PERCORSO Tf
Madonna dello Scoglio - La Forcella - M.te Marvello - Marmore basso
LA MINIERA (D'ARGENTO)


Lunghezza: 9.3 Km
Altitudine max: ~570 m s.l.m.
(disl. tot. ascese ~170m)
Tempo percorrenza indicativo:  ~45'
Difficoltà: Medio-difficile (indice 6)

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DATA: Ottobre 2011 

 

Uno dei tanti percorsi che offre l'area orografica sinistra del Nera, nella porzione tra Arrone e Marmore. Questo attuale si origina dalla zona della Madonna dello Scoglio, sale fino a loc. la Forcella, per poi prendere a scendere aggirando il monte Marvello e sfruttando il tracciato della sentieristica trekking, che scende in maniera non troppo complicata fino all'altezza di Torre Orsina. Da qui si va con una tranquilla asfaltata verso Marmore, concludendo con un sentiero che corre accanto ad un simpatico ruscelletto, terminando al parcheggio della cascata delle Marmore.

Trovandosi nei pressi della Madonna dello Scoglio c'è la possibilità di scendere per due direttrici primarie: la via principale più ampia che passa per la chiesa e scende a Castel di Lago, oppure, senz'altro più tecnica e se vogliamo quindi divertente, la via più diretta per C. Capolibalzi con finale su single-track tecnico, come da percorso T5; altrimenti si può risalire verso loc. La Forcella, e prendere la la via che solcando la dorsale, porta verso il Parco Campacci di Marmore (percorso Cc), da cui poi si staccano una serie di percorsi per scendere verso il fondo della Valnerina.
L'attuale itinerario affronta uno di questi; a circa 300 metri a nord della chiesa della Beata Vergine dello Scoglio [rif. Percorso T5 - Km. 44.0] dove c'è una carrareccia da prendere in direzione dell'edificio ben visibile poco lontano, con la via bordata da una imponente e suggestiva scogliera (FOTO) in leggera ascesa e fondo leggermente accidentato. Avvicinandoci alla chiesa si attraversa una porzione boschiva, dove scartiamo la via che sale a sinistra che porta verso il retro dell'edificio, proseguiamo invece passandogli sotto, tratto con bella veduta verso il fondo della Valnerina, per poi intercettare la via principale, cementata per un breve tratto, che da Castel di Lago sale appunto alla Madonna dello Scoglio, che naturalmente seguiamo a salire trovandoci oramai di fronte alla costruzione, sovrastata da un'imponente scoglio, che ne delucida il nome (FOTO). Superata la chiesa con le rampe più dure del giro (ma brevi), con la via che compie due brusche pieghe, nella seconda delle quali scarteremo una secondaria a sinistra, proseguiremo su via univoca con direttrice sud-est, che andrà ad addolcirsi nella pendenza, con fondo buono, friabile sono in rari brevi tratti, anche abbastanza ombreggiata, il che non guasta nelle giornate più calde. A 2 km dall'inizio, giungeremo in loc. La Forcella, dove si diramano più vie; prendendo in esame le principali, ne abbiamo una che scende a sinistra per la Forca d'Arrone, una che scende a destra come da percorso Fg e una centrale (anche se piega a destra) che sale, che seguiremo, via che che ancora coincide con il percorso Cc per i Campacci di Marmore. Saliti per 250 metri, la via si sdoppia per poi subito scollinare; una o l'altra fa lo stesso, dato che quella di sinistra rappresenta una via più diretta e scoscesa, per poi ricongiungersi con la via di destra, che seguiamo, più sinuosa e facile. Scendiamo quindi compiendo le due anse che la via ci propone (intersecata due volte dalla via più diretta) trovandoci ad un nuovo bivio, con una via di sinistra che sale, rappresentata dalla prosecuzione del percorso Cc e una, che seguiremo, che prosegue sulla destra pressochè pianeggiante. Ottima carrareccia con buon fondo, segnata anche da tracce trekking, che inizierà presto a scendere, dividendosi appena dopo aver superato  un traliccio della linea elettrica; scartata la via di destra che sale scavalcando il monte Marvello collegandosi poi al percorso Fg, tramite un bel sentiero che scende però poi un po' impervio per la fitta vegetazione, proseguiremo in discesa, fino al successivo bivio, dopo poche altre centinaia di metri (dist. ~3.7 Km - alt. ~490 m.). Qui lasceremo la via principale che prosegue dritta, seguendo quella che si stacca sulla destra a scendere, secondo il percorso trekking 12A, che corre a margine di una pineta restringendosi sempre più fino a divenire un veloce sentiero, che dopo un tratto pianeggiante, scende. Segue un lungo tratto discensivo del percorso, con la via che torna ad ampliarsi, alternando porzioni con fondo un po' complicato, soprattutto dove ciò si abbina alle pendenze più accentuate, ad altri più facili, pur sempre pendenti e con fondo ciottoloso; la via è invece facile da seguire, pressochè univoca, mantenendo sempre la strada principale, scartando verso il fondo valle, alcune altre vie che si diramano a destra e a sinistra, fino all'ultimo bivio, dove ignorato il ramo di sinistra, dopo nemmeno 300 metri ci inseriremo sulla strada asfaltata, da seguire verso sinistra (dist. ~ 6.2 Km - alt. ~220 m.). Via tranquilla con traffico pressochè assente, in cui va solo fatta attenzione in corrispondenza di alcune curve cieche, che dopo 900 metri vede staccarsi sulla sinistra un'asfaltata minore (strada di santa Maria del Caso), da ignorare, piegando a destra sull'angolo di una casa (appunto una delle curve cieche); proseguiamo sempre sul ramo maestro di questa, che dopo essere salita lievemente, scende, compiendo una brusca piega a 90°, che noi però non faremo, dal momento che proseguiremo dritti su via asfaltata ancora per pochi metri, che momentaneamente sale, che poi lascia il posto al fondo sterrato. Scartate un paio di vie sulla sinistra (una mulattiera e una carrareccia che scende dal Parco Campacci, come da percorso Dq), resteremo su questa carrareccia, dove comincerà a farci compagnia sulla sinistra un piccolo corso d'acqua, che ci farà da guida per diverse centinaia di metri. La via si sdoppierà infatti poco oltre (dist. ~ 8.3 Km - alt. ~220 m.) e qui seguiremo il ramo di sinistra che sale lievemente, che presto si assottiglia a sentiero, con il simpatico ruscelletto che corre a fianco (attenti a non finirci dentro!), seppur in direzione opposta a noi; manteniamo costantemente la facile traccia che dopo aver scavalcato due volte il piccolo corso d'acqua, lo abbandona poco dopo, prendendo a scendere in una porzione di bassa vegetazione, sbucando poi su una piccola radura dove seguiremo la carrareccia che scende sulla destra, fino al sottostante imbocco di una troticoltura. Preso a sinistra su ampia e facile sterrata, che poi diviene asfaltata, scavalchiamo il fiume Nera e appena superato il ponte ci troviamo sul parcheggio visite della cascata delle Marmore; lo seguiamo a sinistra fino allo sbocco sulla statale Valnerina, dove sulla sinistra possiamo approfittare di una fontanella d'acqua [rif. Percorso C2 - Km. 2.9].

Nota: In blu sono segnalati i tratti alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e altimetria).



 

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