Percorso/variante abbastanza duro, per chi vuole raggiungere la Val di Serra da Montebibico
con qualche emozione in più, rispetto al più agevole percorso B2.
Emozioni sia dello spirito, con uno stupendo panorama a 360° dalla
cima dell'Acetella (opzionale), che di cuore, per dei tratti
abbastanza scoscesi (uno in particolare) di una certa difficoltà che
rendono il percorso non adatto a tutti, a meno che non si prenda in
considerazione l'opzione di farsi tratti con bici al fianco.
In senso contrario è una fatica immane, ma anche, proprio per questo,
di grande soddisfazione.
Punto di partenza è il bivio da cui il percorso B2 lascia la strada
principale che conduce a Montebibico [rif. Percorso
B2 - Km. 17.9], nel punto in cui si inizia ad intravedere il
paese, bivio facilmente individuabile per la presenza di un edicola
votiva. Da qui, prendendo a destra si costeggia il
lato est del paese per poi proseguire come descritto nel percorso B2
per Castagnacupa; questo primo tratto, fino al paese, per poi lasciare
il percorso suddetto aggirando il borgo in senso antiorario, può
costituire una valida alternativa al primo tratto del percorso attuale
(evitandoci la prima seppur breve asperità fino al paese),
ricongiungendosi a questo più avanti in un punto che citeremo.
Dall'edicola si mantiene la strada principale che ci porterà con
poche centinaia di metri, a salire fin dentro l'abitato di Montebibico
(~0.500 Km - alt. ~810 m.); qui potrete scorgere il
monte Acetella quasi di fronte a voi: segnalo che la cima più alta
del monte Acetella non è quella più a
sinistra con la croce sulla sommità, ma il cocuzzolo più a
destra, dove si può notare un asta (con in cima un anemometro).
Nel punto di massima ascesa nel borgo, ci troveremo a passare di
fronte alla chiesa del paese, dove, appena svoltato l'angolo di questa
verso destra e percorsi una decina di metri, prenderemo sulla sinistra
una strada che scende e che dopo poche decine di metri diverrà
sassosa e con fondo irregolare. Mantenere questa nel suo sviluppo
principale ignorando quindi una stradina che originandosi ad una brusca curva verso
sinistra porterebbe invece dritta verso una casa. Scesi ancora pochi
metri e poi dopo un brevissimo tratto quasi pianeggiante e abbastanza
comodo, si prenderà a salire decisamente e su strada tecnicamente
abbastanza difficile a causa del fondo costituito da sassi e ciottoli,
fondo che ci accompagnerà per gran parte dell'ascesa, rendendo difficoltoso
a chi non possiede discreta forza e tecnica, lo stare in sella. Al Km.
1, in piena salita, si ricongiungerà da destra anche la strada
alternativa descritta precedentemente. Un'altra stradina palesemente
secondaria e quindi da ignorare si staccherà sulla sinistra dopo un
ulteriore centinaio di metri. Appena dopo ci sarà la possibilità di
riprendere fiato con brevi saliscendi che ci faranno mantenere per un
po' la quota, fino ad un nuovo bivio dove noi mantenendo il ramo
principale saliremo verso sinistra, con un nuova salita di una certa
intensità. La salita sarà interrotta solo per un brevissimo tratto
di pochi metri di discesa, poco dopo aver superato sulla sinistra una
stalla di recente costruzione, e sarà quasi sempre, come già detto,
di una certa severità per la pendenza, ma forse ancor più per il
fondo, anche se nel 2003 ha subito opere di assestamento, che l'hanno
di molto migliorato (ho preferito comunque lasciare l'indicazione
della grafica come sconnessa). Segnalo che subito prima di giungere alla massima altitudine si
incontrerà sulla strada un cancello per il bestiame che, solitamente
chiuso, va lasciato così come lo si trova, anche se è stato ricavato alla destra di questo un passaggio pedonale, dove in
qualche modo si riesce a far passare anche la bici. Giungeremo quindi alle
pendici del monte Acetella, sulla sella formata tra quest'ultimo e il
monte Rascino, dove il nostro percorso scollinerà (~2.600 Km - alt.
~950 m.).
Per chi avesse ancora energie da spendere (comunque le salite
sarebbero altrimenti finite) e voglia di appagare la vista e lo spirito,
consiglio una puntata verso la oramai prossima sommità del monte (1016 m.), raggiungibile
risalendo le poche centinaia di metri della costa erbosa sulla
sinistra, ripide, ma non impossibili, inizialmente su evidente traccia
sull'erba, una sorta di multi-track, essendo più tracce affiancate.
