A volte capita che scrivo un breve resoconto dell'uscita appena fatta, perchè invogliato dalla recente piacevole esperienza, o come promemoria, oppure per lasciarne un minimo ricordo. Metto anche queste, qui... 11 02 2007 Capita ogni tanto di incappare in sentieri o sterrate in zone che si riteneva oramai non avessero più nulla da offrire; a volte in posti che offrono scorci panoramici sorprendenti; altre volte in luoghi inaspettati di notevole interesse naturalistico o storico, come nel caso odierno, quando esplorando il tracciato dell'antica Flaminia tra Acquasparta e Massa Martana ho trovato lungo il percorso un imponente antico ponte romano e resti di catacombe di cui ignoravo completamente l'esistenza. Un tracciato che merita di finire sicuramente sulla mappa dei percorsi pubblicati. 17 02 2007 Proseguo nello smaltimento della lunga lista di percorsi da provare e siccome ancora "volo basso", avendo ripreso da poco a pedalare, mi limito a quote poco più che collinari. È così toccato al tratto tra Cima Forca e Casteldelmonte, battendo tutte le possibili diramazioni che si staccano dalla direttrice principale. Una di queste scendendo verso sud si trasforma in un divertente sentiero che proprio sul più bello… muore nel fitto del bosco. Bici al fianco per diverse centinaia di metri districandomi fra la vegetazione (rifarsela a ritroso significava una sfacchinata terribile trascinandosi quasi la bici di peso…) mi hanno fatto pentire di aver imboccato quella via. Invece a mezza costa sbocco su una mulattiera che vedo scendere dall’alto e puntare decisa e ben marcata verso la base del monte; la prendo in discesa: fantastica! Una delle più belle discese mai fatte (per me che non ne sono un amante…). Assolutamente da riprovare, cercando in tutti i modi di scoprirne l’origine alla sommità del monte. 24 02 07 Il programma odierno prevedeva la verifica di una voce che dava il percorso F2 chiuso nella prosecuzione dopo Nera Montoro;siccome il tutto era compatibile con l'attuale livello di preparazione che prevedeva di privilegiare la distanza all'altitudine; sono andato, tra l'altro in compagnia del mio amico Marco. Il percorso era interamente accessibile, anche se lasciando la provinciale appena prima del passaggio alla comunità incontro c'era la segnalazione di un divieto di passaggio per frane; approfittando del varco nella recinzione provvisoria sono passato senza problemi. Alla fine pur saltando la prima parte per Castelfranco, sono risultati oltre 60 km e malgrado sia rimasto sempre a quote contenute, i tanti saliscendi hanno comportato almeno 7-800 metri di dislivello totale di salite. 03 03 07 Continuo a battere le diramazioni comprese tra Cimaforca e Casteldelmonte (e anche un po' oltre). Le novità principali (relativamente interessanti) le ho trovate attorno a quest'ultimo borgo. Lo scopo principale dell'uscita rimaneva comunque l'approfondimento della via scoperta due settimane prima, che termina dopo una divertente e lunga discesa, nella zona di Acquasparta. Nulla di fatto, non sono riuscito a trovare un'origine valida ciclabile. Però non è stato tutto tempo perso; parlando con un addetto di una segheria ai piedi della montagna, infatti ho ricevuto importanti indicazioni: prendere la diramazione di sinistra, alla pozza a destra, poi a sinistra e ancora a sinistra. Oramai questo entusiasmante tracciato discensivo mi sta proprio prendendo; mi sa che la settimana prossima ci riprovo... 