca a
sinistra e subito oltre la curva una coppia di altre vie minori che si diramano ai due
lati della strada, tutte da ignorare, proseguendo l'ascesa con
pendenza costante. Continuando a scartare le successive vie minore che
incontreremo lungo la strada, non resta che seguire lo sviluppo
maestro di questa facile via, che nel finale vedrà addolcirsi la già
contenuta pendenza, fino all'ultima porzione in leggera discesa,
che porta ad allacciarci al percorso principale S1, (con la via che
scende da sinistra) oramai all'imbocco
dei Prati di Cottanello, prospicienti all'antico borgo montano
abbandonato di Le Casette
(FOTO) [rif.
Percorso S1- Km. 38.1].
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