Percorso che rappresenta uno tra i modi più
divertenti e piacevoli di scendere dalla sommità della dorsale
compresa tra la Valle Malpana e la Valnerina, a ridosso del versante
ovest dell'Aspra, con i primi chilometri leggermente ondulati appena
oltre 1100 metri, a cui segue una lunga porzione discensiva composta
inizialmente da veloci e tutto sommato facili sterrate, con un finale
su sentieri dapprima abbordabili, poi con un tratto finale un po'
ostico tra le rocce, fino all'epilogo a Colleponte.
Dopo essere usciti dalla Valle Malpana (o Pagana) tramite la dura
carrareccia che scollinando in prossimità di Colle la Bernara, ci
porta nella provincia ternana, la via
prende a scendere diretta verso Terria, con una diramazione verso
sinistra a quota 1110 m.; questa rappresenta l'origine del presente
percorso
[rif.
Percorso T3 - Km. 20.9].
Superiamo presto un abbeveratoio (P.zo del Comune), seguendo costantemente la via
univoca che sottocosta alla dorsale orografica sinistra della
Valnerina, prosegue per 4 km, con leggeri (più o meno) saliscendi
conservando una quota appena al di sopra dei 1100 metri,
lungo le pendici dei monti Croce dei Fetti e Pinao, permettendoci di godere della bellissima visuale verso fondovalle o
verso il versante opposto, con il monte Solenne che si distingue sugli
altri rilievi. Una rampa un po' più impegnativa che culmina nel punto
in cui verso sinistra si stacca ripida la via che sale direttamente
verso la cima dell'Aspra (dist. ~4.0 km - alt. ~1110 m.), ci segnala l'approssimarsi del lungo
tratto discensivo, che avrà inizio con alcune decine di metri un po'
ostici, per il fondo malmesso, che termina sul sottostante fontanile
della Fonte del Trocco, dove potremo rifornirci di fresca acqua
sorgiva. Si prosegue a scendere oltre questo, con via ancora univoca,
in una porzione dove sulla sinistra si staccano alcune tracce utili
per raggiungere, volendo, il monte Berretta; superiamo sulla
sinistra alcune vecchie opere idriche di captazione delle acque (Acqua Micciola),
oltre cui ci si ritroverà alle prese con una breve porzione pendente e
fondo friabile che poi lascerà il posto ad un tratto più facile e
scorrevole. Via ancora univoca, se si eccettua un possibile bypass (dist. ~5.3
Km - alt. ~910 m.) sulla destra, appena prima di una brusca svolta
destrorsa, con una mulattiera che compiuta la svolta si ricollegherà
alla via principale e appena di seguito una carrareccia minore che si
stacca sempre sulla destra e scende più ripida e diretta verso Colleponte e Macenano;
poi superati un centinaio di metri un po' dissestati, segue una facile
via, quasi costantemente discensiva, che in poco più di un chilometro
ci porta ad una selletta (dist. ~7.4 Km - alt. ~730 m.), con di fronte
a noi un monte con in cima il rudere di S.Angelo, dove la via
principale, che qui abbandoniamo, continua a scendere verso Colle
Oliva, una carrareccia secondaria si stacca sulla sinistra, in leggera
discesa e, se guardiamo bene, una traccia di sentiero si origina sulla
destra. La traccia non è particolarmente evidente, perlomeno non lo è
immediatamente quella che noi dovremo seguire; scesi una decina di
metri infatti, pare che una traccia principale, da scartare, prosegua
pressochè pianeggiante verso sinistra, lungo la costa del monte col
rudere, mentre un'altra coppia di tracce si staccano opposte alla
prima, quindi verso destra, una allo stesso livello e una, quella da
seguire, appena più alta. Dopo pochi metri pianeggianti, sale un po'
per un centinaio di metri, tutto sommato scorrevole, seppur un po'
sassosa, prendendo poi a scendere, dapprima con pendenza moderata, con
un breve tratto sconnesso, poi, dopo aver visto staccarsi sulla destra
una traccia minore da ignorare, con pendenza più marcata, col fondo
sconnesso che si fa un po' più frequente. Dopo un chilometro
dall'inizio del sentiero, questo cambierà sostanzialmente, dal
momento che la vecchia traccia, che manteneva fino alla sua fine
queste caratteristiche, è stata sostituita da una via realizzata per
il disboscamento, più ampia e friabile, data anche la pendenza
accentuata, che ci accompagnerà per i 300 metri finali, ovvero fino
all'approssimarsi dell'innesto con una più ampia e scoscesa
carrareccia, sulla quale non dovremo però inserirci, dal momento che
una decina di metri prima, imboccheremo una esigua traccia non troppo
evidente che sulla sinistra ci farà in pratica invertire la direzione,
con una nuova diagonale lungo la costa del monte, rispetto a quella
fatta finora (dist. ~8.7 Km - alt. ~560 m.). Bel sentierino, facile,
se si eccettua una leggera contropendenza, che vede dopo 450 metri
dalla sua origine, una prima traccia secondaria da ignorare sulla
sinistra, per poi presentarci pochi metri dopo una biforcazione;
entrambe le tracce si ricongiungeranno dopo nemmeno 200 metri, ma
personalmente opto per quella più alta di sinistra, che dopo poco più
di un centinaio di metri si inserisce su altro sentiero che seguiremo
nel ramo discensivo. Ora inizia il divertimento per chi predilige
fondi tecnici, dal momento che il fondo roccioso la farà da padrone,
con una porzione molto scalinata abbastanza tecnica, lungo la quale
vedremo riallacciarsi da destra l'alternativa prima menzionata, mentre
poco più sotto si piegherà verso destra, con subito di seguito una
traccia da scartare che sulla sinistra scende direttamente verso il sottostante vecchio borgo abbandonato di Umbriano, mentre sull'altro versante
della Valnerina potremo scorgere distintamente l'Abbazia di San Pietro
in Valle. Ancora pochi metri ostici scalinati, poi segue una porzione
scorrevole, inframmezzata da un brevissimo passaggio molto complicato dopo
un centinaio di metri tra grosse rocce. La via torna a farsi più
difficile poche centinaia di metri oltre, con una porzione
estremamente pendente, incassata profondamente in un ampio solco
friabile (una sorta di toboga naturale), in prossimità della fine del
quale vedremo staccarsi a sinistra un viottolo che porta verso
Umbriano; noi non dovremo far altro che mantenere la direzione col
tratto finale di una carrareccia che seguita nel tratto discensivo
diverrà poi cementata per confluire su altra cementata ripida che ci
farà terminare sulla via di fondovalle che solca l'orografica sinistra
della Valnerina
[rif. Percorso T3 - Km. 29.5];
sulla destra a pochi metri c'è Colleponte,
mentre il ramo di sinistra porta verso Ferentillo
|