10 03 07 Bingo! Al terzo tentativo la via giusta è stata individuata. Anche perchè era l'ultima possibilità che mi concedevo; già due volte in una stessa zona mi annoia, figuriamoci tre o più! Ancora è un po' sporca quindi non completamente transitabile in bici (se non caricandosela in spalla per oltre un centinaio di metri) a causa dei tanti residui a terra di un recente disboscamento. Ma una volta ripulita, come ha promesso di fare il gentilissimo boscaiolo (lo stesso della segheria della settimana prima) che lavora nella zona e che mi ha dato preziose informazioni per l'individuazione della corretta via, permetterà di passare dalla zona di Cima Forca a quella di Furapane con una lunga ed entusiasmante discesa senza quasi mai mettere piede a terra. Prossimamente su questo sito... (e finalmente dalla prossima settimana si inizia a salire di quota!) 17 03 07 Registrazione di un nuovo percorso nella zona sud de Itieli di prossima pubblicazione sul sito. E' servito anche a mettere via chilometri, oltre 60. 24 03 07 Giornata un po' grigia, ma siccome la domenica sarebbe stata ancora peggiore e siccome tanta era la smania di provare il gps appena acquistato, sono andato a testarlo, sul percorso della gara che si terrà domani a San Gemini. Bel test anche di resistenza per lo strumento, con temperature rigide in quota (faceva nevischio) e pioggia negli ultimi chilometri. 31 03 07 Giro di ricognizione a cima Panco in vista delle prossime registrazioni per nuovi percorsi in zona e in vista di una promessa da mantenere (dalla scorsa estate): accompagnare un mio amico che mi ha espressamente richiesto quel monte (bisogna che mi ricordi di chiedergli perchè proprio quello). Sabato prossimo infatti, spero di riuscire ad esaudire il suo desiderio e con l'occasione accorpare anche altri amici che ogni tanto mi chiedono di venire. Per abbreviare il giro di chi non è allenato sulle grandi distanze (che da Terni sfiorerebbe i 70 km) la partenza sarà dal parcheggio di Carsule. Comunque oggi è stata decisamente sofferta, almeno la porzione finale: sarà stata la preparazione ancora non eccelsa per la combinazione 65km-1750 metri di ascesa totale, saranno stati i postumi di una mezza influenza che mi ha fatto compagnia fino al venerdì, fattostà che un paio di volte mi sono dovuto fermare qualche secondo per riprendere fiato! 21 04 07 Unendo l'utile al dilettevole, sono andato a fare la registrazione gps del percorso D1, sfruttando la cosa come utile allenamento per aumentare le prestazioni sia come chilometraggio che come salite totali. Siccome terminato il circuito non ho raggiunto quanto mi ero prefissato, da Valenza o aggiunto un'ulteriore appendice fino a loc. Colorello. Con questo obbiettivo raggiunto: 66 km e quasi 1600 metri di dislivello totale. I monti della Valnerina cominciano ad essere più vicini! 28 04 07 E Valnerina è stata! In vista della festività del 1° maggio, quando avrò più tempo a disposizione per un chilometraggio così elevato, (oltre 80 km per fare da casa il percorso C2), sfrutto la giornata odierna come preparazione e per un primo assaggio: la Forca dell'Immagine salendo da San Valentino (ascesa che mi piace molto). Avevo però sopravvalutato questo percorso come salite accumulate; se come lunghezza ci siamo (quasi 80 km fatti), come ascesa totale no: appena 1050 metri! Così col poco tempo residuo a disposizione ci ho aggiunto la salita alla Fontana della Mandola. Totale quasi 1300 metri. Il 1° ne serviranno oltre 1500... speriamo bene. Dimenticato: emozionante incontro scendendo dal Solenne: un favoloso esemplare di cerbiatto (o daino? sono abbastanza ignorante in materia!) sulla strada, che dopo un secondo immobile per la curiosità di guardarmi, ha cercato un varco nella vegetazione e è scomparso dalla mia vista; e chi se lo sarebbe mai aspettato lì! 01 05 07 Ricordavo quel giro più severo; forse sarà che altre volte mi lasciava un segno più "profondo" perchè fatto in piena estate? Comunque: 81km e circa 1500 metri di dislivello messi da parte. Vedremo sabato prossimo che inventarci. 