Per individuare successivamente la cima, prendere poi a riferimento
l'asta (con l'anemometro, che però potrete riconoscere solo quando
sarete nei pressi).
Sopra da un altitudine
di ~1016 metri, ci si potrà riposare gustandosi il bel panorama a
360° sui monti e le vallate intorno (la conca Ternana, la valle
Spoletina, la Valnerina, i monti Martani) ed in particolare verso il sottostante
paese di Montebibico (FOTO 1).
Si continuerà nella direzione di
provenienza, prendendo quindi ora una discesa per le pendici erbose
sul versante ovest dell'Acetella, sempre su carrareccia, ma ora
senz'altro più agevole, per il fondo segnato solo un po' da solchi
prodotti dall'acqua, che di tanto in tanto lo attraversano. Tratto
agevole che comunque terminerà presto, dato che dopo aver passato un
bivio con una stradina secondaria che si stacca
sulla sinistra e che muore sui prati, la strada si farà più sconnessa e
inizierà a scendere in modo più deciso; fare tra l'altro attenzione
a rami di rovi che spesso attraversano questo tratto all'altezza della
faccia. Seguirà ora, nel bosco, il tratto più difficile di tutto il
percorso: dal Km. 3.200, 200 metri scarsi di strada che precipita per
quasi 50 metri di dislivello! Perdipiù nell'ultimo tratto c'è anche
il fondo molto sconnesso che ne complica ancora di più la
percorribilità. Data la brevità comunque, c'è sempre da considerare
valida l'alternativa di scendere e fare il "sacrificio" di
farsela con la bici al fianco (attenzione anche in questo caso, se non
avete buoni scarponcini che facciano presa sul terreno!).
Superato questo tratto la strada terminerà su di un'altra,
pianeggiante e molto più agevole, che andrà presa verso sinistra. Questa
sarà pianeggiante o quasi per qualche centinaio di metri, fino ad un
fontanile (~3.600 Km - alt. ~820 m.), superato il quale, subito
appresso, vedremo scendere dalla sinistra un'altra strada che si immetterà
alla nostra, si supererà una sbarra di ferro, solitamente aperta e si
proseguirà in discesa, percorrendo il fianco sinistro della valle del
fosso di S. Benedetto, lungo la costa delle Lardelle. Giungeremo così
sul crinale del Colle Cipollaro, ad un altro fontanile
(~4.500 Km - alt. ~770 m.) sul quale troveremo anche la caratteristica
traccia bianco-rossa dei percorsi montani. Proseguiremo ancora per la
strada principale, costituita ora da un'ampia carrareccia, iniziando ora la
discesa del versante della Val di Serra. Supereremo dopo qualche
centinaio di metri un'antenna di ripetizione, proprio all'altezza di
un secco tornante verso destra, mentre qualche altro tornante lo troveremo
più avanti; prestare attenzione al tratto subito successivo dopo un
paio di questi, leggermente più pendente e sconnesso e quindi
insidioso del resto della discesa. Negli ultimi due chilometri prima
del paese, si potrà incontrare anche qualche breve tratto sterrato
più agevole e facile e anche la pendenza si farà sempre meno
accentuata. Poco prima di giungere a Poggio Lavarino (FOTO 2)
troveremo la
strada chiusa da una sbarra (solitamente chiusa), facilmente
aggirabile dal passaggio pedonale sulla sinistra, per poi proseguire, intravedendo
oramai il paese, su fondo agevole, ma leggermente ondulato, fino
all'abitato, dove appena prima di questo il fondo sarà asfaltato (~8.000 Km - alt.
~390 m.). Attenzione appena passati in mezzo alle prime case a voltare
subito a destra per scendere verso la strada della Val di Serra, a meno
che non si voglia fare una visita dentro il paese. Seguirà un nuovo
tratto in discesa, appena usciti dal paese, per portarci
come già detto sulla strada della Val di Serra [rif. Percorso
B2 - Km. 32], ad appena un chilometro da
Giuncano Scalo, prendendo questa a destra, oppure a meno di 10 Km da Terni
verso sinistra.
Nota: In blu sono segnalati i tratti
alternativi e/o opzionali non descritti però dalla grafica (pianta e
altimetria).
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