Un nuovo percorso interamente in
territorio laziale, appena oltre il confine sud umbro, che da la
possibilità di collegare la zona adiacente i Prati di Cottanello,
all'Abbazia di San Pastore, adottando come trampolino di lancio la
zona di Macchia del Lago, con passaggio per il paese di Greccio.
L'itinerario è caratterizzato da una prima parte abbastanza dura, ma
sostanzialmente su fondo favorevole, almeno fino all'ascesa verso
Macchia del Lago; segue poi la porzione più complicata del percorso,
estremamente pendente, prima su carrareccia ampia ma abbastanza
friabile, soprattutto nei periodi siccitosi, poi su un sentiero
discretamente tecnico ed esposto in qualche frangente, che terminerà
alle porte di Greccio. Finale defaticante fino a San Pastore, quasi
esclusivamente in discesa.
Dalla zona dei Prati di Sopra, c'è la possibilità, tramite il
percorso S1, di inoltrarsi per Valle Frasso, raggiungendo località
Piano Spara, piccola area prativa tra i boschi della zona,
caratterizzata da un piccolo bacino artificiale d'acqua; appena
prima del laghetto la via si sdoppia e prendiamo questo bivio come
riferimento di origine del percorso [rif. Percorso S1-
Km. 8.0].
Al bivio proseguiamo quindi dritti, in direzione sud-est, passando
poco dopo sulla sinistra al laghetto menzionato, salendo di seguito
su una selletta, dove intercetteremo la carrareccia facente parte
anche del percorso S3, da seguire verso sinistra, ancora a salire,
andando a superare quota 1000. Proseguendo la via, il percorso si
farà un po' ondulato con un susseguirsi di saliscendi, con fondo
prevalentemente agevole, anche se si alternano dei tratti un po'
accidentati. Giungeremo quindi a margine di un'area recintata, dove
la via si biforca (dist ~1.9 Km – alt. ~1020 m.) e qui seguiremo la via di destra che va ad
aggirare tale recinzione, salendo un po' accidentata, per poi
scendere per poche centinaia di metri fino a giungere ad un incrocio
tra più vie, di cui seguiremo quella più a sinistra, che scende
subito abbastanza ripida e fortemente sconnessa, almeno nei
primissimi metri, per poi farsi un po' più abbordabile come tipo di
fondo (ma in certi periodi e tutta molto scalinata), fino a tornare
agevole nel finale, quando compirà un brusco gomito destrorso,
attraversando il tracciato del fosso di Ripagrande, risalendo poi
per allacciarsi subito all'ampia sterrata che sale da Greccio (come
anche percorso Dl). Non resta ora che seguire questa per gran parte
del suo sviluppo, con una salita che sostanzialmente sarà di una
certa severità, abbandonandola appena dopo aver superato, lambendola, la sommità del monte Macchia del
Lago, seguendo la carrareccia che si stacca a destra (dist ~4.3 Km –
alt. ~1060 m.), toccando la massima elevazione per il percorso in
questione. La via si sdoppia subito all'origine; ignorando il ramo
di destra che sale, seguiamo quello di sinistra che presto prende a
scendere con una bella visuale sulla piana reatina. Ben presto la via
scenderà molto decisa, con qualche difficoltà nei periodi più aridi,
per via del fondo sdrucciolevole, giungendo dopo 650 metri ad un
fontanile con abbeveratoio (I Trocchi), che ci lasceremo a destra
girandogli praticamente in parte attorno, proseguendo su un sentiero
che pare proseguire a mezza costa verso nord, ma che lasceremo già
nei primi metri, seguendone un altro che scende a destra, prima
molto incassato tra i cespugli, con qualche problema per alcune
decine di metri, quando i rovi sono più rigogliosi. La pendenza
andrà aumentando, con la traccia che per un breve tratto pare
scomparire sul prato, punto in cui occorre far attenzione a seguire
la corretta via che piega a destra, senza quindi proseguire dritti (dist
~5.3 Km – alt. ~870 m.), trovando dopo pochi metri un cartello
segnavia che ci conforterà sul sentiero corretto. Ora non ci saranno
più problemi di orientamento, ma le difficoltà potranno derivare
dalla tecnicità del percorso, che oltre ad essere abbastanza
pendente in qualche porzione, ci presenterà tratti esposti, fondo
roccioso e scalinato in qualche breve frangente, dove per qualche
metro sarà necessario scendere di sella, fino ad inserirsi su
un'altra traccia che proseguiremo nel ramo discensivo, di sinistra.
Qualche altro breve tratto tecnico anche su questo nuovo sentiero,
che però diverrà agevole nel finale, confluendo appena dopo su una
piccola carrareccia da seguire a sinistra, ancora in discesa, con un
ultimo gomito che la vedrà sfociare sull'asfaltata di Greccio,
appena alle porte del paese, dove troveremo una bacheca con la
sentieristica della zona ed un fontanile dove rifornirsi di acqua.
Seguiamo l'asfaltata verso destra, penetrando all'interno del paese
e lambendo la grande piazza, su selciata, che poi tornerà asfaltata
uscendo dall'abitato. Proseguiamo a scendere sull'asfaltata
principale (ignoriamo quindi la stradina che si stacca a destra per
salire alla Cappelletta, come da percorso
Dl) (dist ~6.5 Km –
alt. ~700 m.) per un tratto
rettilineo, con una curva a destra, oltre la quale, prima di
giungere ad alcune case, abbandoniamo l'asfaltata a favore di un
viottolo che si stacca sulla sinistra, che diviene una stretta
asfaltata poco più sotto. Questa scende attraversando una prima
volta la provinciale per Greccio, prima lasciata, proseguendo oltre
ancora come asfaltata, per intersecare nuovamente la provinciale e
nuovamente proseguendo oltre, ma stavolta come sterrata, proseguendo
sempre a scendere su tratto agevole, ignorando una cementata che si
stacca sulla sinistra, fino ad attraversare per un'ultima volta la
provinciale, scendendo ora per via San Pastore, stretta asfaltata
che scende ripida. Di fronte ad una casa seguiamo il ramo di destra,
sterrato, che dopo essere sceso un altro po', leggermente sconnesso,
compie un gomito verso destra; scartando una minore a sinistra,
risaliamo per gli ultimi metri che ci portano al cospetto
dell'Abbazia di San Pastore
(FOTO),
congiungendoci al percorso S3[rif. Percorso
S3- Km. 20.5].
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