05 05 07 La febbre della sera prima (se 37.1 si può definire febbre) e il tempo molto cupo consiglierebbe di rimandare alla domenica. Addirittura nel tragitto di ritorno dalla scuola di mio figlio si sente anche qualche goccia di pioggia. Cavolo! Non era prevista acqua in mattinata. Di corsa appena rientrato in casa mi collego ad internet e guardo le ultimissime previsioni che confermano: nella fascia 6-12 previsti 0 mm di precipitazioni. Allora è la pioggia che si sta sbagliando! E prima o poi se ne accorgerà e smetterà! (infatti così poi è stato). Quindi visto che per il giorno successivo il meteo è anche un pelino peggiore, si parte. Magari visto lo stato di salute non eccelso e la tanta pioggia dei giorni precedenti, che avranno trasformato tanti sentieri in terra in campi di battaglia, optiamo per un compromesso: in giro che includa sterrate (intendendo strade bianche ghiaiose, quindi non fangose) di medio impegno. Così ne è venuto fuori: salita fino ai Prati di Stroncone (interamente su asfalto), prosecuzione su percorso Df fino a Finocchieto, ritorno a casa per via traverse. 66 km e nemmeno 1300 metri di dislivello totale: quello che ci voleva, in più rilievo gps del percorso Df. Senza conseguenze sullo stato febbrile, visto che al ritorno segnavo ancora 37.1. Si... vabbè... il giorno dopo 39.3. Ma chi dice che non sarebbe stato così lo stesso? :-) 12 05 07 Cima Panco ha ancora molto da offrire come percorsi da poter pubblicare sul sito. Però ci sono stato già tre volte in questi ultimi mesi e siccome già due volte nello stesso posto mi da noia, non posso proprio immaginare di tornarci ancora più volte per recensire più percorsi; allora mi gioco il jolly di questo mese (jolly=una volta al mese mi concedo di caricare la bici in auto e fare con questa la tappa di avvicinamento e ritorno). Quindi ho dedicato la giornata odierna a girare in lungo, largo e intorno a Cima Panco, salendoci sopra dal versante ovest, riscendendo dal sud, risalendo dal nord e ridiscendendo dall'est. Ne sono venuti fuori comunque appena 45 km e 1500 metri di dislivello, ma tanto faticati: i postumi dell'influenza hanno avuto una certa... influenza! 19 05 07 Tappa dedicata ad allungare un po' il raggio d'azione, sia come chilometraggio che come dislivello. Obiettivo raggiunto con 60 km abbondanti e quasi 1700 metri di dislivello, consumati agevolmente in esplorazione attorno all'Acetella. Brutta sorpresa: ancora nuovo asfalto, nei chilometri che salgono fino a Castagnacupa!. 26 05 07 Uscita dedicata prevalentemente in preparazione di quella del prossimo fine settimana che si preannuncia abbastanza impegnativa (Casa, Rocca S.Zenone, Castagnacupa, Catinelli, Pompagnano, Spoleto, Patrico, Sensati, Le Cese, F.ca dell'Immagine, Ancaiano, Strettura. Borgo Bovio: oltre 80 km e oltre 1800 metri di dislivello). Quindi ho optato per qualcosa che fosse abbastanza consistente: salendo a Marmore, Moggio, Greccio, la Cappelletta, I Prati, Stroncone: 70 km e 1700 metri di dislivello. Però sarà la quarta volta che faccio la salita verso la Cappelletta da Greccio e ogni volta mi sfianca! Sarà che ogni volta contribuisce un sole che picchia forte; la prossima volta ci voglio andare con la temperatura inferiore ai 20°C. 02 06 07 Dopo il venerdì sera decisamente piovoso, le speranze di poter fare il maxigiro di Patrico sabato sono esigue. Tant'è che nemmeno rimetto la sveglia per partire presto, come un lungo chilometraggio richiederebbe. Invece la mattinata promette bene e le previsioni che consulto su internet confermano che la prima parte della giornata si salva. Allora ci provo. Tutto bene, anzi quasi benissimo; il percorso è divertente, anche se faticoso soprattutto nell'ascesa verso Patrico, ma comunque decisamente piacevole e soddisfacente, complice anche una temperatura fresca che aiuta. Tutto ciò fino alla discesa per Sensati; qui il patatrack! Una foratura micidiale causa pizzicatura della gomma posteriore, evidentemente già in fase di sgonfiaggio per una foratura precedente. La camera d'aria di scorta ha una di quelle stramaledettissime valvole "presta" che pensavo aver debellato totalmente; ha il perno di chiusura piegato e si spezza appena provo a raddrizzarlo. Provo a riparare la camera forata, senza riuscirci: due tagli opposti sulla sezione, effetto della pizzicatura, più la foratura iniziale mi appiedano! Mi evo far recuperare da mia moglie. Mi è andato proprio di traverso questo giro. Alla prima occasione va recuperato. 