A volte capita che scrivo un breve resoconto dell'uscita appena fatta, perchè invogliato dalla recente piacevole esperienza, o come promemoria, oppure per lasciarne un minimo ricordo. Metto anche queste, qui... 25/04/2015 Prima parte dell'anno un po' travagliata questa; prima la neve decisamente troppo invasiva per i miei gusti, che per oltre un mese mi ha confinato sulle poche strade montane asfaltate, che permettono di raggiungere quote non oltre i 1200 metri, salvo l'eccezione che mi sono voluto prendere una mattina, salendo ai 1700 metri di Pra Catinat. Poi a seguire un misto di sonusite e infiammazione del trigemino che mi ha messo k.o. per quasi un mese... Finalmente la neve va ritirandosi e pian piano riguadagniamo quota! 14/06/2015 Quote oramai sgombre da neve fino a ridosso dei 2000 metri, per cui torniamo ad allenarci senza problemi sui percorsi classici nella fascia 1500÷2000, Colle Vaccera + Cruliro, Colle Lazzarà, Colle del Besso... Appena le quote sui 2500 torneranno completamente fruibili cominceremo a mettere in cantiere i progetti più ambiziosi per questo 2015: l'Albergian (anche se la lunga poirzione di portage mi ispira poco...), l'Assietta, Ciantiplagna... 21/06/2015 Primo tour impegnativo per quest'anno: base a Novalesa, con salita al Colle del Moncenisio e sconfinamento in territorio francese (incredibile: la mulattiera che passava tra i monti era presidiata da militari francesi!), fino a toccare la quota max poco oltre i 2200 dell'Alpe Tour; per un totale di 48km e 1700 metri di ascese. 11/07/2015 Ho aspettato luglio per mettere in pratica un tour programmato già lo scorso anno, ma rimandato a quest'anno, nei mesi di luglio o agosto, come consigliato da qualcuno che mi ha suggerito questo periodo per approfittare della chiusura ai mezzi a motore nei fine settimana della strada dell'Assietta. Anche se un paio di gruppi con moto li ho incrociati; sarà che erano uno spagnolo e l'altro inglese e non avranno capito il cartello all'imbocco della strada? Mettiamola così, dai... Quindi il mio primo assaggio di Assietta, precisamente: Pourrieres, PianoDellAlpe, Colle Assietta, GranSerin, Genevris, Alpe Brun, Villardamont, Traverses, Pragelato, Fraisse. Se riesco quest'anno ci farò un'altra capatina, perchè ho messo nel mirino il Ciantiplagna, per migliorare la mia quota max mai raggiunta in bici; alla peggio, se non riuscirò a metterlo in coda per quest'anno (non voglio farmi mancare l'Albergian e l'Autagna), sarà per l'anno prossimo... 22/08/2015 Altra gita fuori porta, quella di agosto, teatro il Col Barant scendendo per il sentiero Autagna; Bobbio Pellice, Mamauro, Rifugio Barbara, Col Barant, Autagna, Rostagni, con chilometraggio contenuto (40km) ma dislivello complessivo considerevole (oltre 2100 metri). Rispetto al solito non ho privilegiato il meteo per metterlo in pratica, ma ho voluto approfittare del fine settimana assolutamente libero da impegni familiari (nel senso che i familiari non ci sono proprio in questi giorni), ovvero libero da orari e termpio contingentati. Meteo infatti non favorevole; pur senza pioggia (non prevista) presenza continua di nuvole (previste) che mi hanno fatto compagnia per tutto il giro, stretta compagnia oltre quota 1300 (ci stavo in mezzo!). Ma della serie non tutto il male vien per nuocere, ciò a contribuito a non far divenire uno dei miei momenti da rinco (borraccia dimenticata a casa, cosa di cui mi sono accorto solo in mezzo ai monti, dove non c'erano più bar...) qualcosa di molto pesante da sopportare; senza caldo, sole ed afa, l'esigenza di bere era molto meno impellente, considerando che la temperatura che mi ha accompagnato è stata sempre compresa tra i 10 e i 18°C. Sentiero dell'Autagna molto bello, ma da riprovare; con la micidiale umidità data dalle fitte nuvole, il fondo roccioso che contraddistingue alcune porzioni era veramente viscido e pericoloso! 20/09/2015 E con quella odierna si dovrebbero chiudere la serie delle gite fuori porta, ovvero dei giri più tosti e consistenti, per quest'anno 2015. Metà il Colle dell'Albergian, partendo da Fenestrelle, per un totale di 44km e quasi 2000 metri di dislivello. Molta fatica, come mi aspettavo, visto che avevo letto delle porzioni da fare a spinta: ma ci stanno, pur di godere di quei paesaggi e panorami in quota bellissimi, quasi spettrali così brulli, praticamente lunari. E una discesa finale chilometrica, bella e tecnica il giusto per me. Tra l'altro giornata accuratamente scelta dal punto di vista meteo; visibilità sconfinata, nemmeno una nuvoletta per tutto il giorno, solo un po' freddino nel fondo della Val Chisone, dove ho toccato anche temerature appena sotto i 3°C. Ma non finisce proprio tutto qui ancora... ho una mezza idea in Val Germanasca... 26/09/2015 ... una mezza idea che prevedeva di rifare l'anello che risalendo dalla Val Germanasca al lago Lauson, porta tramite il sentiero 306 al monte Gardetta e successivamente al Pilone Gardetta per poi scendere verso Leiretta, Gardelllino e arrivare quindi a Ruata. Fatto oggi. Benchè il tratto dal lago Lauson al Pilone Gardetta lo avessi già fatto lo scorso anno e non ne avevo un buon ricordo, per la lunga porzione fatta a piedi, speravo che ricordassi male, visto che sulle carte Fraternali, quel tratto è indicato come adatto alla mtb. Mi piacerebbe conoscere chi la definito tale; per la maggior parte si va a piedi! Per fortuna invece il sentiero che scende dal Pilone Gardetta a Ruata, via Leiretta è stata una piecevole sorpresa; fatto qualche centinaia di metri in parte a piedi, dopo il Pilone Gardetta, visto che il sentiero è lì abbastanza fatiscente, per il resto è sicuramente divertente! 21/11/2015 Ma che bella scoperta! Un sentiero di cui nessuno parla in ambito mountain bike (e solitamente questo è sintomo di impraticabilità con questo mezzo) e a cui davo quindi poche chance di percorribilità, si è rivelato invece una delel vie più divertenti per scendere dal colle Vaccera per il versante nord, passando per Pomeano e poi tramite una mulattiera, terminare a Pramollo (Rue). Certo un percorso non adatto a tutti, essendo molto scesceso e tecnico in vari tratti, ma per chi la possibilità di cimentarsi in questo tipo di sentieri, decisamente una bella chicca! Non vedo l'ora di poterlo rifare in condizioni più favorevoli, ovvero tarda primavera, quando la spessa coltre di fogliame che copre la via per buona parte della tratta dopo Pomeano, verrà presumibilmente spazzata via...