Per scendere dall'area dei Prati di Cottanello (zona Le Casette) a Finocchieto, solitamente la via più consueta che si adotta è quella più conosciuta ed evidente che solca i Parti di Sotto per poi scendere fin sotto l'Acquasanta e da lì seguire l'ampia via in gran parte cementata che porta al paese di fondo valle. Questo percorso offre una serie di varianti al tema, che certo ne complicano tecnicamente la consistenza, con un primo tratto che scorre nella macchia parallelamente ai Prati di Sotto, per poi scendere repentinamente andando ad agganciare la nuova strada per Finocchieto, da cui si disunirà ancora per farci saggiare l'antica via usata fino al secolo scorso, fino a riportarsi definitivamente sul percorso attuale per scendere in paese. Risalendo l'ampia carrareccia dalla frazione di Castiglione verso Le Casette, giunti nel punto di valico, a poche centinaia di metri dalla sottostante Valle dei Prati di Cottanello, appena preso il tratto discensivo, vedremo sulla sinistra un piccolo appezzamento prativo [rif. Percorso S1- Km. 37.9], attraversato il quale si origina una traccia di sentiero che va seguita. Questa si fa subito sconnessa per circa un centinaio di metri, dopodichè prosegue agevole, parallelamente alla carrareccia che porta a loc. Le Casette (FOTO), poche decine di metri sopra a questa, con il sentiero ben marcato nel primo tratto e che invece tende a scomparire successivamente, dove sarà però sufficiente mantenere la direzione, tagliando la costa prativa fino ad attraversare l'impluvio che ci separa da un fontanile, oltre il quale agganciamo una carrareccia che, staccatasi dalla sterrata dei Prati di Sotto, sale verso sinistra, direzione da seguire. Dopo una prima porzione che sale più intensa, la pendenza andrà addolcendosi, scendendo anche lievemente, fino ad infilarsi in una radura, dove ci terremo a sinistra continuando poi su mulattiera che riprende a salire. Poco oltre si attraversa un'altra piccola radura, oltre la quale la via si fa accidentata, migliorando un po' successivamente, oramai divenuta un simpatico sentiero che sale e scende, sempre parallelamente alla striscia prativa dei Prati di Sotto (FOTO), che però oramai non vediamo più, essendo immersi nel bosco. Nel tratto finale il sentiero può presentare qualche complicazione per qualche fronda di vegetazione un po' invasiva, per poi biforcarsi (dist. ~2.0 Km - alt. ~920 m.); seguiamo il ramo di mulattiera di sinistra che sale intensa con fondo un po' disagevole per sassi, via che ci porta alla massima quota del percorso, al valico per il monte Lacerone, dove la via principale piega a sinistra ora ripidissima, per la cima del monte, da scartare, una secondaria si stacca a destra, anch'essa da ignorare, seguiremo una debole traccia che piega leggermente a sinistra, lasciandola già dopo pochi metri (il sentiero che proseguirà verso ovest) per scendere sulla destra, in direzione Nord-Ovest, discendendo un valloncello con traccia pressochè assente per pochi metri, ritrovandola poco sotto, costituita da una discreta carrareccia, che ci farà da guida per la porzione successiva. Questa, molto ripida nel primo tratto, va seguita nel suo sviluppo principale, quasi esclusivamente discensivo, che ci porterà ad attraversare una radura dove intersecheremo un'altra traccia, mantenendo la direzione, per poi andare a confluire dopo un centinaio di metri, sull'ampia carrareccia che sale da Finocchieto verso la fonte dell'Acquasanta, da seguire nel ramo di sinistra, momentaneamente ascendente (dist. ~3.1 Km - alt. ~850 m.), in comune col percorso Df. Si scollina dopo 200 metri per poi scendere su fondo cementato di un centinaio di metri, terminato il quale dopo circa 50 metri, lasciamo la via principale, per imboccare la via minore corrispondente all'antica via di collegamento, che troveremo sulla sinistra, giunti al cospetto del Colle del Sorbo. Dopo un po' questa si fa scalinata in alcuni tratti, trasformandosi poi in sentiero, via che tra l'altro offre un'ottima visuale verso il monte Cosce; seguirà la porzione tecnicamente più ostica, per il fondo scalinato e la pendenza consistente, contenuta comunque in un centinaio di metri, sentiero che va ad inserirsi poi su una piccola carrareccia da seguire verso destra, che ci porta dopo 300 metri a riprendere la via "normale" per Finocchieto, cementata, in corrispondenza di una sorta di cappelletta, da seguire nel ramo discensivo. Non resta che seguire ora lo sviluppo maestro di questa, via facile interamente cementata, con il chilometro finale che sarà un susseguirsi ininterrotto di stretti tornanti, con una sbarra verso il termine che potremo bypassare in sella sulla destra e 200 metri dopo terminare su sterrata da seguire verso destra (dist. ~6.8 Km - alt. ~430 m.). Questa risalirà un po' divenendo presto asfaltata, superando le prime case di Finocchieto e uscendo su una nuova via asfaltata con una fontanella sulla destra, da seguire in discesa, cosa che faremo anche pochi metri dopo sulla nuova asfaltata, voltando perciò a destra (a sinistra si sale verso il nucleo principale del paese). Seguiamo la via principale che porta a lasciare Finocchieto alle spalle, mantenendola per circa 600 metri, quando la lasceremo a favore di un'asfaltata minore che si stacca sulla destra che sale; questa scollinerà presto divenendo poi sterrata, leggermente accidentata, andando ad attraversare l'ampio letto del torrente Fara, dove ignoreremo prima una carrareccia che si stacca a destra a salire, poi una a sinistra a scendere e appena oltrepassato il corso del torrente (quasi perennemente in secca) lasciare la via che prosegue dritta prendendo a salire, infilando invece la carrareccia di sinistra che scende, parallela al letto del torrente. Restiamo su questa fino al suo termine, sull'asfaltata prima lasciata, in corrispondenza di un fontanile [rif. Percorso E1- Km. 43.7].
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