12 06 07 Sabato scorso un giro interlocutorio e non troppo impegnativo sul monte Macchialunga, in vista della mattinata odierna, quando, approfittando di una giornata di ferie, mi riprometto di riprovare il giro di Patrico. Tra l'altro carico sul gps tutta la parte fatta 10 giorni prima, prendendo a riferimento il partner virtuale (me stesso quel giorno); i primi chilometri è proprio un testa a testa e fatico quasi a stargli dietro; poi a Rocca San Zenone lo prendo a tradimento: lui si era fermato a prendere acqua alla fontana e poi aveva sofferto di un lieve mal di pancia per tutta la Val Serra :-) Ho proprio una gran voglia; e quando sono così euforico mi chiedo sempre cosa ci potrà essere che andrà storto. Acc... malediz... ecco cosa: ho lasciato il mio frugale, ma energetico pasto, sul tavolo della cucina! Quindi non ho nulla da mettere sotto i denti; capirai... almeno 5 ore, oltre 80 km, circa 2000 metri di salite, senza alcun rifornimento di energie! Una sola volta ho conosciuto una crisi di fame in bici e so quanto sia terribile e assolutamente da evitare. Scendendo da Pompagnano passo davanti al ristorante (anche bar) in cui ho fatto il pranzo di nozze; il proprietario è una persona squisita e non mi negherà certo una merendina vista l'emergenza. Macchè: martedì chiuso di turno! L'ascesa a Patrico è sempre faticosa, anche perchè la giornata è pure decisamente più calda, però la faccio anche con meno metri a piedi della volta precedente, su tre passaggi decisamente ostici, seppur brevi. A Patrico incontro un tizio a cui chiedo dove posso trovare una pianta di frutta (nella speranza che recependo lo stato di emergenza, mi offra un boccone). Nulla da fare! Per fortuna che non si sentono i morsi della fame (ma so cosa mi aspetterà prima o poi...). Discesa divertentissima fino a Le Cese, dove so che devo trovare assolutamente una soluzione; nei campi adiacenti la strada che porta in paese le piante di ciliege sono desolatamente spoglie di frutti. Ma nel bel mezzo del paese, a margine della strada, una fantastica e gigantesca pianta di grosse ciliege (no, non era un miraggio). Chiedo il permesso di poterne mangiare qualcuna a due signore che stavano alla sua ombra; permesso accordato anche perchè il padrone non c'è e pare che le lasci quasi sempre marcire lì. Una di loro, sentita la mia "disavventura" si offre addirittura di darmi qualcosa di più sostanzioso in casa (Le Cese - Patrico 2-0!), ma non ce n'è bisogno. Si può ripartire in tutta tranquillità per l'ultima ascesa più severa verso la Forca dell'Immagine. Qui l'unica delusione della giornata: io che odio l'asfalto soprattutto quello sulle strade che ho conosciute come sterrate, ho assistito alla morte in diretta di una di queste, seppellita proprio quel giorno sotto uno strato di bitume... L'ampio stradone (che non faceva male a nessuno) che collega Le Cese ad Ancaiano era in fase di asfaltatura. E sembrava quasi che mi volesse trascinare con se, visto che per un paio di volte, lungo la discesa, ho rischiato, prima di finire sotto il rullo compressore e poi di essere investito dalla pala meccanica che livellava la ghiaia. Potrò raccontare di essere stato l'ultimo a battere quella via sterrata. 