PERCORSO Td
P.zzo del Comune - Acqua del Trocco - Acqua Micciola - Umbriano - Colleponte
4 MULI E UN SOMARO


Lunghezza: ~10.4 Km
Altitudine max: ~1120 m s.l.m.
(disl. tot. discese ~890m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~50'
Difficoltà: Medio-difficile (indice 6)

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DATA: Aprile 2011 

 

Percorso che rappresenta uno tra i modi più divertenti e piacevoli di scendere dalla sommità della dorsale compresa tra la Valle Malpana e la Valnerina, a ridosso del versante ovest dell'Aspra, con i primi chilometri leggermente ondulati appena oltre 1100 metri, a cui segue una lunga porzione discensiva composta inizialmente da veloci e tutto sommato facili sterrate, con un finale su sentieri dapprima abbordabili, poi con un tratto finale un po' ostico tra le rocce, fino all'epilogo a Colleponte.

Dopo essere usciti dalla Valle Malpana (o Pagana) tramite la dura carrareccia che scollinando in prossimità di Colle la Bernara, ci porta nella provincia ternana, la via prende a scendere diretta verso Terria, con una diramazione verso sinistra a quota 1110 m.; questa rappresenta l'origine del presente percorso 
[rif. Percorso T3 - Km. 20.9].
Superiamo presto un abbeveratoio (P.zo del Comune), seguendo costantemente la via univoca che sottocosta alla dorsale orografica sinistra della Valnerina, prosegue per 4 km, con leggeri (più o meno) saliscendi conservando una quota appena al di sopra dei 1100 metri, lungo le pendici dei monti Croce dei Fetti e Pinao, permettendoci di godere della bellissima visuale verso fondovalle o verso il versante opposto, con il monte Solenne che si distingue sugli altri rilievi. Una rampa un po' più impegnativa che culmina nel punto in cui verso sinistra si stacca ripida la via che sale direttamente verso la cima dell'Aspra (dist. ~4.0 km - alt. ~1110 m.), ci segnala l'approssimarsi del lungo tratto discensivo, che avrà inizio con alcune decine di metri un po' ostici, per il fondo malmesso, che termina sul sottostante fontanile della Fonte del Trocco, dove potremo rifornirci di fresca acqua sorgiva. Si prosegue a scendere oltre questo, con via ancora univoca, in una porzione dove sulla sinistra si staccano alcune tracce utili per raggiungere, volendo, il monte Berretta; superiamo sulla sinistra alcune vecchie opere idriche di captazione delle acque (Acqua Micciola), oltre cui ci si ritroverà alle prese con una breve porzione pendente e fondo friabile che poi lascerà il posto ad un tratto più facile e scorrevole. Via ancora univoca, se si eccettua un possibile bypass (dist. ~5.3 Km - alt. ~910 m.) sulla destra, appena prima di una brusca svolta destrorsa, con una mulattiera che compiuta la svolta si ricollegherà alla via principale e appena di seguito una carrareccia minore che si stacca sempre sulla destra e scende più ripida e diretta verso Colleponte e Macenano; poi superati un centinaio di metri un po' dissestati, segue una facile via, quasi costantemente discensiva, che in poco più di un chilometro ci porta ad una selletta (dist. ~7.4 Km - alt. ~730 m.), con di fronte a noi un monte con in cima il rudere di S.Angelo, dove la via principale, che qui abbandoniamo, continua a scendere verso Colle Oliva, una carrareccia secondaria si stacca sulla sinistra, in leggera discesa e, se guardiamo bene, una traccia di sentiero si origina sulla destra. La traccia non è particolarmente evidente, perlomeno non lo è immediatamente quella che noi dovremo seguire; scesi una decina di metri infatti, pare che una traccia principale, da scartare, prosegua pressochè pianeggiante verso sinistra, lungo la costa del monte col rudere, mentre un'altra coppia di tracce si staccano opposte alla prima, quindi verso destra, una allo stesso livello e una, quella da seguire, appena più alta. Dopo pochi metri pianeggianti, sale un po' per un centinaio di metri, tutto sommato scorrevole, seppur un po' sassosa, prendendo poi a scendere, dapprima con pendenza moderata, con un breve tratto sconnesso, poi, dopo aver visto staccarsi sulla destra una traccia minore da ignorare, con pendenza più marcata, col fondo sconnesso che si fa un po' più frequente. Dopo un chilometro dall'inizio del sentiero, questo cambierà sostanzialmente, dal momento che la vecchia traccia, che manteneva fino alla sua fine queste caratteristiche, è stata sostituita da una via realizzata per il disboscamento, più ampia e friabile, data anche la pendenza accentuata, che ci accompagnerà per i 300 metri finali, ovvero fino all'approssimarsi dell'innesto con una più ampia e scoscesa carrareccia, sulla quale non dovremo però inserirci, dal momento che una decina di metri prima, imboccheremo una esigua traccia non troppo evidente che sulla sinistra ci farà in pratica invertire la direzione, con una nuova diagonale lungo la costa del monte, rispetto a quella fatta finora (dist. ~8.7 Km - alt. ~560 m.). Bel sentierino, facile, se si eccettua una leggera contropendenza, che vede dopo 450 metri dalla sua origine, una prima traccia secondaria da ignorare sulla sinistra, per poi presentarci pochi metri dopo una biforcazione; entrambe le tracce si ricongiungeranno dopo nemmeno 200 metri, ma personalmente opto per quella più alta di sinistra, che dopo poco più di un centinaio di metri si inserisce su altro sentiero che seguiremo nel ramo discensivo. Ora inizia il divertimento per chi predilige fondi tecnici, dal momento che il fondo roccioso la farà da padrone, con una porzione molto scalinata abbastanza tecnica, lungo la quale vedremo riallacciarsi da destra l'alternativa prima menzionata, mentre poco più sotto si piegherà verso destra, con subito di seguito una traccia da scartare che sulla sinistra scende direttamente verso il sottostante vecchio borgo abbandonato di Umbriano, mentre sull'altro versante della Valnerina potremo scorgere distintamente l'Abbazia di San Pietro in Valle. Ancora pochi metri ostici scalinati, poi segue una porzione scorrevole, inframmezzata da un brevissimo passaggio molto complicato dopo un centinaio di metri tra grosse rocce. La via torna a farsi più difficile poche centinaia di metri oltre, con una porzione estremamente pendente, incassata profondamente in un ampio solco friabile (una sorta di toboga naturale), in prossimità della fine del quale vedremo staccarsi a sinistra un viottolo che porta verso Umbriano; noi non dovremo far altro che mantenere la direzione col tratto finale di una carrareccia che seguita nel tratto discensivo diverrà poi cementata per confluire su altra cementata ripida che ci farà terminare sulla via di fondovalle che solca l'orografica sinistra della Valnerina
[rif. Percorso T3 - Km. 29.5]; sulla destra a pochi metri c'è Colleponte, mentre il ramo di sinistra porta verso Ferentillo

 



 

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