Uno dei tanti
percorsi che offre l'area orografica sinistra del Nera, nella porzione
tra Arrone e Marmore. Questo attuale si origina dalla zona della
Madonna dello Scoglio, sale fino a loc. la Forcella, per poi prendere
a scendere aggirando il monte Marvello e sfruttando il tracciato della
sentieristica trekking, che scende in maniera non troppo complicata
fino all'altezza di Torre Orsina. Da qui si va con una tranquilla asfaltata
verso Marmore, concludendo con un sentiero che corre accanto ad un
simpatico ruscelletto, terminando al parcheggio della cascata delle
Marmore.
Trovandosi nei
pressi della Madonna dello Scoglio c'è la possibilità di scendere per
due direttrici primarie: la via principale più ampia che passa per
la chiesa e scende a Castel di Lago, oppure, senz'altro più tecnica e
se vogliamo quindi divertente, la via più diretta per C. Capolibalzi
con finale su single-track tecnico, come da percorso
T5; altrimenti si
può risalire verso loc. La Forcella, e prendere la la via che solcando
la dorsale, porta verso il Parco Campacci di Marmore (percorso
Cc), da cui poi si
staccano una serie di percorsi per scendere verso il fondo della
Valnerina.
L'attuale itinerario affronta uno di questi; a circa 300 metri a nord
della chiesa della Beata Vergine dello Scoglio
[rif. Percorso T5 - Km.
44.0] dove c'è una carrareccia da prendere in direzione
dell'edificio ben visibile poco lontano, con la via bordata da una
imponente e suggestiva scogliera
(FOTO)
in leggera ascesa e fondo leggermente accidentato. Avvicinandoci alla
chiesa si attraversa una porzione boschiva, dove scartiamo la via che
sale a sinistra che porta verso il retro dell'edificio, proseguiamo
invece passandogli sotto, tratto con bella veduta verso il fondo della
Valnerina, per poi intercettare la via principale, cementata per un
breve tratto,
che da Castel di Lago sale appunto alla Madonna dello Scoglio, che
naturalmente seguiamo a salire trovandoci oramai di fronte alla
costruzione, sovrastata da un'imponente scoglio, che ne delucida il
nome
(FOTO).
Superata la chiesa con le rampe più dure del giro (ma brevi), con la
via che compie due brusche pieghe, nella seconda delle quali scarteremo
una secondaria a sinistra, proseguiremo su via univoca con
direttrice sud-est, che andrà ad addolcirsi nella pendenza, con fondo
buono, friabile sono in rari brevi tratti, anche abbastanza
ombreggiata, il che non guasta nelle giornate più calde. A 2 km
dall'inizio, giungeremo in loc. La Forcella, dove si diramano più vie;
prendendo in esame le principali, ne abbiamo una che scende a sinistra
per la Forca d'Arrone, una che scende a destra come da percorso
Fg e
una centrale (anche se piega a destra) che sale, che seguiremo, via
che che ancora coincide con il percorso Cc per i Campacci di Marmore.
Saliti per 250 metri, la via si sdoppia per poi subito scollinare; una
o l'altra fa lo stesso, dato che quella di sinistra rappresenta una
via più diretta e scoscesa, per poi ricongiungersi con la via di
destra, che seguiamo, più sinuosa e facile. Scendiamo quindi compiendo
le due anse che la via ci propone (intersecata due volte dalla via più
diretta) trovandoci ad un nuovo bivio, con una via di sinistra che
sale, rappresentata dalla prosecuzione del percorso Cc e una, che
seguiremo, che prosegue sulla destra pressochè pianeggiante. Ottima
carrareccia con buon fondo, segnata anche da tracce trekking, che
inizierà presto a scendere, dividendosi appena dopo aver superato
un traliccio della linea elettrica;
scartata la via di
destra che sale scavalcando il monte Marvello collegandosi poi al
percorso Fg, tramite un bel sentiero che scende però poi un po' impervio per
la fitta vegetazione, proseguiremo in discesa, fino al
successivo bivio, dopo poche altre centinaia di metri (dist.
~3.7 Km - alt. ~490 m.). Qui lasceremo la via principale
che prosegue dritta, seguendo quella che si stacca sulla destra a
scendere, secondo il percorso trekking 12A, che corre a margine di
una pineta restringendosi sempre più fino a divenire un veloce
sentiero, che dopo un tratto pianeggiante, scende. Segue un lungo
tratto discensivo del percorso, con la via che torna ad ampliarsi,
alternando porzioni con fondo un po' complicato, soprattutto dove
ciò si abbina alle pendenze più accentuate, ad altri più facili, pur
sempre pendenti e con fondo ciottoloso; la via è invece facile da
seguire, pressochè univoca, mantenendo sempre la strada principale,
scartando verso il fondo valle, alcune altre vie che si diramano a
destra e a sinistra, fino all'ultimo bivio, dove ignorato il ramo di
sinistra, dopo nemmeno 300 metri ci inseriremo sulla strada
asfaltata, da seguire verso sinistra (dist. ~ 6.2 Km - alt. ~220
m.). Via tranquilla con traffico pressochè assente, in cui va solo
fatta attenzione in corrispondenza di alcune curve cieche, che dopo
900 metri vede staccarsi sulla sinistra un'asfaltata minore (strada
di santa Maria del Caso), da ignorare, piegando a destra sull'angolo
di una casa (appunto una delle curve cieche); proseguiamo sempre sul
ramo maestro di questa, che dopo essere salita lievemente, scende,
compiendo una brusca piega a 90°, che noi però non faremo, dal
momento che proseguiremo dritti su via asfaltata ancora per pochi
metri, che momentaneamente sale, che poi lascia il posto al fondo sterrato. Scartate un paio
di vie sulla sinistra (una mulattiera e una carrareccia che scende
dal Parco Campacci, come da percorso Dq), resteremo su questa
carrareccia, dove comincerà a farci compagnia sulla sinistra un
piccolo corso d'acqua, che ci farà da guida per diverse centinaia di
metri. La via si sdoppierà infatti poco oltre (dist. ~ 8.3 Km -
alt. ~220 m.) e qui seguiremo il ramo di sinistra che sale
lievemente, che presto si assottiglia a sentiero, con il simpatico ruscelletto che corre a fianco (attenti a non finirci dentro!),
seppur in direzione opposta a noi; manteniamo costantemente la facile
traccia che dopo aver scavalcato due volte il piccolo corso d'acqua,
lo abbandona poco dopo, prendendo a scendere in una porzione di bassa
vegetazione, sbucando poi su una piccola radura dove seguiremo la carrareccia che scende sulla destra, fino al
sottostante imbocco di una troticoltura. Preso a sinistra su ampia e
facile sterrata, che poi diviene asfaltata, scavalchiamo il fiume
Nera e appena superato il ponte ci troviamo sul parcheggio visite
della cascata delle Marmore; lo seguiamo a sinistra fino allo sbocco
sulla statale Valnerina, dove sulla sinistra possiamo approfittare
di una fontanella d'acqua
[rif. Percorso C2 - Km.
2.9].
Nota: In blu sono segnalati i
tratti alternativi e/o opzionali non descritti però
dalla grafica (pianta e altimetria).
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