17 06 07 Oggi il jolly di giugno. In auto fino ad Acquasparta poi Colpetrazzo e da lì sterrata risalendo verso Pizzo Torricella, poi l'altipiano sotto monte il Cerchio, risalendo quindi la catena dei Martani in quota fino all'estremità nord del Monte Martano. Discesa tutta di un fiato di oltre 600 metri di dislivello verso Massa Martana, per poi, con alternanza di sterrate e asfalto si torna verso Acquasparta. 50 km e 1500 metri di dislivello. 24 06 07 - 28 06 07 Un paio di uscite ai Prati di Stroncone e attorno Polino, più che altro volte a migliorare la preparazione in vista delle imminenti vacanze sulle montagne austriache, con un paio di uscite programmate oltre i 2000 metri. 15 07 07 Oggi un lungo giro partendo da casa per raggiungere, come meta più distante. il monte Martano. Ma ancora fresco nei ricorsi la vacanza tra le splendide montagne della Carinzia, in Austria. Due bellissimi uscite, su un ottima KTM messa a disposizione (gratuitamente) dall'hotel che mi ospitava e sulla quale ho ritrovato i miei mitici ex freni idraulici Magura HS11. Grandi montagne e grandi paesaggi, percorsi in tutta tranquillità grazie al navigatore sul quale avevo caricato le tracce per scalare i due diversi monti oltre i 2000 metri: il Mirnock e il Tschirnock. Grandi paesaggi e grandi soddisfazioni! 21 07 07 Come ogni anno approfitto della "trasferta" per andare a recuperare la mia famiglia dopo una settimana passata dai nonni materni, per un'escursione nella zona del folignate. E grazie al navigatore, senza più bisogno di alcuna documentazione (abituale quando stavo in posti a me totalmente sconosciuti), ho scaricato da un sito su internet una traccia che mi stuzzicava adeguatamente (66 km e oltre 1600 metri di dislivello): da Foligno, salendo per sterrata fino al monte di Pale, poi verso Colfiorito e infine scavalcando i monti oltre i 1000, discesona fino a Nocera Umbra, con ritorno con lievi saliscendi verso Foligno. 04 08 08 Finale di luglio con giri sul "classico", prevalentemente nelle montagne a cornice della bassa vallata reatina, tutte con un comune denominatore: il terreno arso dalla lunga mancanza di piogge (non piove oramai nella mia zona da ben oltre un mese), con la conseguenza che qualsiasi fondo è diventato estremamente friabile e meno compatto; tutto ciò a comportato un bel volo una decina di giorni addietro, con estese escoriazioni sul fianco destro e vari tentativi di bis nelle uscite successive. Il breve temporale di ieri sera è stato quindi salutare (oltre che per ovvi altri motivi più importanti legati principalmente all'agricoltura); questa mattina tutta un'altra musica su mulattiere, carrarecce e sentieri, con una tenuta che erano giorni non provavo più. Sia in salita, dove nell'ultimo periodo ogni pedalata sulle pendenze più dure era una sgommata (invece oggi presa perfetta e silenzio assoluto delle gomme!) e grande tenuta e sicurezza anche in discesa. Grande divertimento, coronato dalla mia prima ascesa sulla cima del monte Pelosa (80 km circa). 18 08 07 Quest'anno, oramai alla fine del periodo di ferie, in quello che dovrebbe quindi essere il mio periodo di massima forma, anzichè (ma non è detto *) fare un'unica consueta escursione del genere "famola strana" ("famola strana" = escursione che per chilometraggio e ascesa accumulata si discosta sensibilmente da quelle abituali, da ricordare quindi come una faticaccia bestiale), ne ho volute fare tre, ma più contenute, comunque tutte a superare i 1500 metri di quota. Quindi dopo il monte Pelosa prima e Motola successivamente (ha rappresentato il giro più lungo dell'anno con 90 km e 1800 metri di ascesa totale), è toccato oggi alla catena dei monti Reatini, salendo da Poggio Bustone, viaggiando oltre i 1500 metri dei monti che separano da Leonessa, passando per passo la Fara e aggirandone alcuni riscendendo a Morro Reatino. Splendide montagne e vallate, tanto che è tanta la voglia di tornarci. (* non è detto che finisca qui: quei posti meravigliosi mi hanno proprio affascinato e l'itinerario proposto nel percorso il cammino di Francesco che prosegue fino a Terminillo a Pian de Valli, superando anche i 1800 metri, mi sta solleticando proprio la mente...) 25 08 07 Senza una meta precisa, il giro di oggi aveva il solo scopo di fare da test: posso affrontare i 2400 metri di dislivello del giro che includerebbe la tratta Poggio Bustone-Terminillo del "cammino di Francesco"? Quest'anno non mi è mai capitato di superare i 2000 metri totali di dislivello e quindi è il caso di testarmi proprio su questo limite. Mi organizzo quindi un percorso tra Buonacquisto, Labro, Moggio, Cimitelle proprio da 2000 metri e spiccioli. Ma la sfortuna ci mette lo zampino: una foratura seria mi fa perdere mezz'ora, per non parlare del tempo necessario ogni quarto d'ora per ripristinare la pressione della ruota, che a causa di una microforatura non individuabile, perde pressione. Alla fine sono quasi più stremato per il rigonfiare continuamente la bici che non per le salite. Ma si era fatto troppo tardi e il sole a picco di mezzogiorno con un caldo afoso e 35° di temperatura, mi fanno interrompere il giro prefissato, a 1880 metri di dislivello. E ora? Sabato ci azzardiamo a provare fino a Terminilo, se meno di 2000 metri mi hanno già sfiancato? La tigna (dalle mie parti tigna=testardaggine) è tanta. Vedremo... anche in base al clima; sicuramente no se il clima si mantiene su questi livelli insopportabili. 01 09 07 Un compromesso: parte del cammino di Francesco. Anzi, carico entrambe le tracce, il giro completo e uno che ne prevede l'interruzione scendendo a Cantalice anzichè a Terminillo. Più che altro perchè pare che il Vallone di Lisciano, la via che avrei scelto per tornare poi a valle da Terminillo, sia poco praticabile in bici e io da Terminillo, dopo una meraviglia di giro su quel genere, su asfaltata non ci voglio proprio scendere. Quindi... vedremo lì per lì. Intanto assaggio il passo del Lupo, che pare essere la salita più tosta, assieme alla successiva ascesa alla sella Vall'Organo, che quindi se scendessi a Cantalice, salterei. Ma la decisione è già presa alla partenza, combinandone una delle mie; dopo quasi mezz'ora di percorso fatto mi accordo che il gps, per un errore nella sequenza dei tasti premuti non sta registrando un bel niente! Quindi torno al punto di partenza, per rifare tutto da capo. Impossibile con il tempo perso pensare a coprire tutto il giro fino a Terminillo. Confermo l'estrema bellezza di quei posti e che effettivamente la salita al passo del Lupo è sfiancante, dovendosi trascinare dietro la bici su una pendenza del genere e su quel terreno. Tanto che, semmai ce ne fosse stata ancora la possibilità, penso tra me che dopo quella, un'altra salita del genere che mi separerebbe da Terminillo, e che porta fino a ridosso dei 1850 metri, proprio non se ne parla. Invece, pochi minuti di riposo in cima, i chilometri successivi riposanti su posti favolosi che rinfrancano lo spirito, arrivati al bivio, di fronte alla nuova imponente ascesa... peccato non averne più il tempo, altrimenti la farei. Tant'è che la soddisfazione di farne almeno una parte (inutilmente, sapendo di dover da lì riscendere) me la tolgo. Quindi giù per il vallone di Cantalice a concludere per questa volta qui. Ma si può fare, certo che si può fare; e prima o poi si farà! 08 09 07 Vado... non vado..., vado... non vado... E' stato il tema della serata di ieri. Poi alla fine ho desistito: non vado. Non ero abbastanza preparato in termini di possibili vie alternative in caso di bisogno. Tutto rimandato a sabato prossimo, se il tempo, come pare, si manterrà buono. Intanto ci consoliamo con 90 km che hanno come sestinazione principale le pendici del monte La Pelosa. 15 09 07 Condividendo la teoria del Leopardi, che diceva che la felicità maggiore si ha nell'attesa del momento di festa (piuttosto che il momento della festa stesso), mi sono goduto tutte queste settimane di attesa... poi però mi sono goduto ancora di più la festa! Tutto il percorso del Cammino di Francesco, nella tratta da Poggio Bustone a Terminillo, aggiungendo il passaggio per Rivodutri all'inizio e il finale per il vallone di Lisciano come finale, dopo Terminillo. Non una grande distanza (55 km), ma una discreta ascesa totale (oltre 2200 metri). E la fortuna mi ha assistito, con un tempo quasi perfetto: fondo asciutto, non troppo caldo (alla partenza anzi c'erano 9°C), buona visibilità; e anche con una buona forma: non in tutte le giornate le condizioni psico-fisiche sono le stesse e questa volta il Passo del LUpo l'ho digerito molto meglio della volta recedente (a meno che non sia stato il solo vantaggio psicologico, arrivandoci questa volta più preparato e sapendo cosa mi aspettava...) Insomma: una goduria! Posti favolosi, panorami moszzafiato; tanta fatica e non poteva essere diversamente, ma proprio per questo soddisfazione ancora maggiore. E per quest'anno il grosso è fatto. Ora cose un po' più riposanti (con grande felicità del mio ginocchio destro). 22 09 07 Dopo aver raggiunto un grosso obiettivo che ci si era prefissati, tutto il resto sembra piccolo ed insignificante... Scherzi a parte, anche a causa del senso di appagatezza dopo aver compiuto il giro del Terminillo, mi sento un po' a corto di idee per questo sabato; poi mi torna in mente che l'indomani ci sarà la gara a Montefranco e allora perchè non approfittare dell'itinerario tutto tracciato e allestito per la gara, per farci un giro e magari scoprire qualche tratto di percorso a me inedito? E così è stato, con l'aggiunta di un paio di appendici ulteriori per aumentare chilometraggio (85km) e dislivello totale (1700 metri), raggiungendo già che c'ero anche il rifugio del monte Solenne. 06 10 07 Ieri sera ero in crisi di idee: "E dove diavolo vado domani, per fare qualcosa di nuovo?" Affidandomi ad una cartina IGM e al programma di gestione gps, ho individuato una traccia tra Montebibico e Valdarena, l'ho caricata sul gps e... via! Altri 3 chilomentri e mezzo ame sconosciuti, che si lasciano percorrere con gran facilità e divertimento. Poi già che c'ero e visto che ancora la condizione me lo permette, tappa sulle pendici del monte Fionchi, fino a quota 1250 metri. Alla fine 63 km e 1700 metri di dislivello. 13 10 07 Il percorso di sabato scorso deve essermi proprio piaciuto, perchè oggi ho fatto il bis sul medesimo tracciato. In realtà il bis è stato per recensire il percorso in dettaglio, per poterlo poi pubblicare (quindi... prossimamente su questo sito), anche se sarà destinato a chi non si fa impaurire da circa un chilometro da farsi bici a spinta, per raggiungere la quota max di 1250 metri. 20 10 07 Non esistono più le meze stagioni! E sono passato direttamente dall'abbigliamento estivo della settimana scorsa a quello invernale di oggi con una temperatura alla partenza di 6°C e con tanto di piccola bufera (pochi piccoli fiocchetti) di nevischio per alcuni minuti, quando mi trovavo alla quota massima odierna (a ridosso dei 900 metri). Scopo principale, fare la registrazione gps del percorso CE e testare il sentiero trekking che scende da Fonte Carpio a Monterivoso. Oltre 70 chilomentri che si sono fatti proprio sentire (forse i bioritimi in questi giorni non sono proprio al max). 04 11 07 Approfittando del ponte festivo, questa settimana mi sono permesso due uscite, anzi, diciamo due mezze (40 km ciascuna), non troppo affaticanti, vista la relativa vicinanza fra loro; la prima sulla Croce, via le Prata, la seconda sopra Polino, con "boa" posta al valico del Fuscello. Quest'ultima è stata semplicemente fantastica: colori autunnali memorabili, clima perfetto, panorami mozzafiato (in primis verso il Gran Sasso), con la gradita compagnia del mio amico Fabrizio che non mi accompagnava oramai da diversi mesi. 17 11 07 L'uscita dell'ultima settimana, sopra Polino per perlustrare la zona attorno al Torrinara e salirci (cosa invece a cui ho dovuto rinunciare per mancanza di tempo), con la prima spolverata di neve che striava il monte la Pelosa, ha comportato che mi sono ritrovato a coprire ancora 80 km e 1500 metri di dislivello; ho fatto perciò una promessa al mio ginocchio che si lamenta (e mi sa che ha pure ragione: non si può fare una sola uscita alla settimana, così pesante!): "Dalla prossima settimana non supererò i 60km!" Tra l'altro un freddo bestiale, non tanto in salita, quando funziona "l'autoriscaldamento", quanto in discesa: a certe quote anche l'aria calma ti sferza la faccia vista la velocità che si tiene. E quando mi sono fermato nei dintorni di Polino per chiedere un informazione su un sentiero sottostante, ad un signore che stava raccogliendo legna, mi avrà preso per un diversamente abile o per un ubriaco visto come parlavo, con i muscoli facciali, semiparalizzati dal gelo: allora parlavo e al contempo mi veniva da ridere: si, forse sembravo più un ubriaco in bici! Insomma oggi era il gorno della promessa al ginocchio. Sigh...: una volta riuscivo a mantenerle, le promesse; questa mattina ho fatto una via di mezzo (battendo la zona di Battiferro, Montebibico e Castagnacupa) 70 km, ma pure 1600 metri di dislivello... E va beh, dopotutto... ad esempio ad un drogato non si può mica togliere la droga tutta insieme: si cala un po' alla volta... La prossima volta 60 km! 25 11 07 Uscita in parziale compagnia di Fabrizio, verso le frazioni di Arezzo, Meggiano e Cerqueto, con ritorno per Castagnacupa e finale alla scoperta di alcune nuove sterrate e mulattiere a ridosso di Sarchiano. Poi, per accorciare, ho tagliato per Poggio Mezzanelli; sono riuscito a contenere la distanza in 62 km, a il dislivello che ne è scaturito superava i 1800 metri. 01 12 07 Dopo diversi mesi che nom frequentavo più la zona, questa mattina è toccato al territorio tra Miranda, i Prati e Stroncone; una volta sporco, per via del tanto fango... sono tornato ragazzino: non badavo più a schivarle! 09 12 07 Consultando le più attendibili previsioni meteo ho cercato l'unica finestra utile che questo fine settimana offriva. Così mi son fatto la domenica mattina quasi interamente asciutta a parte il rientro, dove però l'acqua era preventivata. In ogni caso ho programmato un percorso che non fosse esageratamente esposto ai rischi di un terreno molto viscido, a seguito della tanta acqua del giorno prima. Lo scopo principale era di testare la zona tra Castel di Lago e la Forca di Arrone, in particolare la via trekking che collega la prima località alla Madonna dello Scoglio e un'altra via che collegava direttamente le due località, passando per Brisciano. Però non volevo andare in "paranoia" facendomi 20 km di asfalto (più altrettanti per il ritorno) da casa. Così ho "allargato" il giro alla ricerca di monti e sterrate: Valenza, Miranda, Moggio, (aggiungendo ricerche varie lungo la piana reatina), Marmore, Piediluco, Forca d'Arrone, Brisciano, Castel di Lago. Poi il tanto temmpo perso nelle sperimentazioni lungo il Velino, mi hanno impedito di testare anche la via trekking per la Madonna dello Scoglio. Sarà per il prossimo anno! Infatti, come consuetudine la mia stagione ciclistica si conclude qui, conedendomi il mio periodo "sabbatico" di fermo biologico: per passare il periodo natalizio più in famiglia per dare riposo al mio ginocchio destro malandato per riequilibrarmi nel corpo dedicandomi in queste settimane allo sport completo per eccellenza, il nuoto per saltare il periodo più freddo dell'anno e non dare adito alla mia sinusite di tornare a farsi viva per... Ci si vede per monti il prossimo anno e su questi schermi ogni volta che volete!